[Ezln-it] Subcomandante Marcos al Movimiento Ciudadano por la Justicia 5 de Junio

Suna Di Gino suna82 at gmail.com
Tue Jun 7 17:31:39 CEST 2011


vi mando questo comunicato del sup, rivolta ai genitori dei bambini che
morirono due anni fa in un asilo. la causa fu incuria (per essere sintetici)
e quello che é successo dopo... impunitá, anche perché uno dei responsabili
ha le spalle ben coperte

il comunicato é preceduto da una bella poesia

un abbraccio
suna


2011/6/7 Annamaria <maribel_1994 at yahoo.it>

> *Lettera del Subcomandante Insurgente Marcos al Movimiento Ciudadano por
> la Justicia 5 de Junio <http://chiapasbg.wordpress.com/2011/06/07/sub/>***
>
>
>
>
>
> *ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE*
>
> *Messico, Giugno 2011*
>
>
>
>
>
> *“El dolor nos recuerda*
>
> *Que podemos ser buenos,*
>
> *Que alguien mejor nos habita,*
>
> *Que corre en noble sentido el río de las lágrimas.*
>
> * *
>
> *Dolor llamamos al envés de la hoja de la risa,*
>
> *A la tiniebla que queda al otro lado de la estrella*
>
> *Que en tu frente tenía apacible nombre*
>
> *Y orientaba nuestros pasos día a día.*
>
> * *
>
> *Dolor es el combustible con que arde*
>
> *La llama de recuerdos que ilumina*
>
> *Una noche del olvido derrotado*
>
> *Por el rayo de tu risa al revolar.*
>
> * *
>
> *Dolor se llama el duelo*
>
> *De vivir por tu memoria.”*
>
> * *
>
> *Frammento di “49 Globos”.*
>
> *Juan Carlos Mijangos Noh.*
>
>
>
>
>
> A: MOVIMIENTO CIUDADANO POR LA JUSTICIA 5 DE JUNIO, ai familiari dei
> bambini e delle bambine morti e feriti all’Asilo ABC il 5 giugno del 2009,
> ed a tutti coloro solidali con la loro lotta.
>
> Hermosillo, Sonora, Messico.
>
>
>
> Da: *Subcomandante Insurgente Marcos*.
>
> Chiapas, Messico.
>
>
>
> Scrivo a nome delle donne, uomini, anziani e bambini dell'Esercito
> Zapatista di Liberazione Nazionale, per salutarvi ed esprimere il nostro
> rispetto ed ammirazione per la vostra degna lotta.
>
> Non è facile tirar fuori parole dal dolore, noi lo sappiamo.
>
> E dalla rabbia?
>
> Dal sapere che i malgoverni ignorano di proposito il reclamo di giustizia?
>
>
> Dal vedere come si manipola il calendario per simulare giustizia e per
> calcolare che la dimenticanza coprirà la morte? La morte assurda di 49
> piccoli e le decine di feriti, bimbi senza altra colpa se non quella di
> essere nati in un paese dove il governo ha unito il nepotismo alla
> corruzione e all'impunità.
>
> Poco o niente possiamo aggiungere a quello che le vostre degne parole hanno
> denunciato su quanto accaduto: la disgrazia che si abbatte su chi né
> l'aspettava né la meritava; l'irresponsabilità che l'ha favorita; la
> complicità di governi, legislatori e giudici; il continuo rimandare
> l'indagine approfondita. Ed i nomi e le immagini delle bambine e dei
> bambini, le azioni e le mobilitazioni per onorarli nel modo migliore, cioè,
> chiedendo la punizione dei responsabili, la giustizia per le vittime e
> l'adozione di misure che impediscano che la tragedia si ripeta.
>
> Abbiamo saputo di tutto questo e di altro dalla vostra pagina internet (
> http://www.movimiento5dejunio.org ) e dal libro "Siamo noi i colpevoli" di
> Diego Enrique Osorno, che ricostruisce il rompicapo della tragedia.
>
> La morte di una bambina, di un bambino, è sempre sproporzionata. Investe e
> distrugge tutto quanto le sta intorno. Ma quando questa morte è seminata e
> coltivata dalla negligenza e dall'irresponsabilità di governi che hanno
> trasformato l'inettitudine in affare, qualcosa di molto profondo scuote il
> cuore collettivo che in basso fa girare la pesante ruota della storia.
