[Ezln-it] Capise documenta i nessi dell’Opddic di Agua Azul con l' autorità federale

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Mon Dec 10 22:47:29 CET 2007


La Jornada - 10 dicembre 2007 
Membri dell’organizzazione priista ricevono sussidi di Semarnat - denuncia
Capise documenta i nessi dell’Opddic di Agua Azul con l'autorità federale
Smente il comunicato della cooperatva di Ecoturismo Indigeno e lo definisce 
cinico
Hermann Bellinghausen / II^ ed ultima parte

In risposta alla comunicazione della società cooperativa Ecoturismo Indigeno 
Tzeltal delle Cascate di Agua Azul, Chiapas, formata da membri 
dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), 
dove i priisti della località rilanciano le reiterate accuse  di aggressioni 
contro gli zapatisti di Bolom Ajaw, il Centro d'Analisi Politica e Sociale e 
di Investigazioni Economiche (Capise)  documenta in un nuvo rapporto sul 
caso i vincoli esistenti fra membri di Opddic di Agua Azul ed autorità 
federali.

 "Non solo si muovono sul terreno politico, ma anche economico,  di 
controllo e di amministrazione di 'progetti ecoturístici’. La Segreteria 
d'Ambiente e di Risorse Naturali (Semarnat) e la Commissione Nazionale delle 
Aree Naturali Protette (CNANP), fra le altre dipendenze federali sovvenziona 
trimestralmente i membri dell’Opddic”.  In un rapporto finanziario di 
Semarnat, CNANP e della direzione generale della Conservazione per lo  
Sviluppo-Programma di Sviluppo Regionale Sostenibile, il secondo trimestre 
del 2007  Ecoturismo Indigeno ha ricevuto risorse per 290mila pesos per 
diversi lavori di infrestruttura turistica.

Secondo Capise, la comunicazione di Ecoturismo Indigeni “tocca il cinismo" e 
la smente. In primo luogo, le basi zapatiste presero possesso di quelle 
terre nel 2001, e non nel 2003 come scrive la lettera della  società 
priista. Non erano "tra i  40 e 50 zapatisti con passamontagna, paliacate ed 
armi d’alto calibro", ma 47 famiglie, più della metà erano donne e bambini.

"Dicono che dal decreto di conservazione del 1980 loro smisero di lavorare 
la terra, passando alla  'protezione della selva' ed alle 'attività 
turistiche ",  continua il rapporto. Il 29 aprile  1980 fu pubblicato il 
decreto che ha definito la Zona di Protezione Forestale Cascata di Agua 
Azul, municipio di Tumbalá, con un’estensione di 2mila 580 ettari. Il 7 
giugno 2000 fu pubblicato un nuovo accordo. Quella che prima era considerata 
solo zona forestale, ora era diventata Area di Protezione di Flora e Fauna.

La  "protezione della selva” ora doveva essere revisionata "in dettaglio" – 
aggiunge la replica. “Fra i residenti di Agua Azul ci sono persone con 
malattie della pelle per la contaminazione dell'acqua delle cascate. Fiume 
in basso, a 300 metri scarsi della città c’è un immondezzaio”, dove "scavano 
buchi per seppellire l'immondizia”. La mancanza di controllo sull'uso del 
repellenti in centinaia di contenitori ha già generato "una grave 
contaminazione: un chilometro più in basso l'acqua fa schiuma”. Ancora un 
chilometro ed appare il segnale: "Per  sua sicurezza si proibisce viaggiare 
in questa zona, visto che molte persone sono state vittima di assalti”.

Opddic afferma che dal 1980 i suoi membri hanno smesso di lavorare la terra. 
Forse questo spiega - secondo Capise - perché ora Agua Azul è piena di 
antenne Sky che proiettano film statunitensi, per il ‘confort’ dei turisti. 
Si dice pure che i residenti di Bolom Ajaw hanno distrutto la riserva 
ecologica in più di 70 ettari. "Le terre coltivate sono sette, non 70. Le 
basi zapatiste lavorano e si prendono cura della terra e delle risorse 
naturali. Membri di Opddic  sei mesi fa hanno rubato il raccolto di un 
terreno collettivo degli zapatisti, e mesi più tardi invasero, pistole alla 
mano, parte di quello stesso terreno; al momento  sono membri di Opddic 
quelli che lo lavorano”.

Il "cinismo di chi ha scritto il comunicato è ridicolo", perché 
assicura "che gli zapatisti minacciano e perseguitano i residenti di Agua 
Azul, tanto da ferire uno di loro a  colpi di machete. Si riferiscono all’11 
settembre passato, quando più di 50 membri di Opddic hanno brutalmente  
ferito zapatisti di Bolon Ajaw", ed uno di loro ha ora gravi problemi di 
vista. Secondo Opddic, tre zapatisti civili indifesi avrebbero affrontato 50 
uomini armati.

Ciononostante, riferiscono che "sono abituati" ad adire per le "vie legali”. 
Poi, mette in dubbio il rapporto, "perché erano armati? con più di una 
dozzina di calibro 38? chi gliele ha date?" La "ossessione" del direttore di 
CNANP,  Regione Frontiera Sud, José Hernández Nava di sgomberare Bolom 
Ajaw, “non solo lo ha portato a scrivere cose senza senso e sproporzionate, 
ma ha pure esacerbato l'ambizione e l'aggressività" di Opddic. A settembre, 
Capise raccontava di un incontro tra Hernández Nava ed altri funzionari con 
residenti di Bolom Ajaw, incluso due zapatisti che erano stati brutalmente 
picchiati il giorno precedente da membri di Opddic.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)


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