[Ezln-it] LIBERATI GLI ULTIMI 4 CAMPESINOS DEI '5 DI BACHAJON"
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Jul 25 15:10:52 CEST 2011
La Jornada – Lunedì 25
luglio 2011
Liberati gli
ultimi campesinos ancora in carcere dei "cinque di Bachajón"
Hermann Bellinghausen. Inviato San Cristóbal de
las Casas, Chis. 24 luglio. Sabato scorso sono
stati rilasciati gli ultimi quattro dei "cinque di Bachajón", campesinos aderenti all'Altra Campagna
dell'ejido San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, in carcere da oltre
cinque mesi nella prigione di Playas de Catazajá, accusati dell'omicidio di un
ejidatario di Agua Azul (Tumbalá) e di presunti reati in relazione alle
manifestazioni di protesta svolte sul luogo la prima settimana di febbraio.
Sebbene le accuse
fossero risultate false, gli indigeni sono rimasti in prigione come
"ostaggi" del governo, come ha ripetutamente sostenuto il Centro dei
Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba).
Juan Aguilar
Guzmán, Jerónimo Guzmán Méndez, Domingo García Gómez e Domingo Pérez Álvaro, che
in diverse occasioni hanno denunciato maltrattamenti da parte delle autorità
del Centro di Reinserimento Sociale No. 17, si trovano già nella loro comunità.
Lo scorso 7 luglio era stato rilasciato Mariano Demeza Silvano, rinchiuso nel
centro di reinserimento minorile di
Villa Crisol (Berriozábal).
Bisogna ricordare
che questa persecuzione contro gli indigeni è avvenuta nel contesto di un
conflitto a San Sebastián Bachajón per il possesso del botteghino di ingresso
degli ejidatarios alle cascate di Agua Azul, importante attrazione turistica
nella selva a nord dello stato. Il botteghino, installato dagli ejidatarios, era
stato attaccato da militanti del PRI e del PVEM (Fondazione Colosio), che
"hanno distrutto e rubato tutto quello che hanno trovato al loro
passaggio", e si sono appropriti con violenza del sito agli inizi di
febbraio, con il sostegno dell'Esercito federale e della polizia che da allora
rimangono acquartierati lì.
Durante gli
scontri perse la vita Marcos García Moreno, del gruppo aggressore, e furono
accusati quelli dell'Altra Campagna, "quando in realtà 'l'ideologo"
era il segretario generale del Governo", dissero questi, denunciando
l'aggressione come "il prodotto delle riunioni private" tra
funzionari ed ejidatarios filogovernativi.
L'arresto degli
indigeni, per diversi mesi ha dato origine a decine di azioni di protesta
presso Consolati ed Ambasciate del Messico in Europa, Stati Uniti, Sudafrica,
Australia ed Argentina, oltre a mobilitazioni in Chiapas ed in altre parti del
paese. Sulla costa del Chiapas le proteste dell'Altra Campagna sono state
soffocate con nuovi arresti, anche se per pochi giorni.
Il Movimento per
la Giustizia del Barrio, di New York, che ha animato e diffuso queste proteste
solidali ed ha giocato un ruolo determinante nella loro organizzazione, ieri
sera ha confermato la liberazione dei contadini tzeltales, ed oggi l'ha fatto
il Frayba, incaricato della loro difesa legale.
Gli ejidatarios
dell'Altra Campagna hanno dichiarato che manterranno la resistenza e
opposizione ai progetti turistici privati, così come la difesa della loro terra
e territorio. http://www.jornada.unam.mx/2011/07/25/politica/016n1pol
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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