[Ezln-it] Stato di polizia in Messico con la nuova legge di sicurezza
Annamaria
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Sun Dec 17 12:34:34 CET 2017
Stato di polizia in Messico con la nuova legge di sicurezza
Narcoguerra come scusa.Le norme appena varate contestate da opposizione sociale e organizzazioni internazionali,impugnate come anticostituzionali, ma saranno operative nel 2018, anno elettoralee potranno conferire ai militari poteri quasi illimitati, incluso per sedare conflittisociali e politici.
Fabrizio Lorusso - Leon (Messico) 17.12.2017
Il Messico non aveva mai ricevuto così tante critiche contro l’approvazionedi una legge come nell’ultima settimana. Con i voti del partito del presidente PeñaNieto, il Pri (Partido Revolucionario Institucional) e dei suoi alleati delle destre,il Senato ha approvato venerdì la contestata legge sulla sicurezza interna tra leproteste della società civile, unita nel collettivo #SeguridadSinGuerra (Sicurezzasenza guerra), e di istituzioni internazionali come l’Onu,l’Europarlamento e laCommissione interamericana dei diritti umani.
La legge amplia i poteri dei militari con funzioni di polizia e lottaal narcotraffico equiparando di fatto la pubblica sicurezza alla sicurezza nazionale.I militari potranno svolgere indagini, perquisire abitazioni, nascondere informazioni«strategiche», intercettare comunicazioni e fare arresti senza l’intervento dell’autoritàgiudiziaria e controlli negli Stati in cui il presidente Nieto decreterà un rischioper la sicurezza.
Nel dicembre 2006 l’ex presidente Felipe Calderón lanciò la narcoguerra,un’offensiva militare contro i cartelli della droga che doveva essere eccezionalee temporanea, col fine di permettere la professionalizzazione delle polizie e poiritirare gradualmente i militari, ma così non è stato.
La nuova legge normalizza questa situazione e viene presentata comeun passo necessario che «non militarizza le strade, ma mette ordine, dato che leforze armate hanno ormai assunto funzioni anti narcos e di sicurezza interna edè importante rafforzare le loro azioni in quadro legale», secondo la senatrice delPri Cristina Díaz.
In un decennio le mafie messicane si sono moltiplicate e hanno diversificatoi loro business criminali. Oggi il paese vive una crisi endemica dei diritti umani:sono oltre 200mila i morti imputabili a «una vera e propria guerra civile», secondolo specialista in conflitti Andreas Schedler, e 34mila i desaparecidos.
«Il presidente potrà politicizzare l’operato dell’esercito, intervenendonei conflitti sociali, e l’esercito non solo avrà facoltà di autoregolarsi, coordinandole funzioni oggetto della delega presidenziale e i suoi protocolli, ma potrà ancheagire direttamente in caso di rischi imminenti alla sicurezza, dunque lo specchiodel Messico è l’Honduras, dove dopo il voto è stato decretato il coprifuoco e lostato d’eccezione per controllare le proteste», spiega il senatore indipendenteAlejandro Encinas.
L’opposizione e la Commissione per i diritti umani promuoverannoazioni d’incostituzionalità presso la Corte Suprema, ma tra tecnicismi e ricorsii tempi si allungheranno. La legge sarà quindi operativa durante il processo elettoraledel 2018 in cui il politico López Obrador, candidato per la terza volta consecutiva,è in testa in tutti i sondaggi e potrebbe portare le sinistre al governo. «Non vogliamouna riedizione della guerra sporca degli anni ’70 l’anno prossimo, né le forze armatedentro la politica nazionale», ha ribadito Encinas al riguardo. https://chiapasbg.com/2017/12/17/stato-di-polizia-in-messico/
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