[Ezln-it] Subcomandante Moises: Sulle Elezioni. Organizzarsi.

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu May 7 14:09:40 CEST 2015


   SULLE ELEZIONI.ORGANIZZARSIAprile2015.Aicompagni della Sexta:Aquelli che stanno leggendo perché gli interessa sebbene non siano della Sexta:
Inquesti giorni, come ogni volta che avviene questa cosa che chiamano “processoelettorale”, sentiamo e vediamo che se ne escono col fatto che l’EZLN chiamaall’astensione, cioè che l’EZLN dice che non si deve votare. Dicono questa ealtre stupidaggini, poiché hanno la testa grande per niente, visto che nonstudiano la storia e neppure ci provano. E questo seppure scrivano libri distoria e biografie e prendano i soldi per tali libri. Ovvero, guadagnano perdir bugie. Come i politici.Chiaroche voi sapete che a noi non interessano le cose che fanno quelli di sopra percercare di convincere la gente di sotto del fatto che la tengano inconsiderazione.Comezapatisti che siamo non chiamiamo a non votare e nemmeno a votare. Comezapatisti che siamo ciò che facciamo, ogni volta che è possibile, è dire allagente che si organizzi per resistere, per lottare, per ottenere ciò di cui siha bisogno.Noi,come molti altri tra i popoli originari di queste terre, ormai conosciamo ilmodo di fare dei partiti politici, e si tratta di una brutta storia di bruttagente.Unastoria che per noi come zapatisti che siamo ormai storia passata.Credoche fu il defunto Tata Juan Chávez Alonso a dire che i partiti politicidividono i popoli, li mettono gli uni contro gli altri, li fanno litigareperfino tra parenti.Edi quando in quando, lo vediamo accadere in queste terre.Voisapete che in varie comunità nelle quali stiamo, c’è gente che non è zapatista,che vivacchia senza organizzarsi e aspettando che il malgoverno gli passi lasua elemosina per farsi qualche foto per dimostrare che il governo è buono.Alloravediamo che, ogni volta che ci sono elezioni, alcuni si vestono di rosso, altridi azzurro, altri di verde, altri di giallo, altri trasparenti, e cosìcombattono tra di loro, a volte tra gli stessi familiari. Perché combattono?Ebbene, per vedere chi li comanderà, a chi obbediranno, che gli darà ordini. Epensano che se vince il tale colore, chi ha appoggiato quel colore riceverà piùelemosina. E allora li vediamo dire che sono ben decisi e consapevolinell’aderire a un partito, e a volte arrivano ad ammazzarsi per un fottutocolore. Perché sono quelli che già comandano a volere l’incarico, a voltevestendosi di rosso, o di azzurro, o di verde, o di giallo, o mettendosi unnuovo colore. E dicendo che fanno parte del popolo e che bisogna appoggiarli.Ma non fanno parte del popolo, sono gli stessi governanti che un giorno sonodeputati locali, un altro sono sindaci, un altro sono funzionari di partito,poi sono presidenti municipali e così via, saltando da un incarico all’altro, eanche da un colore all’altro. Sono gli stessi, gli stessi cognomi, sono iparenti, i figli, i nipoti, gli zii, i cugini, i parenti, i cognati, ifidanzati, gli amanti, gli amici degli stessi bastardi e bastarde di sempre. Edicono sempre la stessa roba: dicono che salveranno il popolo, che ora sicomporteranno bene, che non ruberanno più così tanto, che aiuteranno ipoveracci, che li tireranno fuori dalla miseria.Ebbene,si spendono i loro soldi, che ovviamente non sono loro bensì sono presi dalleimposte. Però queste bastarde e bastardi non spendono i soldi per aiutare osostenere i poveracci. No. Li spendono per mettere i loro nomi e le loro fotonella propaganda elettorale, negli annunci delle radio e televisionicommerciali, nei loro giornali e riviste a pagamento, e compaiono perfino alcinema.Ebbene,quelli che nelle comunità sono sostenitori sfegatati di un partito al momentodelle elezioni e molto consapevoli del loro colore, quando alla fine vienefuori chi ha vinto passano tutti a quel colore, perché pensano che così gliverrà dato il loro regalino.....proseguire la lettura  

  
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