[Ezln-it] Contrainsurgencia contro le basi zapatiste di Cintalapa

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Apr 11 14:49:33 CEST 2011



La Jornada – Lunedì 11
aprile 2011

La
JBG denuncia pressioni del governo contro le basi zapatiste di Cintalapa

Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas,
Chis. 10 de abril. La
giunta di buon governo (JBG) El camino
del futuro, con sede nel caracol
zapatista di La Garrucha, denuncia la volontà di spogliare delle loro terre e
dei diritti ejidali le basi di appoggio zapatiste di Cintalapa (Ocosingo), nella
selva Lacandona, se queste non rinunceranno alla resistenza.

Le autorità dell’ejido
Cintalapa e i tre livelli di governo “stanno obbligando i nostri compagni a
pagare le imposte di proprietà della terra”, dice la JBG. A metà di marzo, le
autorità priiste e paniste hanno chiesto alle basi di appoggio zapatiste una
copia del loro certificato elettore "per sollecitare un progetto, pagare
l'imposta della terra ed ottenere il certificato agrario”.

Hanno inoltre
detto loro che avrebbero dovuto obbedire alle autorità, frequentare le scuole
ufficiali e pagare per le cooperazioni. Gli zapatisti non hanno accettato,
"perché sono in resistenza e non ricevono niente dal malgoverno".
Inoltre, sottolinea la JBG, "hanno le proprie autorità ed educazione
autonome (del municipio ribelle Ricardo Flores Magón) e si vede perché debbano
essere obbligati a svolgere lavori di cui non beneficiano".

Il 26 marzo la
JBG ha mandato un comunicato all'ejido "chiarendo che le basi di appoggio
dell'EZLN sono in resistenza e non pagano imposte". Il giorno 29, le
autorità priiste hanno convocato un'assemblea. Lì, "a Herlindo López Pérez
e Macario Juárez Núñez, al tavolo direttivo, non piaceva" quello che
dicevano gli zapatisti, "e così hanno cominciato a fare pressioni
all'assemblea ed i compagni sono stati obbligati a parlare uno per volta e
dire  che cosa volevano, di parlare
chiaro, se volevano le loro terre oppure no, ed i compagni hanno risposto che
si sarebbero opposti".

Le autorità
ejidali volevano obbligarli a firmare un verbale d'accordo "contrario
all'autonomia e alla resistenza", denuncia la JBG. "I compagni non
hanno firmato, le autorità si sono arrabbiate e con parole minacciose hanno
detto che li avrebbero privati dei loro diritti, che sarebbero stati spodestati
dall'ejido e che avevano cinque giorni per pensarci".

Queste sono le "provocazioni"
delle autorità ejidali di Cintalapa "insieme a quei falsi malgovernanti
federali, statali e municipali", ha dichiarato la JBG. "Come basi di
appoggio dell'EZLN, denunciamo energicamente la politica del malgoverno che sta
generando disinformazione per confondere la gente onesta che lotta e resiste;
il suo piano di contrainsurgencia è
creare terrore e paura; usa le persone che si vendono per pochi soldi”.

Bisogna dire che
l'ejido di Cintalapa si trova nelle vicinanze della riserva dei Montes Azules,
a nord della selva Lacandona, e per molti anni è stata anche una base di
operazioni dell'Esercito federale che da lì ha svolto un'intensa attività contrainsurgente che ha profondamente
segnato questa comunità tzeltal e ha dato origine alla presenza, almeno
occasionale, di paramilitari.

"Noi
zapatisti manteniamo con fermezza la dignità e la resistenza, e difenderemo i
nostri compagni nonostante il malgoverno tenti di distruggerci con inganni ed
elemosine", dichiara la JBG. "Non ci arrendiamo, non ci vendiamo né
tentenniamo. Qui siamo e qui proseguiremo. Non permetteremo che questi priisti
perseguitino i nostri compagni in resistenza. Difenderemo i loro diritti perché
sappiamo che questo è un piano del governo. Non pagheremo le imposte di
proprietà né per l'energia elettrica, non daremo niente al malgoverno perché
noi non stiamo ricevendo niente". http://www.jornada.unam.mx/2011/04/11/index.php?section=politica&article=020n1pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)

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