[Ezln-it] La Brigata Europea parte da Mitziton
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Thu Jul 8 16:36:06 CEST 2010
La Jornada – Giovedì 8
luglio 2010
La Brigata Europa di solidarietà con gli
zapatisti visita le zone in resistenza
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de
las Casas, Chis., 7 luglio. La brigata europea di
solidarietà con gli zapatisti ha iniziato a Mitzitón il suo annunciato viaggio
nelle comunità in resistenza. Lì, i suoi componenti hanno incontrato le
autorità dell'ejido, aderente all'Altra Campagna, che hanno spiegato che
"il problema principale" per la comunità è "la copertura che il
governo statale offre ai paramilitari, economica e politica".
Giunta in Chiapas
questa settimana, la brigata, che si presenta come di "appoggio e
fratellanza" con le comunità zapatiste, viene ad "informarsi sulla
situazione in cui si trovano, condividere la loro realtà, documentarla e
diffonderla".
Nello stesso
tempo, gli attivisti denunciano "la campagna governativa contro la
solidarietà nazionale ed internazionale, svergognata e pericolosa, fino ad
arrivare a conseguenze mortali solo perché porta testimoni scomodi delle realtà
ed atrocità che si avvengono".
La brigata è
formata da membri di collettivi, gruppi ed organizzazioni della Rete Europea di
Solidarietà con gli Zapatisti, aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva
Lacandona e di altri collettivi che "rivendicano la legittimità del
progetto zapatista su scala europea, il loro diritto alla resistenza, alla
disubbidienza, all'autonomia ed al proprio sviluppo; respingono l'usurpazione,
l'esclusione, la repressione, le strategie contrainsurgentes,
le violazioni dei diritti umani, ed appoggiano i progressi delle comunità
indigene in resistenza e di altri movimenti che lottano in Messico".
Assume come
"ampiamente noto" che i popoli indigeni affrontano
"quotidianamente" militarizzazione, paramilitarizzazione, corruzione
ed impunità "da coloro che si alternano al potere politico ed economico
nel paese, in chiara connivenza e complicità diretta dell'Unione Europea e del
governo degli Stati Uniti".
La brigata
appoggia "un progetto di trasformazione sociale in base al diritto e al
dovere degli individui, dei gruppi e delle istituzioni, di promuovere e
proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali". Annuncia che
visiterà "il territorio zapatista e le comunità minacciate", ed
incontrerà aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona.
Il gruppo di
attivisti europei informa che ha espresso la sua solidarietà alla comunità di
Mitzitón, dove ha iniziato il suo percorso. Lì, gli indigeni resistono alle
"aggressioni paramilitari del cosiddetto Ejército de Dios, guidato da Carmen Díaz, senza che il governo
faccia nulla contro le sue minacce e provocazioni".
La brigata
esprime il timore che "il governo statale, invece di soddisfare la
richiesta di Mitzitón di ricollocare i paramilitari, voglia ricollocare le due
parti e prendersi le terre dell'ejido per poi consegnarle agli investitori
transnazionali ed i loro megaprogetti turistici, poiché proprio sulle terre
ejidali è tracciata l'autostrada San Cristóbal-Palenque, alla quale la comunità
si oppone". http://www.jornada.unam.mx/2010/07/08/index.php?section=politica&article=016n2pol
(Traduzione “Maribel” - Bergamo)
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