[Ezln-it] Tecniche di contrainsurgencia per l'esproprio della
riserva di Huitepec
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Wed Jul 9 15:03:02 CEST 2008
La Jornada – Mercoledì 9 luglio 2008
La realizzazione di opere pubbliche in cambio della “complicità”
Il sindaco di San Cristóbal de las Casas accusato di comperare il consenso per spogliare gli zapatisti
Mariano Díaz Ochoa “prepara il terreno per legittimare la violenza”, assicurano gli abitanti
HERMANN BELLINGHAUSEN
San Cristóbal de las Casas, Chis., 8 luglio. Gli abitanti della Sección III Las Palmas, una delle
comunità del monte Huitepec, confermano con la loro testimonianza che il governo municipale
priista di Mariano Díaz Ochoa sostiene una campagna di “bastone e carota” nei confronti delle
comunità. L’intenzione è obbligarli a sostenere lo sgombero forzato delle basi di appoggio zapatiste
dalla riserva ecologica che questi proteggono sui 102 ettari del generoso monte sancristobalense.
Secondo le testimonianze diffuse da Indymedia Chiapas, domenica 6 luglio gli abitanti di Las
Palmas sono stati convocati ad un'assemblea comunitaria, qualcosa di inusuale, perché la
precedente si era svolta solo la domenica prima. "Abbiamo capito subito, perché ormai conosciamo
la strategia del malgoverno nella sua guerra di bassa intensità: creare divisioni tra i villaggi zapatisti
ed i loro diretti vicini, comprando il consendo di questi ultimi per giustificare il suo successivo
intervento armato".
Aggiungono: "Abbiamo capito la manipolazione tentata dal sindaco nella Sezione III. Era chiaro
che tutto questo processo era cominciato con l'assemblea della settimana scorsa". E spiegano che il
29 giugno la comunità aveva discusso di quali opere pubbliche "avrebbe consentito il governo" per
questo anno. Delle due proposte (miglioramento ed ampliamento della rete elettrica o costruzione
di strade asfaltate) è stata scelta la prima, "ammettendo però il grande bisogno anche della seconda.
Ma, abbiamo dovuto scegliere".
Lunedì 30 la comunità incontrò il sindaco per comunicargli la decisione. "Ora sappiamo del ricatto
imposto da Díaz Ochoa alla comunità, che da ormai tre anni chiede questi lavori alla Commissione
Federale di Elettricità". Gli abitanti di Las Palmas riconoscono la tattica contrainsurgente del
sindaco allo scopo di ottenere il "consenso alla sua intollerabile politica" verso comunità che hanno
bisogno di opere pubbliche.
Questo 6 luglio l'assemblea comunitaria è stata sollecitata dal governo municipale a "decidere di
firmare a favore dello sgombero degli zapatisti. Solo a questa condizione inizieranno i lavori tanto
necessari al villaggio". Ritengono questo "un gioco infantile delle autorità municipali, promettere la
ricompensa o la punizione".
Accusano Díaz Ochoa di cercare di "comprare in anticipo il silenzio della gente di Las Palmas
attraverso il quale dovrebbero passare i camion di poliziotti e militari il giorno che dovessere
raggiungere le antenne sopra San Cristóbal per strappare agli zapatisti le terre che occupano, in
maniera legittima, per proteggerle dalle intenzioni privatizzatrici del governo".
Il gruppo di "abitanti ribelli" della Sezione III sottolinea che, "fortunatamente, la posizione generale
è di non prendere parte al conflitto, né da una parte né dall'altra". E si rallegrano: "che bello vedere
che la comunità non è caduta nella trappola ufficiale come invece i suoi vicini di Los Alcanfores
che hanno accettato i vantaggi promessi dal presidente municipale in cambio della loro complicità".
Ci sono stati "individui" che "hanno tentato di sedurre la gente" con "benefici materiali" in caso di
appoggio al sindaco. "Nonostante il loro atteggiamento aggressivo, non hanno ottenuto il loro
scopo" e la Sezione III ha mantenuto l'accordo preso in precedenza, "di non prendere parte al
conflitto, opponendosi indirettamente al ricatto governativo".
Tuttavia, "questa piccola vittoria", dicono i testimoni, "ci dice di essere ancora più attenti ai pericoli
che corrono gli zapatisti della riserva del Huitepec". Díaz Ochoa, oltre che sindaco anche
impresario, "prepara il terreno per legittimare la violenza" contro gli zapatisti. "I suoi sporchi
tentacoli si muovono per dividere col potere del denaro e dell'autoritarismo", concludono.
(Traduzione Comitato Chiapas “Maribel” – Bergamo)
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