[Ezln-it] LOpddic nega di a ver attaccato gli zapatisti: "sono loro che ci hanno attaccati"
Renza
renza at ipsnet.it
Mon Dec 10 21:26:15 CET 2007
La Jornada - 9 dicembre 2007
Invia un comunicato nel quale dà la sua versione sul "disaccordo" esistente
LOpddic nega di aver attaccato gli zapatisti: "sono loro che ci hanno
attaccati" - affermano
Abbiamo sempre cercato il dialogo con le basi e abbiamo ricevuto solo
insulti - dicono
Capise: il documento dimostra il coinvolgimentodelle istanze federali e
statali
Hermann Bellinghausen / I^ parte
Senza identificarsi come tali, membri dell'Organizzazione per la Difesa dei
Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) nelle cascate di Agua Azul, Chiapas,
hanno reso pubblica la loro smentita in risposta alle accuse fatte dalla
giunta di buon governo (JBG) di Morelia sugli attacchi contro le basi di
appoggio zapatiste di Bolom Ajaw.
In un comunicazione senza data né firma, su carta ufficiale della società
cooperativa Ecoturismo Indigeno Tzeltal delle Cascate di Agua Azul,
ejidatari di questo sito illustrano la loro versione sul "disaccordo"
esistente. E cercano di "chiarificare le bugie e le diffamazioni che sono
state diffuse contro di noi per radio e sulla stampa. Il documento
riferisce che "il villaggio di Agua Azul esiste dal 1952 e noi abbiamo
lavorato queste terre da allora, ed a causa dellordinanza di conservazione
emessa dal governo federale nel 1980, abbiamo smesso di lavorarla e ci siamo
dedicati alla protezione della selva e degli animali che vivono nel folto,
cioé al momento ci stiamo dedicando ad attività turistiche.
Secondo loro, "il problema con gli zapatisti ha le sue origini il 13 marzo
del 2003, quando un gruppo di 40/50 persone col volto coperto da cappucci,
paliacates e con arma di alto calibro si sono appropriati di 10 ettari delle
nostre terre nella zona di Bolo nahau (sic), distruggendo la riserva
ecologica di cui noi ci siamo presi cura per molti anni e da quel tempo più
di 70 ettari sono stati distrutti, per cui noi li abbiamo denunciato alle
istanze competenti per i reati di invasione e di distruzione ambientale.
Insomma, al contrario di quanto denunciato ripetutamente dalla JBG
Torbellino de nuestras palabras e dal Centro d'Analisi Politica e Sociale e
di Investigazioni Economiche (Capise), i membri di Opddic dicono di essere
loro gli aggrediti da parte del gruppo invasore zapatista, "che usano il
machete e sparano ai nostri compagni. Aggiungono che "in nessun momento
abbiamo invaso territorio zapatista né abbiamo mai tentato di toglier terra
a nessun compagno indigeno.
Si sono definiti "diffamati" e fanno appello alla "legalità",
suggerendo: "Se davvero il Capise vuole aiutare questi indigeni, perché non
cerca per loro un luogo senza problemi, una terra che possa diventare loro,
invece di incitarli all'invasione di riserve naturali o le terre di altri
indigeni. E chiediamo quali i loro interessi privati, perché non vogliono
che questo problema si risolva serenamente e tranquillamente, in modo che
tutti ne usciamo beneficiati e non feriti o morti.
Affermano di aver sempre cercato il dialogo e la pace con le basi zapatiste
ma di aver ricevuto solo indifferenze, insulti e minacce, che non hanno
trattato con rispetto le nostre famiglie, molestandole e minacciando di
entrare nel nostro villaggio a bruciare le nostre case ed a picchiare i
nostri bambini nelle scuole.
Per questo richiediamo al governo statale e federale di intervenire in modo
immediato per preservare la sicurezza delle nostre famiglie, visto che
abbiamo constatato la presenza di gruppi armati e di stranieri ai bordi del
nostro abitato, che eseguono pattugliamenti continui e sparano in aria
gruppi di incappucciati zapatisti che portano armi dalto calibro, che
secondo i giornali sono brigate speciali di osservazione delle terra e del
territorio. Loro ci accusano di una repressione brutale ma la realtà è
unaltra" afferma lOpddic.
Colpi a integranti dellEZLN
Rispondendo al comunicato anonimo della società cooperativa Ecoturismo
Indigeno, il Capise spiega che "apparentemente, è stato redatto da qualche
funzionario della Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette
(CNANP) ed avallato da membri di Opddic. Il comunicato "rivela due aspetti
fondamentali: uno, illustra il livello di coinvolgimento delle istituzioni
federali e statali nella escalation di violenza contro i popoli zapatisti;
due, mostra come la partecipazione di coloro che stanno dietro al preteso
sgombero ha generato uno squilibrio di vari degli abitanti di Agua Azul, il
che è manifestato dalle azioni estremamente violente.
Il testo di Opddic è afflitto da errori di ortografia poco verosimili, forse
è stato scritto così perché appaia come scritto da indigeni, segnala il
Capise che risponde opponendo "argomenti concreti, nomi, cognomi, luoghi,
fatti, aggressioni, aggressori, aggraditi, dove, quando, come, chi e contro
chi", in una "risposta puntuale" al comunicato di Opddic e (si presume) del
direttore della CNANP Regione Frontiera Sud, José Hernández Nava.
La cooperativa fu costituita il 15 gennaio 2002 dai residenti di Agua Azul,
su consiglio dei governi federali e statali, prima che i residenti
entrassero nelle file di Opddic", ricorda la replica dell'organizzazione
civile.
Secondo le affermazioni del funzionario Hernández Nava di fronte alle basi
zapatiste lo scorso 13 settembre, "quelli dellejido Agua Azul stavano
facendo la stessa cosa che gli zapatisti e, visto che le loro richieste di
sgombero degli zapatisti non erano ascoltate, hanno deciso di entrare
nellOpddic per farsi forti, essere protetti e realizzare i loro scopi.
In quell'occasione, nellincrocio che arriva ad Agua Azul cerano proprio
gli zapatisti "che erano stati brutalmente picchiati da membri di Opddic.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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