[Cslist] [Fwd: I: Anniversario della Breccia di Porta Pia: esercizi di revisionismo]
telviola at ecn.org
telviola at ecn.org
Tue Sep 21 12:46:07 CEST 2010
---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: I: Anniversario della Breccia di Porta Pia: esercizi di revisionismo
From: "michele tomat" <legambienterossa at yahoo.it>
Date: Mon, September 20, 2010 3:48 am
To: comuntwist at yahoogroups.com
fori-sociali at yahoogroups.com
telviola at ecn.org
territorio-msf at yahoogroups.com
--------------------------------------------------------------------------
--- Dom 19/9/10, Facciamobreccia <info at facciamobreccia.org> ha scritto:
Da: Facciamobreccia <info at facciamobreccia.org>
Oggetto: Anniversario della Breccia di Porta Pia: esercizi di revisionismo
A: info at facciamobreccia.org
Data: Domenica 19 settembre 2010, 01:59
20 settembre 2010: Centoquaranta anni dalla breccia di porta pia, dalla
caduta del regno pontificio, dalla fine dei papa re. Si avvicinano le
commemorazioni nellâambito del âgrande eventoâ dellâunitÃ
dâItalia tra
retorica del tricolore, rispolvero di fasci littori, insabbiamento da
camice verdi. Le celebrazioni dellâanniversario della breccia le gestisce
Alemanno, il sindaco con la celtica, il quale, con serena pace di ogni
parte politica (cioè due parti: il blocco di potere che governa e quello
che lo lascia governare), si è prefisso lâobiettivo di arrivare a una
commemorazione âcondivisaâ con la Santa Sede. E non solo alla
commemorazione condivisa, ma a âRoma Capitaleâ condivisa. Con buona pace
della âbreccia di porta piaâ, la cui direzione è mutata: dal Vaticano
stanno ora entrando in Italia i âbersaglieriâ con le tonache.
Così come Mussolini può essere definito un grande statista, Pio XII
salvatore di ebrei, allo stesso modo, esercitandosi solo un poâ di più
nellâarte del revisionismo, la breccia di Porta Pia può essere issata a
simbolo della santa alleanza tra chiesa e stato e magari Pio IX â colui
che nel 1854 proclamava il dogma dellâImmacolata concezione, che riaffermò
la centralità del potere papale e ne ribadì lâinfallibilità , lanciò
anatemi contro la libertà di pensiero, di coscienza, di insegnamento,
responsabile di stragi di rivoluzionari, accusato a livello internazionale
di antisemitismo, noto anche a livello popolare per lâimprecazione ancora
diffusa nelle campagne del nostro paese âaccidenti a Pio IX!â â
campione
di laicità , libertà , progressismo.
«La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L'ignoranza è
forza»
recitavano gli slogan del partito del grande fratello ed oggi ne abbiamo
capito profondamente il senso in un paese dove le lavoratrici e i
lavoratori che lottano per difendere diritti acquisiti ostacolano il
rilancio dellâimpresa, le antifasciste e gli antifascisti sono
intolleranti verso il fascismo e così via.
Dâaltra parte la subalternità e connivenza della politica istituzionale di
entrambi gli schieramenti ha garantito al Vaticano una voragine, altro che
breccia, clericale nel tessuto sociale dellâItalia attraverso una
posizione di privilegio nel rapporto con lo stato italiano che le
garantisce, oltre che di essere ben difesa dai principî costituzionali, il
radicamento nelle istituzioni del paese. Tra le conseguenze più pesanti
citiamo lo scandalo dellâ8 per mille attribuito per lâ80% alla chiesa
cattolica a fronte del 30% di preferenze espresse, lâinsegnamento della
religione cattolica nella scuola pubblica a spese dello stato,
lâinserimento a pieno titolo della scuola confessionale nel sistema
pubblico dellâistruzione, lâesonero dal pagamento dellâICI.
Ma il Vaticano, con Wojtyla e ancor più palesemente con la dirigenza
Ratzinger, pur mantenendo tutti i privilegi concordatari, non accetta
limiti ed interviene a più riprese su questioni che riguardano il governo
di un Paese, in particolare detta regole su materie come sesso,
procreazione, libertà di ricerca scientifica fa politica attiva dai
pulpiti, dal soglio pontificio, da ogni canale televisivo, nelle piazze.
Ed ecco allora che il Vaticano ha tutte le ragioni per festeggiare con i
fascisti romani la ânuovaâ breccia di porta pia.
Facciamo Breccia, in direzione ostinata e contraria allâinvasione delle
tonache, non ha nulla da festeggiare, se non la propria volontà di
mantenere vivida la memoria storica e di denunciare, ancora una volta,
come lâalleanza di due entità di estrema destra come quelle romane possa
solo portare, per usare le stesse parole di Pio IX, ignoranza, schiavitù e
guerra.
Coordinamento Facciamo Breccia
18/09/2010
http://www.facciamobreccia.org/content/view/506/1/
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://lists.ecn.org/pipermail/cslist/attachments/20100921/c91050fb/attachment.html
More information about the Cslist
mailing list