[aha] Un aiuto sui diritti d'autore in Accademia

francesca innocenti frazljn a hotmail.it
Mar 12 Apr 2011 17:31:16 CEST




scusa Tommaso ma non sono d'accordo quando dici:
 
> Cio' che il docente produce per un lavoro per cui 
> e' retribuito, nella logica del mondo in cui 
> viviamo mi pare conseguenza naturale che divenga proprieta' di chi paga.

allora che paghino le ore di lavoro necessarie a produrlo
invece se non ho capito male spesso i docenti sono pagati a ore, per insegnare
(se no avremmo già risolto il problema dei ricevimenti in accademia a Carara)
quindi se un istituzione vuole i diritti sul frutto delle ricerche e dello studio di determinati professori che li paghi a parte, come farebbe un azienda con tecnici, sviluppatori, ingegneri..
questo per restare nella logica capitalista della monetizzazione di ogni prodotto.

La questione che viene posta,
e alla quale da un punto di vista giuridico e pratico non so rispondere,
mi pare però interessante perchè di fatto lancia un appello a tutti voi insegnanti per trovare una risposta unitaria in tempo utile ad un problema che, probabilmente, si riproporrà a breve anche ad altri
perchè è chiaro che se passa a Milano poi è facile che il tentativo si diffonda 

Non so se le Creative Commons siano lo strumento ideale in questo caso
ma attualmente non vedo neanche alternative ad esse 
in Italia tra l'altro non è che siano ancora molto diffuse ne sono sicura del loro effettivo riconoscimento
per cui credo che la strada da seguire sia proprio studiarne l'applicazione a questo caso (l'insegnamento)
e le possibilità di inserirle da un punto di vista giuridico nei contratti di lavoro

In questo modo si darebbe uno strumento importante e concreto a tutti coloro che, se non oggi domani, si troveranno davanti a questo problema.

:)f



> Sono personalemente tendenzialmente contro ogni 
> forma di proprieta' privata. A maggior ragione 
> questo se cio' che diventa proprieta' privata e' un sapere.
> Dunque sono contrario al fatto che una Scuola 
> divenga proprietaria di un sapere nella 
> dimensione per cui sono anche in linea di 
> principio contrario al fatto che un singolo 
> (anche docente) diventi proprietario di un 
> sapere, anche se da lui prodotto (piu' volte ci 
> siamo chiesti qual'e' il confine grazie a cui 
> posso separare il risultato della mia produzione 
> intellettuale dai contributi esterni grazie a cui 
> sono riuscito ad arrivare a produrre la mia produzione intellettuale?).
> Il caso della NABA crea un ulteriore problema in 
> quanto e' una Scuola proprieta' di un privato 
> (una finanziaria americana se ben capisco).
> Che dunque una finanziaria americana si possa 
> permettere di insediarsi in Italia e grazie alla 
> propria potenza economica acquistare e far 
> diventare propria proprieta' i prodotti 
> intellettuali di soggetti nati e "coltivati" 
> intellettualmente in Italia (cioe' frutto anche 
> di un investimento della scuola pubblica italiana) mi sembra aberrante.
> 
> Spero dunque in una scuola pubblica che finanzi 
> le ricerche e le produzioni intellettuali 
> restituendole e facendole diventare un patrimonio 
> pubblico, non privatizzabile da alcun privato.
> 
> Se la soluzione possa essere la licenza Creative 
> Commons puo' darsi, ma con i limiti esposti 
> sopra, ovvero che non vedo ragione per cui un 
> investimento principalmente pubblico che viene 
> fatto dunque principalmente a spese dei 
> cittadini, quale e' la formazione del corpo 
> docente scolastico e universitario, diventi poi 
> un bene privato che il singolo docente possa 
> decidere privatamente come rivendere, mi sembra 
> uno dei tanti meccanismi perversi della societa' in cui viviamo.
> 
> bye
> Tommaso
> 
> 
> At 12.42 12/04/2011, you wrote:
> >Care teste pensanti della lista,
> >
> >condivido una riflessione che spero possa 
> >risultare interessante per tutti poiché tocca un 
> >tema spinoso che a parer mio non deve essere 
> >lasciato al singolo, o alle singole istituzioni, 
> >come invece purtroppo è prassi comune. Nella 
> >lista ci sono artisti, polemisti, attivisti, 
> >studenti, ricercatori e artisti e penso che il 
> >tema proposto meriti quindi una condivisione.
> >
> >La riflessione è' stata elaborata e vagliata 
> >poche settimane fa dal corpo docente della 
> >Scuola di Media Design & Arti Multimediali 
> >(triennio) NABA.  Il punto è una clausola 
> >inserita nei nuovi contratti A.A. 20102011 che 
> >prevede l'integrale cessione dei diritti di 
> >proprietà intellettuale relativa ai documenti di 
> >supporto alla didattica (clausola 6).
> >
> >È opinione del corpo docente MDAM NABA che 
> >l'automatismo alla cessione di questi diritti 
> >non sia praticabile. I docenti producono 
> >nell'attività didattica materiale di supporto 
> >alle lezioni (che può essere concluso, semi 
> >lavorato o in fase di ricerca) che spesso 
> >diventa il nucleo su cui si struttura anche 
> >un'attività editoriale e commerciale futura e 
> >che attualmente non figurano nell'attuale rapporto contrattuale del docente.
> >
> >Pertanto bisognerebbe riconsiderare la pratica, 
> >proponendo in alternativa, l'adozione di un 
> >modello modulare ispirato a quello dei Creative Commons.
> >
> >In questo modo sarebbero rispettati i diritti di 
> >proprietà intellettuale dei singoli autori 
> >aprendo la possibilità di licenze d'uso legate 
> >agli aspetti di paternità dell'opera, uso 
> >commerciale dell'opera, possibilità di 
> >rielaborazione, e diffusione della stessa. I 
> >docenti MDAM NABA chiedono che queste opzioni 
> >vengano negoziate contrattualmente ed 
> >eventualmente monetizzate direttamente con il 
> >singolo docente, nella trasparenza e chiarezza del processo.
> >
> >Bisogna anche aggiungere che il valore 
> >dell'attività di ricerca rende unica la qualità 
> >didattica, l'attività dei docenti e 
> >l'istituzione della didattica  nel suo complesso.
> >
> >Certi del fatto che le istituzioni di Alta 
> >formazione vogliano mantenere la loro identità, 
> >vi chiedo se potete considerare, discutere e 
> >darci suggerimenti su come operare. Qualcuno ha 
> >idea dell'attuale giurisprudenza? Qualche d'uno 
> >ha avuto esperienze simili? Qualche docente può 
> >indicarci come si comporta Brera, Albertina, 
> >ISEA, Politecnico, e istituti affini?
> >
> >Mi potete aiutare?
> >
> >
> >******************************
> >******
> >
> >Francesco Monico
> >Director Faculty <http://www.naba.it/>Media Design & New Media Arts Naba;
> >Director 
> ><http://www.master-naba.com/accademiafilmandnewmedia/>HMA Film & New Media;
> >Director <http://www.m-node.org/>PhD PC M-Node;
> >http://en.wikipedia.org/wiki/Francesco_Monico
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