[Ezln-it] Dichiarazione finale incontro europeo zapatista

oliver Ken afroditea2 at hotmail.com
Fri Jan 29 19:10:56 CET 2010






Incontro europeo - Rencontres européennes - Encuentros Europeos

Dichiarazione finale dell’Incontro Europeo della Rete d’individui e
collettivi solidali con gli zapatisti, Francia, gennaio 2010

Unire i nostri cuori nella costruzione dell’altra geografia antisistemica
che rifiuta le frontiere.

 

Domenica 24 gennaio 2010,

 

Alle basi d’appoggio zapatiste,


Alle
Giunte di Buon Governo,


All’EZLN,


A
tutt@ i compagn@ dell’Altra Campagna,


A
tutt@ i compagn@ della Zezta Internazional, 


A
tutt@ quell@ che in basso a sinistra si oppongono all’orco capitalista che
vuole distruggere o digerire quello che resta dell’umanità degna, libera e
ribelle.


Come
individui e collettivi, provenienti dall Stato Spagnolo, Svizzera, Grecia,
Italia, Belgio, Germania, Danimarca, e Francia, riunitisi per questo incontro
europeo di solidarietà con gli zapatisti, vogliamo esprimere il nostro appoggio
ai compagn@ zapatisti e a tutti quell@ che lottano e resistono in Messico:


- alle
basi d’appoggio zapatiste in Chiapas che dal 1994 sviluppano la loro autonomia
in politica, nell’educazione, nella salute, nella produzione e nella giustizia;



- agli
uomini e alle donne dell’Altra Campagna, alle comunità indigene, ai popoli e ai
quartieri che lottano giornalmente, resistendo agli attacchi capitalisti nella
costruzione di un altro mondo. Come ad esempio la Rete Nazionale di Resistenza
civile alle alte Tariffe di Energia Elettrica e gli elettricisti in lotta; 


- a tutt@
i prigionier@ di coscienza in Messico e in particolare a quell@ di Atenco, in
Chiapas, a Oaxaca, nel D.F., nello Stato del Messico e in Guerrero.  


- ai
difensor@ dei diritti umani che denunciano la repressione di coloro che lottano
come ad esempio il Centro dei Diritti Umani Frayba o quello della Montaña
Tlachinollan.


Vogliamo
denunciare inoltre :


- la
repressione dei governi contro le basi d’appoggio zapatiste e contro tutt@
quell@ che lottano per le dignità, come nei casi di San Sebastián Bachajón e 
dei paesani di Tampico o di Acteal;


-
gli intenti di espropriazione di terre e spazi collettivi di compagn@, comunità
indigene, villaggi, quartieri e barricate in tutto il Messico, come nel caso
dell’auditorio occupato “Che” dell’UNAM;


- la
guerra di bassa intensità esercitata da paramilitari, militari, polizia, imprese
capitaliste, in modo particolare in Chiapas, nei casi recenti di Mitziton, San
Sebastián Bachajón e Jotolá con il progetto turistico San Cristobal – Palenque;


-  i governi municipali, statali e federali e i
loro piani di morte : turismo, « sviluppo », plan Merida...;


- la
crescente militarizzazione su pretesto della lotta al narcotraffico; 


- i
femminicidi e tutta la violenza di genere, come ad esempio a Ciudad Juarez.


Compagn@:
per unire i nostri cuori e per cercare di costruire quest’altra geografia
antisistemica che rifiuta le frontiere e nella quale ci sentiamo vicin@ a tutti
voi, vorremmo parlarvi di quello che viviamo qui in Europa e che condividiamo
durante questo incontro. 

Anche qui é in corso la guerra contro i poveri, contro gli “stranieri”, contro
quelli che resistono agli interessi delle multinazionali, contro coloro che
lottano per la dignità e l’autonomia e che vogliono continuare a essere liber@
e uman at . 

I
collettivi e gli individu@ di quest’assemblea sono coinvolt@ e/o solidal@ con: 


- i
migranti, chiamati erronaemente dai governi “clandestini” o “senza documenti”,
che lottano per una vita degna in Europa. Proprio mentre le merci capitaliste
circolano con sempre maggior libertà, le frontiere, oggi più che mai, esistono
per gli esseri umani: per esempio a Calais dove migliaia di migranti che
sperano d’entrare in Gran Bretagna vengono continuamente sgomberati e
perseguiti da parte dello Stato francese. 

Essendo per la libertà di circolazione e per il diritto di vivere ognuno dove
vuole, non dimentichiamo che la maggior parte di coloro che migrano lo fanno
per ragioni economiche. Il capitalismo spinge milioni di persone lontane dai
propri paesi e dalle proprie famiglie alla ricerca di una forma di
sopravvivenza, per poi in seguito criminalizzarle e imporre loro le peggiori
forme di sfruttamento lavorativo. 

Durante questo incontro alcuni lavoratori “sans papier”  in sciopero nella costruzione di una linea di
tram alla “Porte de Lilas” di Parigi, sono venuti a condividere la loro lotta
contro questo sfruttamento. Sono parte di un movimento di circa 7.000
lavoratori migranti, in sciopero dalla metà di ottobre 2009 per il
riconoscimento dei propri diritti di lavorare e vivere dignitosamente in
Francia. 

Anche per questo partecipiamo e appoggiamo i movimenti sociali che lottano per e
con i migranti, le persone isolate e per la libertà di tutte le persone
arrestate mentre trasformano le loro richieste d’asilo.  


