[aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH

Luca Lo Coco luca a lucalococo.eu
Mer 9 Feb 2011 07:31:43 UTC


Comunque ci sono tantissimi tipi di potlach
Per esempio, mi ricordo di alcuni studiati da un antropologo che mi pare si 
chiamasse
Boas che erano potlach distruttivi: si ammassavano al centro del villaggio 
tutti
i beni di più alto valore per distruggerli e offrirli alle divinità in segno 
di ringraziamento
per il buon raccolto ricevuto (il rito era anche propiziatorio per il 
successivo anno).

Inoltre il potlach era anche utile per mantenere la pace. Era un'etica del 
dono rigidamente
regolamentata. Due villaggi vicini sarebbero rimasti in pace finché si 
sarebbero scambiati doni.
Nel momento in cui uno dei due non avrebbe ricambiato il dono (in misura 
sempre maggiore
rispetto alla quantità di doni ricevuti!) si sarebbe avuta automaticamente 
la guerra.
Il dono era dunque un mezzo per la pace. Mettetela come volete però il gesto 
del dono sia in
un caso (divinità), sia nell'altro (dono fra villaggi), acquisiva un valore 
primario. Era 'vitale' appunto perché
regolava la vita del villaggio.

Io sarei anche a fovore del nome potlach...
Luca Lo Coco


----- Original Message ----- 
From: "gadda1944" <gadda1944 at libero.it>
To: "aha" <aha at lists.ecn.org>
Sent: Tuesday, February 08, 2011 5:58 PM
Subject: Re: [aha] R: Su AHAcktitude: Proposta NEW POTLACH


Sui nomi, ognuno ha la sua sensibilità ed è giusto rispettarla. Anche la 
filologia ha i suoi diritti, ed è giusto rispettare anche quelli.

Per la cronaca, però, il potlatcth è stato studiato nei primi anni del 
secolo scorso in un un fondamentale saggio di uno dei fondatori 
dell'antropologia moderna, Marcel Mauss, "Saggio sul dono".

Da quel saggio è derivata tutta una linea di studi economici (in genere non 
marxista, ma non apologetica del capitalismo: un nome per tutti, Karl 
Polany) tesa a dimostrare che l'economia non è in toto riconducibile né a un 
"atteggiamento razionale" dell'uomo né alla fantomatica e mitica figura 
dell' "homo oeconomicus" che sta alla base delle teorizazioni dell'economia 
politica classica di ogni tipo. Una linea che vede nello scambio e nel dono 
una motivazione del comportamento economico altrettanto forte dell'egoismo 
produttivista. L'ultima filiazione di questi studi è il gruppo francese del 
Mouvement Anti-Utilitariste dans  le Sciens Social (M.A.U.S.S.) da cui è 
sorta la teoria della decrescita di Serge Latouche.

Quindi, al di là della filologia, non mi pare che il nome sia poi del tutto 
inadatto.

gadda



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