[Ezln-it] EZLN: INTANTO.... nelle comunità aderenti ai partiti

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Feb 23 12:38:54 CET 2016



     INTANTO… nelle comunità aderenti ai partiti
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALEMessicoFebbraio 2016Alle compagne e ai compagni della Sexta:A chi di dovere:Compagni e noncompagni:Ciò che vi stiamoper raccontare proviene dalla voce stessa di indigeni aderenti ai partiti che vivononelle diverse zone nello stato messicano sudorientale del Chiapas. Sebbene militino,simpatizzino o collaborino nei diversi partiti politici istituzionali (PRI, PAN,PRD, PVEM, PMRN, PANAL, PT, PES, PFH, … più quelli che salteranno fuori da qui al2018), hanno in comune l’avere ricevuto i programmi di assistenza del malgovernoe di essere materiale umano per voti e per trasporti terrestri e celestiali, oltreche, ovviamente, di essere indigeni e messicani.Quel che stateper leggere non solo non è apparso, né appare, né apparirà sulla stampa prezzolatalocale, nazionale e internazionale, ma per di più contraddice puntualmente la propagandagovernativa e le lodi che ne cantano i suoi media (tra l’altro, molto male).In sintesi, sonomanifestazioni di un crimine: la spoliazione “legale” di terre, storia e culturadi comunità indigene che hanno creduto che i malgoverni e le organizzazioni partiticheesistano per aiutarle. Abbiamo omesso i nomi reali di comunità e persone perchéce lo ha espressamente richiesto chi ha parlato, in alcuni casi perché teme rappresaglie,e in altri per la vergogna e l’imbarazzo di cui soffre per la fregatura subita.I protagonisti sono solo una piccola parte delle vittime di una guerra, la piùbrutale, terribile, sanguinaria e distruttiva nella storia mondiale: una guerracontro l’Umanità.Forniremo soltantoalcuni esempi perché ce ne sono molti, sebbene la menzogna e la sofferenza si ritrovanoaccoppiate in ciascuno di essi. Dunque…Quel che quisi scrive è quel che sta accadendo nelle comunità aderenti ai partiti.Al primo impattonon gli si crede ma quel che vi raccontiamo è un fatto, tale e quale che lo raccontanoe dicono le compagne e i compagni basi d’appoggio; e lo dicono i non zapatisti dellecomunità, quel che si sta soffrendo nei loro villaggi. Ciò al di là di quel chestanno soffrendo negli altri villaggi dei compagni e compagne del Congresso NazionaleIndigeno nel nostro paese, di cui non si sa molto perché non ci sono mezzi di comunicazioneche ne diano notizia, perché la maggior parte dei media esistenti è prezzolata.Ciò che vi scriviamoè cosa di meno di un anno fa.Osserviamo comefossimo su un drone sotterraneo per vedere come stanno gli aderenti ai partiti disotto, lontano dalle statistiche governative e dalle inserzioni a pagamento suimedia.Dalle parti diLa Realidad, in una comunità – be’, continuerà a essere una comunità se si difenderà,perché ora vedrete cosa è successo. Non sono zapatisti, bensì aderenti ai partiti.Vi giunse ilprogetto di allevamento del malgoverno. Diede bestiame a tutti gli appartenentiall’ejido, non in comune, ma individualmente. Individualmente diede vacche, cavallo,finimenti, recinto, fili per recinti, sale, e in comune diede loro la cassetta deimedicinali veterinaria.E la gente eraben contenta. Aveva perfino cartelli e magliette che dichiaravano che il governomantiene la parola. E i governanti si fecero le foto e pagarono i media prezzolatiper dare la grande notizia: “le comunità partitiche progrediscono, mentre gli zapatististanno come o peggio del 1994”. I funzionari misero a bilancio di avere speso molto,per nascondere quel che si sono rubati: un po’ per loro, un po’ per i governi, unpo’ per i media prezzolati.Ma le notizieviaggiano come la gallinella cieca, che non sa dove andare: e il chapo se ne è scappatoper la seconda volta, e lo hanno preso per la terza, ed è venuto il papa, e se neè andato il papa, e intanto in qualsiasi angolo del Messico, o del mondo, hannopicchiato-violentato-incarcerato-assassinato-fatto sparire-non-importa-chi. E lanotizia è parte del sistema, ovvero è anch’essa una merce. E si vende se si dice,e si vende se si tace. Perciò i media ricevono un mucchio di soldi per dire… e moltidi più per tacere.Ma non passòmolto tempo: uno di questi membri dell’ejido del villaggio che riceve sostegno governativo,fu preso dalla necessità e vendette una vacca. Dicendo “la necessità” vogliamo direche ha avuto un’urgenza, come una malattia grave. A quel punto arrivò l’ispettoredel progetto e iniziò a contare le vacche, una a una, che gli aveva dato; alla finene mancava una di uno di loro, cioè dei membri dell’ejido. Allora l’ispettore glidisse: “Non puoi vendere, perché non hai chiesto il permesso? Devicomprarne una in sostituzione, e che sia della stessa stazza e della stessa razza”.Il signore dell’ejidogli rispose: “Ma come, signore, se ho già speso il guadagno per necessità…dove trovo i soldi per comprarne una in sostituzione?”. E l’ispettore risponde: “Questo nonè un problema mio, è un problema tuo, compra quella in sostituzione, è tutto, altrimentiti portiamo via tutto il resto”.Non passò unmese che ritornò il maledetto ispettore e riunì i membri dell’ejido, e poi dissea tutti, tirando fuori gli incartamenti e mostrandoli alla gente: “Tutti questifogli sono la lista, le ricevute, le fatture di tutto quel che avete già ricevutodal governo, perciò ora la terra non è più vostra, dovete andarvene e che sia conle buone, altrimenti sarà con le cattive. Se ve ne andrete con le buone è già prontoil posto dove vivrete, a Escárcega, cioè nello stato di Campeche, oppure andretea Los Chimalapas”.Vale a dire chein tutto quel periodo in cui erano contenti per il sostegno del malgoverno, in realtàstavano accudendo, come peones, il bestiame che non era loro. E tutte le carte cheavevano firmato, con i loro verbali dell’ejido e le loro credenziali di elettori,in realtà significavano che stavano svendendo le loro terre senza saperlo.Da lì in poifinirono i sorrisi e arrivarono la pena, la tristezza, il dolore e la rabbia.proseguire la lettura.....Testooriginale - Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta!Milano

  
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