-
coloro che lottano per decolonizzarsi dal sistema economico e politico
attraverso esperienze di recuperazione di spazi d’autonomia come le case
occupate o i centri sociali occupati e autogestiti in Italia, in Svizzera e in
tutta Europa o la rete “Galizia non se vende” che lotta per “vita e terra degna
per tutte” nella geografia gallega. 


- i
tentativi di autonomia economica e di forme alternative di lavoro e
d’abitazione, come per esempio la diffusione del caffé zapatista attraverso le
reti di solidarietà che contribuisce a diffondere la lotta zapatista. Così come
i progetti di cooperative autogestite, stamperie, ristoranti, in particolar
modo in Germania.  


- tutt@
coloro che si ribellano contro questo sistema di morte come hanno fatto le
giovan@ in Francia nel 2005 e in Grecia a partire dal dicembre 2008. La rivolta
in Grecia non é una situazione finita, non fa parte del passato bensì del
futuro della nostra Europa, l’Europa che resiste!


Vogliamo
inoltre denunciare:


- lo
sgombero di tutti gli spazi di riunione, di discussione, di lotta, di vita, di
forma di pensiero diverso dal sistema e di tutti gli spazi culturali e sociali
autogestiti in tutti i paesi europei, come ad esempio la sede della
Coordinazione di Intermittenti e Precari di Parigi, minacciata di sgombero.

Tra le altre cose questi sgomberi hanno lo scopo di svuotare i centri delle
città a beneficio dei ricchi e del turismo.


- il
controllo sociale da parte dello Stato attraverso il controllo delle strade,
degli spazi pubblici, delle reti telefoniche e di internet e in generale di
tutta la popolazione, sia nelle città, sia nei suoi dintorni vicini o lontani. 

In alcuni casi lo Stato ha utilizzato pure misure di guerra contro la propria
popolazione, come successo in Grecia alla fine del 2009.


-
l’aumento di controlli e fermi arbitrari come pure la costante persecuzione, di
chiaro carattere razzista, soprattutto verso persone d’apparenza “extra
europea”. Gli Stati da sempre si sono serviti del colonialismo e della
migrazione per arricchirsi e per manipolare e schiacciare i poveri, opponendoli
gli uni contro gli altri. Un esempio di questa situazione é successa a Rosarno
in Italia, settimana scorsa, con un chiaro attacco alla popolazione migrante.   


- la
caccia, detenzione ed espulsione di migranti, in modo particolare di
clandestini. A Montreuil, periferia est di Parigi, viene espulsa la popolazione
rrom con il pretesto delle pessime condizioni igeniche, mentre in tutta Europa
si persegue questa popolazione per la ragione di vivere differentemente. 

In questi giorni verranno giudicati in Francia 10 migranti accusati di
incendiare un centro di detenzione durante una rivolta. 

Nei centri di detenzione dello spazio Shengen tutti i giorni si muore per
suicidio, per aggressioni o per mancanza d’attenzione medica. 


- la
partecipazione di Stati europei e dell’Unione europea in guerre coloniali (Afghanistán,
Irak, África...)

 

Qui
come là rivendichiamo:


UN
ALTRO MONDO CHE CONTENGA TUTTI I MONDI IN BASSO A SINISTRA ! 


LIBERTÀ
E GIUSTIZIA PER TUTT@ I PRIGIONIER@ POLITICI CHE RESISTONO NELLE CARCERI DEGLI
STATI!


BASTA
CON LE AGGRESSIONI E CON L’ESPULSIONI DI TERRE, DI SPAZI AUTONOMI E DI
ABITAZIONI!  


BASTA
CON I PROGETTI NEOLIBERISTI INTERNAZIONALI CHE VOGLIONO APPROPRIARSI DELLE
RISORSE DELL’UMANITÀ SEQUESTRANDO IL PIANETA!


ABBASSO
I MURI DEI CENTRI DI DENTEZIONE E LE FRONTIERE!


¡VIVA
LA VIDA, MUERA LA MUERTE !


Dalla
“Parole Errante”, Montreuil, città della periferia est di Parigi, Francia


Assemblea
aperta. Incontro Europeo della Rete di individui e collettivi solidari con gli
zapatisti, Francia, gennaio 2010


Gruppe
B.A.S.T.A.e rete YA-BASTA-NETZ (Germania), Foro Internazionale e Fronte della
Gioventù Socialista (Danimarca), Collectif CafeZ de Liège (Belgio), CGT,
Plataforma de Solidaridad con Chiapas de Madrid, Caracol Zaragoza, FugaEmRede
Galizia (Stato spagnolo), ALANA (Grecia), Coordinamento toscano d’appoggio alla
lotta zapatista - Associazionz Ya Basta (Italia), Viva Zapata, Collettivo
Zapatista Marisol di Lugano, Unión Mexicana Suiza UMES e La Red Latinoamericana
de Zürich (Svizzera), Collettivo di Solidarietà di Istanbul (Turchia), CSPCL
Parigi, Collectif Caracol de Marseille, Les Trois Passants, secretariado
internacional de la CNT
- Grupo de trabajo de las Américas, Comité de Solidaridad con los Pueblos
Indigenas - CSIA - Nitasssinan, Esperanza y Espoir Chiapas/Esperanza Chiapas
(Francia), Grupo IRU e tutt@ le/gli individui presenti.


Si
uniscono alla dichiarazione: Collectif Chiapas Ariège (Francia), Centro de
Documentación sobre Zapatismo - Cedoz (Stato spagnolo), Colectivo Solidaridad
directa con Chiapas de Zurich (Svizzera), caracol mundo-eco de latido en
solidaridad" (Austria), ...

 		 	   		  
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