>
> Dunque le domande crescono: perché? chi sono i responsabili? che cosa si fa
> affinché mai più si ripeta questa tragedia?
>
> Ed è stato lil vostro impegno ciò che ci ha dato le risposte. Perché
> dall'alto abbiamo visto solo disprezzo, scherno, simulazioni e bugie.
>
> La bugia è sempre un oltraggio, ma quando dal Potere si trama per
> nascondere a familiari ed amici, è una vergogna.
>
> Là in alto non si sono pentiti. Non lo faranno. Invece di onorare i bimbi
> morti nell'unico modo che sarebbe loro permesso, cioè, attraverso la
> giustizia, continuano nei loro giochi di guerra dove loro vincono e tutti
> perdono.
>
> Perché non è rassegnazione davanti alla morte quello che si predica da
> lassù. Quello che vogliono è il conformismo di fronte all'irresponsabilità
> che ha bruciato e ferito quelle vite.
>
> Lontani come siamo, per calendario e geografia, non mandiamo parole di
> conformismo né di rassegnazione. Non solo perché né l'uno né l'altro possono
> far fronte alle conseguenze di questo crimine che ora compie 2 anni. Ma
> anche, e soprattutto, perché la vostra lotta ci suscita rispetto ed
> ammirazione per la vostra causa, per il vostro agire ed il vostro impegno.
>
>
> Là in alto dovrebbero sapere che unisce non solo il dolore, ma anche
> l'esempio di lotta tenace che si muove in quel dolore.
>
> Perché voi, uomini e donne portati dalla disgrazia in questa lotta, siete
> esseri straordinari che risvegliano la speranza in molti angoli del nostro
> paese e del pianeta.
>
> Come sono straordinari quegli uomini e quelle donne che di nuovo, nella
> Carovana per la Pace con Giustizia e Dignità, ricordano a chi malgoverna, ai
> criminali ed al paese intero, che è una vergogna non fare niente quando la
> guerra si impossessa di tutto.
>
> Da uno di questi angoli, dalle terre indigene del Chiapas, le zapatiste,
> gli zapatisti, vi guardiamo dal basso, sapendo che il dolore ingigantisce
> anche i passi se sono degni.
>
> E queste righe che ora vi scriviamo, sono animate solo dal desiderio di
> dirvi una cosa:
>
> Benedetto il sangue che ha dato la vita a queste bambine e bambini, e
> maledetto il sangue di chi gliel’ha tolta.
>
> E dirvi di contare su di noi che, benché lontani e piccoli, riconosciamo la
> grandezza di chi sa che la giustizia si ottiene solo con la memoria e mai
> con la rassegnazione.
>
> Forse un giorno verrete in queste terre. Qua troverete un cuore scuro che
> vi abbraccerà, orecchie attente per ascoltare, ed una storia pronta ad
> imparare da voi.
>
> Perché le grandi lezioni, quelle che cambiano il cammino della storia,
> vengono esattamente dalle persone che, come voi e coloro che ora marciano,
> fanno della memoria la strada per crescere.
>
> Con voi, e con chi ora marcia, potremo allora, insieme, voi, loro, noi,
> pronunciare parole dove il dolore sia una cicatrice che ci ricordi e ci
> impegni a che mai più si ripeta la disgrazia, e che finalmente termini il
> sanguinoso carnevale con cui in alto festeggiano l'impunità e la vergogna.
>
>
> Mentre tutto questo accade, da qua continueremo ad ascoltarvi e ad imparare
> da voi.
>
> Vale. Salute e che finalmente la giustizia avanzi in basso.
>
>
>
> Dalle montagne del Sudeste Messicano.
>
> *Subcomandante Insurgente Marcos*
>
> Messico, Giugno 2011
>
>
>
>
> http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2011/06/06/6-de-junio-sci-marcos-carta-al-movimiento-ciudadano-por-la-justicia-5-de-junio/
>
>
>
> *(Traduzione "Maribel" - Bergamo) <http://chiapasbg.wordpress.com/>*
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