[Ezln-it] Breve analisi su storia e ruolo dei gruppi evangelici a Mitziton
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Sun Mar 7 15:11:41 CET 2010
La Jornada –
Domenica 6 marzo 2010
Un esperto sostiene che in Chiapas dapprima sono stati le
vittime dei cacicchi e del sistema, ed ora attaccano http://chiapasbg.wordpress.com/2010/03/07/analisi-sugli-evangelici-in-chiapas/
Sono una minoranza gli
evangelici coinvolti nelle ggressioni contro gli zapatisti a Mitzitón
Secondo testimoni
del recente episodio di violenza nella zona, quelli dell’Ejército de Dios
non rispettano nessuno
Hermann
Bellinghausen. Inviato.San Cristóbal de las Casas, Chis., 6 marzo. I
gruppi di evangelici coinvolti nelle aggressioni alle comunità zapatiste e
dell'Altra Campagna non rappresentano certamente la maggioranza dei fedeli di
questa congregazione cristiana, che nella regione sono molte migliaia, in
maggioranza pacifici. Ed anche le azioni dell'Ejército de Dios a
Mitzitón non sono nemmeno condivise da tutti i membri della loro chiesa: Alas
de Águila.
Inoltre, nella stessa "teologia della prosperità"
su cui si fondano queste chiese esistono correnti progressiste. In Guatemala
hanno difeso i diritti umani e si sono opposte al paramilitarismo e alla
militarizzazione. Come le congregazioni fondate sull'uso della forza e della
sfida violenta, avevano la loro matrice in Stati Uniti e Canada, ma a
differenza di quelle, senza vincoli formali né ideologici col Pentagono né con
le strategie di contrainsurgencia.
Il ricercatore guatemalteco di origine maya Miguel de León
Ceto scrive: "Le chiese evangeliche si sono sviluppate in un contesto di
violenze politiche che caratterizzano la regione. Nel caso guatemalteco, dentro
i settori conservatori (l'élite politica, padronale e militare). Nel sudest
messicano questo fenomeno si è prodotto in maniera paradossale: in origine sono
nate come chiese vittime della violenza e della repressione del cacichismo e
del sistema politico, e successivamente sono state coinvolte in atti di barbarie"
(Las lógicas de poder de las iglesias evangélicas en tierras mayas, tesis de
posgrado en la École des hautes etudes en sciences sociales, París, 2009).
Questo risulta rilevante nella regione chiapaneca, dove
venti anni fa si è registrata una grave violenza derivata dall'intolleranza e
dal ferreo controllo dei cacicchi priisti a San Juan Chamula, Zinacantán e
nella stessa San Cristóbal (chiamata dall'Ejército de Dios semplicemente
"Cristóbal de las Casas"). Ci furono omicidi, espulsioni e villaggi
distrutti contro evangelici o testimoni di Geova, così come contro cattolici
non "tradizionalisti" seguaci della diocesi progressista del vescovo
Samuel Ruiz García.
In questo contesto nacquero gruppi di autodifesa, come Guardián
de mi Hermano, dal quale nacquero Alas de Águila e L’Ejército de
Dios, disposti ad una "guerra spirituale" - come spiega De León -
propria dei neopentecostali. Rimontare la rassegnazione e il fatalismo, non
porgere più "l'altra guancia". Da qui a trasformarsi in potenti e
aggressori non c'è voluto molto.
Nella sua idea che la problematica della comunità tzotzil di
Mitzitón è "religiosa", lo scorso fine settimana il governo del
Chiapas ha inviato come negoziatore il sottosegretario per gli Affari Religiosi
della Segreteria di Governo, Enrique Guillermo Ramírez Conrado.
Il gruppo identificato come "evangelico", anche se
ora comprende anche alcuni "cattolici tradizionalisti" (cosa che
smonta il concetto "religioso" del conflitto, così come è accaduto ad
Acteal e nella zona nord nel decennio scorso), ha accolto il negoziatore del
governo di Sabines con scherno ed aggressività inusitati. Secondo i testimoni
(esiste un audio dell'episodio) l'hanno apostrofato con "idiota",
l'hanno preso a calci e malmenato gli
hanno rivolto ripetutamente gesti osceni. La sua scorta era terrorizzata.
Il funzionario voleva convincere il gruppo aggressore,
guidato da membri dell'Ejército de Dios, a liberare i suoi ostaggi -
ejidatarios di Mitzitón - uno di loro, l'agente municipale Silerio Pérez Díaz,
riconosciuto dal comune di San Cristóbal, era ricoperto di benzina, seminudo
nel freddo dell'alba di lunedì scorso, torturato e vessato, a pochi metri da
dove avvenovano i negoziati. Tale atteggiamento provocatorio è lo stesso che
mostrano davanti a poliziotti ed agenti della Polizia di Migrazione quando li
fermano mentre trasportano carichi di materiali illeciti o migranti
centroamericani. Si sentono impuni.
Ramírez Conrado non ha raccolto la fiducia nemmeno dei
rappresentanti ejidali aderenti all'Altra Campagna, che si sono rivolti a lui
con severità quando è arrivato da loro per chiedere che liberassero i tre
ostaggi che avevano preso dopo essere stati aggrediti a colpi d'arma da fuoco.
Ma non l'hanno insultato, ed ha potuto verificare che questi ostaggi non erano maltrattati
né torturati. Questo è anche evidente nelle fotografie pubblicate di entrambi i
gruppi di ostaggi (La Jornada 2/3/10).
In questo contesto non è strano che il recente e grave
scontro a Bolón Ajaw tra basi zapatiste e membri dell'Organizzazione per la
Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) abbia rivelato che gli
aggressori di Opddic appartengono alla chiesa presbiteriana El Horeb, di Agua
Azul. Il suo pastore, Samuel Gutiérrez Solórzano, sosteneva la versione
ufficiale secondo la quale "gli zapatisti avevano aggredito gli
evangelici, provocando la morte di Adolfo Moreno Estrada", ed invitava ad
una crociata nazionale dei suoi correligionari contro gli zapatisti, perfino
dopo che questa versione è stata decisamente smentita dalla giunta di buon
governo di Morelia. http://www.jornada.unam.mx/2010/03/07/index.php?section=politica&article=011n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
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