[Antipro] [Fwd: Newsletter - 30 novembre 2011]

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Ven 2 Dic 2011 10:34:06 CET


---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: Newsletter - 30 novembre 2011
From:    "Gazzetta Ladra" <gazzettaladra a filorosso.it>
Date:    Wed, November 30, 2011 7:28 pm
To:      gazzettaladra a filorosso.it
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*GIOVEDì 1 DICEMBRE 2011 *

*Filorosso presenta*

*"148 Stefano, mostri dell'inerzia" di M. Cartolano
*

*proiezione del documentario in memoria di Stefano Cucchi
*

*H 21:30 c/o DAM (Polifunzionale Unical)*


Si terrà giovedì 1 dicembre alle ore 21:30 al DAM (Polifunzionale,
Università della Calabria) la proiezione organizzata dal Filorosso del
docufilm dedicato alla memoria del giovane Stefano Cucchi, a due anni dalla
morte. *“148 Stefano, mostri dell’inerzia”* – questo il titolo del
documentario - presentato di recente tra gli eventi speciali del Festival
Internazionale del Film di Roma, è diretto da Maurizio Cartolano e prodotto
da Simona Banchi e Valerio Terenzio, in collaborazione con il giornale “Il
fatto quotidiano”.

Si cerca di trovare la verità sulla tragica morte di Stefano
Cucchi<http://edintorni.net/network/service/redirect/?ac=eagenews&ch=1&ac=tiscali&ch=1&rf=http%3A//spettacoli.tiscali.it/feeds/11/11/02/t_19_00020421.html%3Fref%3Dnf>,
letteralmente percosso a morte nel 2009 dopo un arresto per spaccio di
droga. L’ultima volta che i genitori e la sorella lo videro fu in
tribunale, già con dei segni neri in viso. Seppero della morte sei giorni
dopo con una fredda comunicazione burocratica, che parlava semplicemente di
“arresto cardiaco”. Alla vista del corpo massacrato di Stefano, i familiari
decisero di mostrare ai giornali le terribili foto che testimoniavano le
condizioni in cui era al momento del decesso.

Nel documentario il padre e la sorella di Stefano lo descrivono come un
ragazzo fragile che aveva fatto degli errori, ma che non meritava
sicuramente una fine così orribile.

Nel corso del documentario a interviste ai parenti si alternano spezzoni di
filmini domestici con Cucchi in primo piano alla sua festa di compleanno
nel 2005. È tenero e appare quasi spaurito, ma subito dopo vengono mostrate
delle immagini cupe di lui in carcere. Non si vedono per pudore le foto
tremende del suo corpo all’obitorio, ma l’orrore è già tutto nelle mille
domande che ci si fa sulla sua fine. Nessuno, dai carabinieri che l’hanno
arrestato alle guardie carcerarie, si prende la responsabilità per quello
che è successo. E gli stessi medici, tanti che l’hanno visto, neanche loro
hanno fatto nulla per lui. Ad eccezione del dottor Rolando degli Angioli di
Regina Coeli, che misteriosamente ha cambiato posto di lavoro subito dopo.

Il 22 ottobre 2009, Cucchi Stefano diventa solo il 148° detenuto che muore
in carcere. A dicembre diventeranno 177, tutti giovani e accusati di
delitti di poco conto.


*LUNEDì 5 DICEMBRE 2011*

*Assemblea verso i 16 anni del Filorosso*

*H 18:00 c/o DAM (Polifunzionale Unical)*


 Sono passati quattro mesi dalla demolizione senza alternative del
Filorosso, lo spazio sociale autogestito nato all’Università della Calabria
ormai nel lontano 1995. Il 14 dicembre avrebbe compiuto 16 anni, e noi
abbiamo deciso di festeggiare lo stesso.

*In 16 anni* Filorosso è stato tante cose, ma su tutte è stato un
collettivo politico che nell’università e sul territorio, ha animato le
lotte per il diritto allo studio e la vivibilità del campus, per la libera
formazione ed il reddito di cittadinanza, per la socialità studentesca, la
legalizzazione delle droghe, il riutilizzo sociale degli spazi abbandonati,
per l’informazione critica…

*Il 4 agosto*, quando è stato demolito, al Filorosso c’erano: una sala
prove, una cucina sociale, un ufficio stampa, una sala studio e riunioni ed
una sala attrezzata per proiezioni video, concerti, feste. Era un centro
sociale che pulsava di vita e aggregava vecchie e nuove generazioni di
studenti.

*Oggi* Filorosso è una spianata di cemento ed un collettivo di persone
indignate perché sono state private di un *bene comune*, dove l’incontro e
la socialità avvenivano in forma libera e spontanea, dove la musica
generava crescita culturale e legame sociale in un campus sempre più
disgregato e deserto. E’ cambiata l’università, sono cambiati gli studenti,
è cambiato anche il Filorosso, ma le motivazioni per cui Filorosso è nato
ci sono ancora tutte. Per questo continuiamo a riunirci e a proporre
iniziative culturali, nonostante il Grande Rettore continui a creare
ostacoli.

Per il *15 dicembre* stiamo organizzando *una grande festa di compleanno*,
nel modo che ci è consono, con la presentazione del libro *“Beni Comuni”* e
la musica la sera. Lo faremo *ripartendo dal DAM*, spazio nel quale
Filorosso è nato nel 1995, nel quale è rimasto fino al 2000 e nel quale
ritorna dopo 11 anni. Ti invitiamo pertanto a partecipare
all’organizzazione di questa giornata, per difendere un’idea di libertà e
per condividere nuovi spazi di aggregazione.
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