[Ezln-it] Vogliono cacciare gli indigeni dal mercato di San Cristobal

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Dec 30 15:30:58 UTC 2010



La Jornada – Giovedì 30
dicembre 2010

Commercianti
indigeni di San Cristóbal denunciano manovre per cacciarli

Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de
las Casas, Chis., 29 dicembre. Commercianti indigeni
del mercato tradizionale di questa città, aderenti all'Altra Campagna,
denunciano la pretesa da parte del governo municipale di cacciarli dal mercato.
Ci sono voci secondo le quali si vuole costruire un self-service Soriana,
catena di supermercati che si è diffusa in Chiapas in questi ultimi anni.

Da 40 anni il
mercato José Castillo Tielemans è "per noi il centro di lavoro, quello che
svolgiamo ogni giorno, da dove arrivano i soldi per il nostro cibo". Il
mercato è un riferimento sancristobalense
perfino per il turismo, in una zona ampiamente occupata da commercianti e
produttori agricoli tzotziles e tzeltales degli Altos.

Un anno fa il
sindaco priista ed impresario edile Mariano Díaz Ochoa ed il governo statale
hanno iniziato la costruzione di un nuovo mercato nella zona nord della città,
vicino all'uscita per San Juan Chamula dove il governo statale ha costruito una
nuova stazione di autobus. Entrambe le opere, di grandi dimensioni, non hanno
vie di comunicazione adeguate e si trovano in zone altamente popolate da
indigeni e con scarse infrastrutture urbane. Già prima della loro
inaugurazione, la zona era sull'orlo del collasso stradale. Soprattutto se si
aggiunge la completa mancanza di manutenzione delle strade di San Cristóbal a
cui si sommano i gravi problemi ambientali. (…)

I locatari e
venditori aderenti all'Altra Campagna, che non sono gli unici che si oppongono
al trasferimento, dichiarano: "Non si sa esattamente che succederà al
mercato José Castillo Tielemans. Alcuni dicono che la municipalità ha venduto
il terreno all'impresa Soriana, ed altri che faranno un parco turistico. Noi
non vogliamo né l'impresa né il parco. Neanche il mercato della zona nord,
perché è un altro posto ed un altro lavoro".

Secondo
informazioni giornalistiche, il governo municipale vuole cacciare a forza i
commercianti. "I funzionari dicono che non abbiamo il diritto di parlare
perché non siamo cittadini di San Cristóbal, ma questo non è vero. Inoltre,
come dice la Costituzione Politica, tutti abbiamo il diritto di manifestare e
difendiamo il nostro posto di lavoro, perché è la nostra vita". Ed annunciano che si opporranno allo
sgombero. (..)

Bisogna segnalare
che l'anno prossimo entrerà in carica il nuovo governo municipale, e Díaz Ochoa
consegnerà il comune a Cecilia Flores, vincitrice per il Partito della
Rivoluzione Democratica delle recenti elezioni locali. Essendo il mercato nord
un progetto del governo statale, è probabile che i piani per sgomberare il
vecchio mercato proseguano. Questo era un progetto delle amministrazioni
passate che avevano costruito il mercato popolare del sud con la stessa
intenzione, ma gli indigeni si erano opposti, come oggi si oppongono almeno 600
commercianti tradizionali. http://www.jornada.unam.mx/2010/12/30/index.php?section=politica&article=013n1pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)




      
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