[Ezln-it] Honduras: Solidarieta' e lotta nel Bajo Aguan

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Feb 22 14:22:17 CET 2012


Honduras: Solidarietà
e unità di lotta nel Bajo Aguán
 
Positivo l'Incontro Internazionale per i Diritti Umani e
contro il modello di sfruttamento
 
di
Giorgio Trucchi - Rel-UITA 
Martedì,
21 Febbraio 2012
 
Con l'obiettivo di denunciare e dare visibilità
alla grave situazione di violenza e violazione dei diritti umani e impunità nel
paese e nel Bajo Aguán, solidarizzare con le vittime della repressione e
scambiare esperienze per trovare strategie comuni di lotta, dal 16 al 20
febbraio la città di Tocoa, Colón, ha ospitato l'Incontro Internazionale per  diritti umani in solidarietà con Honduras,
convocato dall’Osservatorio permanente dei diritti umani ad Aguán e da un
nutrito gruppo di organizzazioni nazionali ed internazionali.
Galleria fotografica martiri del Aguán
Galleria fotografica repressione militare
Galeria fotografica apertura dell’Incontro
 
Per quattro giorni gli oltre 1.200 delegati e
delegate provenienti da tutto il territorio honduregno e da diversi paesi del mondo,
hanno potuto conoscersi, analizzare ed effettuare scambi sulla crisi dei
diritti umani che vive il paese, in modo particolare il Bajo Aguán.
Hanno inoltre condivisero le strazianti
testimonianze delle vittime della persecuzione e della repressione, così come
le diverse forme di lotte delle organizzazioni contadine che chiedono l'accesso
alla terra e il diritto alla sicurezza alimentare rispetto al modello della
monocoltura predatore e sfruttatore, finanziato dagli organismi finanziari
internazionali.
"La solidarietà internazionale ha risposto in
massa all'appello. Ora ci resta la sfida di continuare a tessere questa
articolazione solidale ed avanzare fino ad arrivare ad un movimento
internazionale contro il golpismo, la violazione dei diritti umani e l'impunità",
ha detto a Sirel, Bertha Cáceres, coordinatrice del Consiglio Civico delle
Organizzazioni Popolari e Indigene dell'Honduras (COPINH).
Durante l'Incontro, in alcuni insediamenti
contadini si sono svolti laboratori tematici di genere, sull'infanzia e popoli
indigeni e discendenti afro.
"Il risultato ha superato ogni aspettativa.
La presenza di un centinaio di delegati e delegate internazionali e più di
trenta giornalisti stranieri ci incoraggia e ci dà molta speranza per il
futuro", ha dichiarato Caceres.
Ci sono stati anche momenti molto commoventi, come
per esempio l'omaggio reso alle vittime e martiri del Bajo Aguán e le
testimonianze dei sopravvissuti. In poco più di due anni sono 45 i contadini
organizzati che hanno perso la vita nell'ambito del conflitto agrario in questa
regione.
"E' stato un momento straziante. Sui volti
dei parenti delle vittime si percepiva la necessità di giustizia ed il senso di
impotenza. La sfida ora è canalizzare e trasformare il dolore in lotta",
ha affermato la dirigente indigena.
Per Esly Banegas, dirigente del Coordinamento
delle Organizzazioni Popolari dell'Aguán (COPA), l'Incontro ha permesso di
smascherare l'ipocrisia del regime.  
"Vogliono far credere a livello
internazionale che, solo per avere firmato accordi con qualche gruppo di
contadini, il conflitto nel Bajo Aguán sia risolto. Sappiamo che non è così e
che il regime continua la sua politica di violenza e terrore.
Dobbiamo continuare a dare visibilità a quello che
sta succedendo nella regione, moltiplicando la solidarietà, combattendo
l'impunità, promuovendo l'unità", ha detto la presidentessa della sezione
di Tocoa del SITRAINA, che ha ringraziato la presenza della Rel-UITA
all'Incontro e la copertura garantita al conflitto nel Bajo Aguán.
A conclusione delle attività, il comitato
organizzatore ha reso nota la Dichiarazione
Finale dell'Incontro, nella quale si chiede, tra le altre cose, una
soluzione definitiva del conflitto agrario nel Bajo Aguán "senza negoziati
indegni di compravendita della terra".
Si chiede inoltre la libertà immediata del
prigioniero politico del Movimento Contadino dell'Aguán (MCA), José Isabel
Morales, l'archiviazione delle denunce contro più di 500 contadini e la
smilitarizzazione del territorio, la fine dell'impunità ed il rafforzamento
dell'Osservatorio permanente internazionale dei diritti umani nell'Aguán.
Infine, i delegati e delegate nazionali ed
internazionali hanno deciso di promuover varie azioni il cui risultato sarà
monitorato da una Commissione ad hoc.  
 
Fonte:
Rel-UITA
http://www.kaosenlared.net/america-latina/item/8643-honduras-solidaridad-y-unidad-en-la-lucha-en-el-bajo-agu%C3%A1n.html
 
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http://mioaguan.blogspot.com
http://zacategrande.blogspot.com/
 
(Traduzione "Maribel" -
Bergamo)
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