[Ezln-it] In carcere i tre avvocati del Centro Digna Ochoa

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Feb 28 13:13:59 CET 2011



La Jornada – Domenica 27
Febbraio 2011

Sono
nel carcere di El Amate, accusati di sommossa, i tre attivisti catturati in
Chiapas il 22 scorso

Svolgevano azione di
osservazione per possibili violazioni dei diritti umani

Gli avvocati denunciano
l’uso fazioso del sistema giudiziario a scopo di intimidazione

HERMANN BELLINGHAUSEN

I tre giovani
avvocati, difensori dei diritti umani, fermati a Pijijiapan (Chiapas) lo scorso
22 febbraio, sono stati rinchiusi nel carcere di El Amate, a Cintalapa. José
María Martínez Cruz ed Eduardo Alonso Martínez Silva, del Centro dei Diritti
Umani Digna Ochoa, così come Nataniel Hernández Núñez, direttore dello stesso,
con sede nella città di Tonalá, sono accusati del reato di sommossa.

Il Centro dei
Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) ha espresso la sua
preoccupazione per questi arresti, eseguiti mentre gli avvocati realizzavano
"attività di osservazione e documentazione di possibili violazioni dei
diritti umani da parte delle autorità statali mentre si svolgeva un blocco
stradale sulla strada Tonalá-Pijijiapan, nel punto conosciuto come La
Pilita". Inizialmente, la polizia federale e statale aveva fermato mezzo
centinaio di manifestanti.

Al blocco,
organizzato dal Consiglio Autonomo Regionale della Zona Costa del Chiapas,
partecipavano diverse comunità dei municipi di Mapastepec, Tonalá e Pijijiapan,
nel contesto delle azioni di protesta di molte organizzazioni civili, comunità
indigene e contadine per chiedere la liberazione di 10 ejidatarios tzeltales,
aderenti all'Altra Campagna di San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón,
arrestati all'inizio di febbraio ed attualmente carcerati nella prigione di
Playas de Catazajá.

Gli avvocati del
Centro Digna Ochoa rinchiusi nel carcere di El Amate, municipio di Cintalapa,
sono stati messi a disposizione del tribunale penale con procedimento 34/201.
Il giudice ha ritirato le accuse di attentato contro la pace e l'integrità
corporale e patrimoniale della collettività dello stato, e mantenuto solo il
presunto reato di sommossa.  

Il Centro Digna
Ochoa da parte sua denuncia che l'arresto dei suoi compagni significa che
"continua la criminalizzazione dei difensori dei diritti umani da parte
del governo del Chiapas".

La relatrice
speciale sulla Situazione dei Difensori dei Diritti Umani delle Nazioni Unite
ha dichiarato che i governi si servono dal sistema giudiziario come strumento
di ostilità e punizione contro i difensori dei diritti umani. Secondo loro, la
difesa dei diritti umani è un atto criminale, e "normalmente accusano i difensori
dei diritti umani di reati contro la sicurezza dello Stato".

Di conseguenza,
il CDHFBC teme l'utilizzo di azioni legali contro i difensori "con
l'obiettivo di vessarli giuridicamente e screditare il loro lavoro".
Pertanto, esige dal governo del Chiapas "che rispetti il suo obbligo di
mettere fine a tutte le aggressione ed ostruzione al lavoro degli
avvocati".  

Ricordiamo che a
giugno del 2010, Nataniel Hernández Núñez era già stato oggetto di persecuzione
giudiziaria, accusato di "attacco alle vie generali di
comunicazione", in relazione con altre proteste sulla costa chiapaneca. http://www.jornada.unam.mx/2011/02/27/index.php?section=politica&article=017n1pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)




      
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