[Ezln-it] Acteal denunciano il taglio dell’energia elettrica

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sun Jul 24 18:16:01 CEST 2011



La Jornada –
Sabato 23 luglio 2011

Ad Acteal
denunciano persecuzioni ed il taglio dell’energia elettrica 

 

Hermann Bellinghausen. Inviato. Acteal, Chis., 22 luglio.
Presto saranno 14 anni dal massacro compiuto qui, e l'organizzazione della
società civile Las Abejas denuncia almeno tre attentati recenti contro l'auto
del parroco di Chenalhó, Marcelo Pérez Pérez, che potevano costargli la vita.
"È evidente l'intenzione di fare del male a padre Marcelo",
sostengono i tzotziles sopravvissuti di Acteal durante una cerimonia religiosa
officiata dallo stesso sacerdote, anch'egli tzotzil e "impegnato per la
verità e la giustizia".

Durante la cerimonia per ricordare i 45 caduti il 22 dicembre
1997, Las Abejas, aderenti all'Altra Campagna, hanno denunciato la persecuzione
della Commissione Federale dell'Elettricità (CFE) a Nuevo Yibeljoj. L'ente
parastatale ha tagliato la luce a 10 famiglie dell'organizzazione in
resistenza. La cosa dolorosa del fatto è che la CFE ne ha approfittato per
mettere contro tra loro le famiglie indigene del villaggio.

"Siamo tutti fratelli nel condividere lo sfollamento
del 1997 ed i molti anni di lotta". Si dicono dispiaciuti che i membri
dell'organizzazione oggi chiamata Las Abejas AC, staccatasi da Las Abejas e
dalla resistenza per negoziare col governo statale, si siano prestati per
attaccarci".

Il ruolo della CFE è chiaro: "E' quello che fa il
governo e l'ha fatto con lo sfollamento ed il massacro di Acteal, comandare
agli indigeni stessi di aggredire i loro fratelli. Ripetiamo che il pagamento
della luce è solo un pretesto per attaccarci e creare conflitti
'intercomunitari', perché anche alcuni dei membri del gruppo che si fa chiamare
'Las Abejas AC', di Nuovo Yibeljoj, non pagano, perché vivono alla giornata
come noi, ma a loro non hanno tagliato la luce".

Giorni dopo, la notte del 13 luglio, un membro di Las Abejas
filogovernative è andato a casa di José Alfredo Jiménez Pérez (dirigente di Las
Abejas originali) "insultandolo, minacciandolo e prendendosi gioco della
resistenza pacifica". Questo clima di tensione è nuovo. Come ha detto un
ragazzo che ha condotto la manifestazione di denuncia prima dellaa messa,
"il governo vuole far rinascere la situazione del '97 ed ingannare per
distruggere il popolo".

Gli indigeni ripetono che la loro resistenza è pacifica, e
che i loro compagni di Nuevo Yibeljoj hanno partecipato all'installazione della
linea elettrica nel villaggio dove sono tornati dopo il loro esodo. "Speriamo
che gli ex compagni ci rispettino e non si lascino strumentalizzare dalla CFE e
dal governo, poiché abbiamo sentito voci minacciose secondo le quali ai nostri
compagni non permetteranno più di ricollegarsi alla rete.

Durante la cerimonia alla quale hanno partecipato un
centinaio di indigeni, con la presenza di osservatori solidali di Messico,
Stati Uniti, Stato spagnolo, Italia e Svezia (seguita da due per nulla
dissimulate "spie" con cappellini da baseball ed auto ufficiale), Las
Abejas hanno dichiarato: "Anche se il governo vuole umiliare la nostra
lotta e resistenza, e benché il governo con la sua malvagità, attraverso
programmi assistenziali, tenti di rompere il tessuto sociale delle nostre
comunità, non permetteremo che questo accada, perché la nostra lotta è legata
al cielo e alla terra, è sorella della saggezza della natura".

Ricordano che il prossimo 12 agosto saranno due anni che la
"Corte Suprema di Ingiustizia della Nazione", ha ordinato la
scarcerazione dei paramilitari "che hanno assassinato i nostri fratelli e
sorelle di Acteal". A motivo di ciò, hanno annunciato una protesta per
quel giorno "per denunciare questa grave impunità e violazione del nostro
diritto di conoscere la verità come sopravvissuti e familiari di quelli massacrati".

Durante la cerimonia senza fretta, durata diverse ore alla
maniera comunitaria indigena, dove ha pure cantato il Coro di Acteal con vera
vocazione canora, Las Abejas hanno dichiarato: "Mentre il governo di Juan
Sabines Guerrero spende milioni di soldi del popolo per vantarsi delle sue
grandi opere, come le città rurali, la realtà delle comunità del Chiapas è
molto diversa da quello che ci vogliono far credere sui loro mezzi di
comunicazione completamente controllati".

Si riferiscono alle recenti aggressioni contro le comunità
zapatiste dei caracoles di Oventic, La Garrucha e Morelia, ma non solo
contro di esse "che da sempre sono critiche nei confronti del
governo". "Aggrediscono anche gli abitanti della città rurale Nuevo
Juan de Grijalva, che per tradizione politica e religiosa sono poco critici nei
riguardi del governo, e che si sono visti obbligati a protestare per le
numerose mancanze e frodi presenti nella loro città rurale, e che per questo
sono finiti in prigione".

Sottolineano che "dietro la sofferenza dei nostri
fratelli di Nuevo Juan de Grijalva c'è sempre la CFE, che si conferma il
braccio armato del governo per i suoi piani di contrainsurgencia". http://www.jornada.unam.mx/2011/07/23/politica/017n1pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)

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