[Antipro] [Fwd: articolo on line su incontro/dibattito antipsichiatrico in 2 scuole fiorentine]

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Ven 2 Dic 2011 10:35:05 CET


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Subject: articolo on line su incontro/dibattito antipsichiatrico in 2
scuole fiorentine
From:    antipsichiatriapisa a inventati.org
Date:    Tue, November 29, 2011 11:55 am
To:      C_RAP a yahoogroups.com
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http://www.stamptoscana.it/lista-articoli/societa

Psichiatria; il collettivo antipsichiatrico a.artaud
interviene al dibattito al forum del Machiavelli-Capponi (2 scuole
medie superiori di Firenze)

Il Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa solleva un
dibattito serrato sulla funzione della psichiatria: storie raccolte dai
volontari sul campo, informazioni e tipologia dei farmaci utilizzati.
Toccato anche il nodo dell'uso, tuttora vigente, dell'elettroshock

Psichiatria, dibattito al forum del Machiavelli-Capponi Firenze - Un
dibattito sulla psichiatria, sul suo significato, evoluzione, sulla sua
stessa ragion d’essere si è tenuto mercoledì 23 e sabato 26 novembre al
liceo classico Machiavelli e al liceo linguistico Capponi nell’ambito
dei 4 giorni di Forum organizzato dagli studenti.
Il collettivo antipsichiatrico di Pisa Antonin Artaud, associazione che
da anni si batte contro la visione di una psichiatria ridotta a
controllo sociale e mezzo di contenzione piuttosto che di cura, ha
esposto brevemente le motivazioni che hanno indotto i suoi componenti a
lavorare in team, delienando i due campi di azione su cui incentrano la
loro attivitā: ascolto e difesa delle persone psichiatrizzate che si
rivolgono all’associazione per chiedere aiuto, e ricerca e informazione
sui farmaci utilizzati in psichiatria.
Infine il dibattito si č fatto serrato, in particolare quando sono
state raccontate storie vissute sul campo dai volontari. In discussione,
molti pregiudizi legati alle patologie mentali, alle istituzioni
preposte a curarle (diffuso ad esempio il pregiudizio che chi viene
“psichiatrizzato” sia ormai al di fuori di qualsiasi aiuto sociale, come
se perdesse una parte di umanitā). Da rilevare anche la spiccata paura e
il disagio che solleva la malattia psichiatrica nella cosidetta
“normalità”.
Un confronto proficuo anche a detta dei volontari, che hanno corretto
alcune lacune informative circa il mondo della psichiatria. Come la
pratica dell’elettroshock, da molti erroneamente ritenuta  obsoleta e
caduta in disuso, mentre viene ancora utilizzata nelle strutture “con
finalità – ricordano i volontari – sostanzialmente punitive e legate a
un business preciso che ne sostiene l’uso”.




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