[Ezln-it] Denuncia da Mitziton

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Dec 28 14:24:39 UTC 2010



Il
popolo organizzato di Mitzitón denuncia attacco paramilitare

 

26 dicembre 2010

 

Alla Commissione
Sesta

Alle Giunte di Buon
Governo

Al Congresso Nazionale
Indigeno

Alla Sesta
Internazionale

A tutti gli
aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona

Ai Centri dei
Diritti Umani Non Governativi

Ai media liberi e
indipendenti

 

Prima di tutto,
un saluto da uomini, donne, bambine, bambini ed anziani del popolo organizzato
di Mitzitón aderente all'Altra Campagna. In questi giorni che sono di festa in
molti luoghi, il nostro cuore è forte ma nello stesso tempo non viviamo
tranquilli a causa dei paramilitari. Questa volta, come abbiamo fatto altre
volte, scriviamo per denunciare gli attacchi che stiamo subendo dai
paramilitari dell'Ejército de Dios “Alas
de Águila”.

 

Lo scorso 23 dicembre,
alle 18:30 circa, quattro nostri compagni sono stati aggrediti mentre si
recavano alla casa ejidale. A pochi metri dal luogo sono stati raggiunti da un
gruppo di circa 20 paramilitari, siccome era buio non è stato possibile
riconoscerli tutti, ma alcuni sono stati visti bene, ed erano Miguel Díaz
Gómez, Luis Rey Pérez Heredia, Carmen Gómez Gómez, Feliciano Jiménez Heredia,
Roberto Jiménez Heredia, Victor Heredia Jiménez, Tomás Díaz Gómez e Julio
Hernández Gómez.

 

Questi
paramilitari hanno cominciato a picchiare i nostri compagni e tre di loro,
dibattendosi e lottando, sono riusciti a scappare, e sono Manuel de la Cruz
Vicente, Julio de la Cruz Vicente, Lucio de la Cruz Vicente, I compagni erano
feriti e con la testa rotta perché sono stati picchiati con pugni e bastoni e
pietre. Il compagno Domingo de la Cruz Vicente non è riuscito a scappare e
l'hanno portato a casa di Francisco Gómez Díaz e Gregorio Gómez Jimémez, dove i
paramilitari hanno costruito una prigione per rinchiuderci tutti. È una stanza di
metro e mezzo dove l'hanno cosparso di benzina, gli hanno orinato addosso,
l'hanno denudato e picchiato ancora per un'ora. Questo compagno, ferito
gravemente, è stato trattato come non si tratta nemmeno una bestia, e così
conciato l'hanno messo su un furgone e scaricato vicino alla casa ejidale.

 

Verso le 20:30 si
sono messi a sparare vicino al nostro cartellone di Aderenti all'Altra
Campagna, si sono sentiti molti spari, forse di due interi caricatori. Verso le
23:00 i quattro compagni aggrediti erano ormai a casa loro quando sono arrivati
un'altra volta i paramilitari che volevano farli uscire per ucciderli. Sono
arrivate due auto a fari spenti. Ci sono due entrate per la sua casa e Quando i
compagni hanno visto le auto con i fari spenti sono usciti da una porta sul
retro e si sono nascosti per ascoltare cosa dicevano i paramilitari. Dal loro
nascondiglio hanno visto i paramilitari Roberto e Feliciano sparare a 300 metri
dalla casa.

 

Poi, all'alba,
circa alle ore 2, hanno di nuovo sparato alla casa di Gregorio. Da quella
notte, e quasi tutte le notti, sparano vicino alle case dei nostri compagni,
tra i quali il compagno Pedro Díaz Gómez.

 

Dov'è la
giustizia, la punizione per chi viola i diritti di cui tanto si vanta il
malgoverno dello Stato e Federale? Abbiamo molte denunce pubbliche sufficienti
affinché si indaghi, abbiamo portato prove e presentato denunce alle autorità
di aggressioni, disboscamento clandestino ed ogni tipo di reato che i
paramilitari commettono contro noi, ma non fa niente, né rispetta la sua
parola, perché la sua parola non vale niente, per questo vengono qui i suoi
rappresentanti e firmano accordi e poi si comportano come non fosse successo
niente.

 

Il malgoverno
dice che è problema religioso, ancora una volta vogliamo che sia ben chiaro che
noi rispettiamo il credo di ognuno e non permetteremo che si continuino a
commettere delitti nella nostra comunità e si continui ad utilizzare L'Ejército de Dios "Alas de Águila"
per attaccarci e fermare la nostra lotta e la nostra organizzazione ed il
cammino verso l'autonomia ed i diritti che abbiamo come popolo indigeno.

 

Questa domenica
26 dicembre ci siamo riuniti in assemblea generale dove si è deciso di esigere
il rispetto dell'accordo firmato con i funzionari del malgoverno in data 5
luglio di questo anno, perché fino ad ora non c'è stato il ricollocamento dei
paramilitari; in quel documenti il governo chiese un mese di tempo per
negoziare con quelli dell'Ejército de
Dios ma fino ad ora non hanno fatto niente.

 

Il popolo ha
deciso ed è ormai stanco di tante torture e minacce. Vediamo i
paramilitari  sentirsi sempre di più
forti e per questo continuano a picchiare e sparare cercando di provocarci. Se
succederà qualcosa nel nostro villaggio, i responsabili diretti saranno Juan
Sabines Guerrero e Felipe Calderón Hinojosa, perché danno impunità a
delinquenti paramilitari e non mantengono quanto promesso e ratificato al
popolo di Mitzitón.

 

Distintamente.

Pueblo Organizado de Mitzitón, Adherente a La Otra
Campaña.

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)




      
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