<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><BR><BR>--- <B>Dom 19/9/10, Facciamobreccia <I><info@facciamobreccia.org></I></B> ha scritto:<BR>
<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: rgb(16,16,255) 2px solid"><BR>Da: Facciamobreccia <info@facciamobreccia.org><BR>Oggetto: Anniversario della Breccia di Porta Pia: esercizi di revisionismo<BR>A: info@facciamobreccia.org<BR>Data: Domenica 19 settembre 2010, 01:59<BR><BR>
<DIV class=plainMail>20 settembre 2010: Centoquaranta anni dalla breccia di porta pia, dalla<BR>caduta del regno pontificio, dalla fine dei papa re. Si avvicinano le<BR>commemorazioni nell’ambito del “grande evento” dell’unità d’Italia tra<BR>retorica del tricolore, rispolvero di fasci littori, insabbiamento da<BR>camice verdi. Le celebrazioni dell’anniversario della breccia le gestisce<BR>Alemanno, il sindaco con la celtica, il quale, con serena pace di ogni<BR>parte politica (cioè due parti: il blocco di potere che governa e quello<BR>che lo lascia governare), si è prefisso l’obiettivo di arrivare a una<BR>commemorazione “condivisa” con la Santa Sede. E non solo alla<BR>commemorazione condivisa, ma a “Roma Capitale” condivisa. Con buona pace<BR>della “breccia di porta pia”, la cui direzione è mutata: dal Vaticano<BR>stanno ora entrando in Italia i “bersaglieri” con le tonache.<BR><BR>Così come Mussolini può essere
definito un grande statista, Pio XII<BR>salvatore di ebrei, allo stesso modo, esercitandosi solo un po’ di più<BR>nell’arte del revisionismo, la breccia di Porta Pia può essere issata a<BR>simbolo della santa alleanza tra chiesa e stato e magari Pio IX – colui<BR>che nel 1854 proclamava il dogma dell’Immacolata concezione, che riaffermò<BR>la centralità del potere papale e ne ribadì l’infallibilità, lanciò<BR>anatemi contro la libertà di pensiero, di coscienza, di insegnamento,<BR>responsabile di stragi di rivoluzionari, accusato a livello internazionale<BR>di antisemitismo, noto anche a livello popolare per l’imprecazione ancora<BR>diffusa nelle campagne del nostro paese “accidenti a Pio IX!” – campione<BR>di laicità, libertà, progressismo.<BR><BR>«La guerra è pace», «La libertà è schiavitù», «L'ignoranza è forza»<BR>recitavano gli slogan del partito del grande fratello ed oggi ne abbiamo<BR>capito profondamente
il senso in un paese dove le lavoratrici e i<BR>lavoratori che lottano per difendere diritti acquisiti ostacolano il<BR>rilancio dell’impresa, le antifasciste e gli antifascisti sono<BR>intolleranti verso il fascismo e così via.<BR><BR>D’altra parte la subalternità e connivenza della politica istituzionale di<BR>entrambi gli schieramenti ha garantito al Vaticano una voragine, altro che<BR>breccia, clericale nel tessuto sociale dell’Italia attraverso una<BR>posizione di privilegio nel rapporto con lo stato italiano che le<BR>garantisce, oltre che di essere ben difesa dai principî costituzionali, il<BR>radicamento nelle istituzioni del paese. Tra le conseguenze più pesanti<BR>citiamo lo scandalo dell’8 per mille attribuito per l’80% alla chiesa<BR>cattolica a fronte del 30% di preferenze espresse, l’insegnamento della<BR>religione cattolica nella scuola pubblica a spese dello stato,<BR>l’inserimento a pieno titolo della scuola
confessionale nel sistema<BR>pubblico dell’istruzione, l’esonero dal pagamento dell’ICI.<BR><BR>Ma il Vaticano, con Wojtyla e ancor più palesemente con la dirigenza<BR>Ratzinger, pur mantenendo tutti i privilegi concordatari, non accetta<BR>limiti ed interviene a più riprese su questioni che riguardano il governo<BR>di un Paese, in particolare detta regole su materie come sesso,<BR>procreazione, libertà di ricerca scientifica fa politica attiva dai<BR>pulpiti, dal soglio pontificio, da ogni canale televisivo, nelle piazze.<BR><BR>Ed ecco allora che il Vaticano ha tutte le ragioni per festeggiare con i<BR>fascisti romani la “nuova” breccia di porta pia.<BR><BR>Facciamo Breccia, in direzione ostinata e contraria all’invasione delle<BR>tonache, non ha nulla da festeggiare, se non la propria volontà di<BR>mantenere vivida la memoria storica e di denunciare, ancora una volta,<BR>come l’alleanza di due entità di estrema destra come quelle
romane possa<BR>solo portare, per usare le stesse parole di Pio IX, ignoranza, schiavitù e<BR>guerra.<BR><BR><BR><BR>Coordinamento Facciamo Breccia<BR><BR>18/09/2010<BR><BR><A href="http://www.facciamobreccia.org/content/view/506/1/" target=_blank>http://www.facciamobreccia.org/content/view/506/1/</A><BR><BR><BR></DIV></BLOCKQUOTE></td></tr></table><br>