[aha] R: The Invisible Suns Project

steeef stef a lideolog.net
Dom 3 Ott 2010 14:10:11 CEST


La vostra passione mi fa pensare. Ho almeno due grosse obiezioni e non posso
fare a meno di avanzarle per controllarle con voi. 

La prima. Le oscillazioni di borsa (come l'orario dei treni ecc.) in sé non
hanno alcun significato: è il contesto in cui vivono, in cui sono
interpretate, in cui hanno effetti sulla vita delle persone, è quello che le
rende significative e rilevanti. La pura trasformazione di dati in altri
dati (da statistiche a note, da note a colori, da colori a forme, da forme a
lettere, da segnali video a segnali audio, e così via), senza contesto, è
un’operazione meccanica da cui il significato è assente. Sono come le serie
di acronimi ottenuti come permutazioni automatiche di lettere: ogni tanto
magari se ne trova uno interessante, ma per caso. Se poi si prova a
sovrimporre il contesto dei dati di partenza sui dati di arrivo, per
restituire loro una rilevanza, il risultato è un significato di ordine
intellettuale e astratto, un significato degradato che non ha più nemmeno
lontanamente la forza dell’originale. Queste “traslazioni semantiche” in
fondo commuovono e interessano poco. Sono un oceano di graceful noise.  

La seconda. C’è una domanda che mi faccio (ad esempio) a proposito di “29”:
Qualcuno ha controllato che le note fatte corrispondano effettivamente alle
transazioni dette? Vediamo. Mi sento di escludere il “sì”: ci fosse uno
tanto follemente puntiglioso, a stento ritroverebbe le correlazioni: il
musicista dichiara, come è naturale, di essersi tenuto ampia discrezionalità
di trasposizione e di invenzione, al punto da inserire improvvisazioni che
rappresentano la cosiddetta “trade hysteria” (in questi punti la traslazione
svanisce del tutto). Tralasciamo il vacuo “no”. Resta solo una risposta
possibile: È irrilevante, mio caro, quello che conta è l’idea della
trasposizione da transazioni di borsa a suoni, e poi l’effetto finale
dell’opera. Ma questa posizione denuncia l’irrilevanza dell’opera stessa
(per non dire un tradimento dell’arte). Significa ammettere che il legame
tra l’opera e quella che dovrebbe essere la sua motivazione estetica, e
perciò morale, in realtà non esiste. Ne resterebbe la sola “idea”. Ma di
queste “idee” ne abbiamo a scatafascio, nei supermercati, non sappiamo più
che farcene. Una volta consapevoli, come siamo, che tutto è collegato con
tutto, che i linguaggi che filtrano lo sguardo sul mondo sono modellabili a
volontà, che con l’analogia matematica puoi postulare isomorfismi a piacere
tra qualsiasi coppia di fenomeni non appena ti permetti il grado voluto di
deroga e di indulgenza… ebbene che valore ha in sé l’idea di una di tali
infinite – e perciò banali – trasposizioni possibili? Assomigliano più ai
trucchetti della pubblicità commerciale. E difatti queste “idee” posseggono
sempre un grande e calcolato marketing appeal. Intitolare i movimenti
“Azioni scambiate dalle ore x alle ore y” è una figata molto suggestiva,
come il logo di apertura nel video, ma l’interesse è ricorsivo, si esaurisce
lì. 

Insomma, sotto questa classe di lavori intravedo un inghippo, un inganno,
una prestidigitazione, una presa in giro simile alle innumerevoli prese in
giro in mezzo alle quali viviamo mezzi affogati e anestetizzati, e che ci
sfilano continuamente il senso della vita sotto il sedere mettendo la
furbizia dell’apparenza avanti a tutto. Proprio quello di cui non abbiamo
bisogno. Che siano fatti in buona fede non cambia il contributo negativo. E
seppure da quella ispirazione viene fuori qualcosa di bello per i sensi, per
cui posso ringraziare l'autore con il dovuto rispetto, resta il fatto
diseducativo e sgradevole che alla dogana della mente lui passi con falsi
documenti. 
Cercando di essere preciso e sintetico più che posso, l'inganno è questo:
l’opera dichiara il suo concetto come parte essenziale di sé; il concetto è
rilevante perché ha al centro una sperimentazione tecnico-scientifica;
l’opera poi tradisce la componente tecnico-scientifica – e così il concetto,
e se stessa – marginalizzandola nella sua fattura concreta. Se non lo fa,
del resto, diventa meccanica e irrilevante.

Servus 
>s< 

-----Messaggio originale-----
Da: aha-bounces a lists.ecn.org [mailto:aha-bounces a lists.ecn.org] Per conto
di xDxD.vs.xDxD
Inviato: venerdì 1 ottobre 2010 21.13
A: List on artistic activism and net culture
Oggetto: Re: [aha] The Invisible Suns Project

bello

mi fa venir in mente un approccio diametralmente opposto, quello di
'29 di Luca Bertini. Il sito non lo trovo più online, purtroppo, qui
una intervista di Domenico Quaranta

http://www.domenicoquaranta.net/bertini.html

e qui un pezzo di playlist è dedicato alla sequenza delle fasi:

http://www.youtube.com/watch?v=00EKDKMcMDw&p=4A02C857F8AF1CE2&playnext=1&ind
ex=13

il pezzo interpretava in musica gli andamenti delle borse durante il
crack del 1929, in un tipo di generatività completmente differente.

è molto bello nel tuo e nel suo (e in tutti gli esperimenti in
materia, che osservino gli stock exchange, gli orari delle linee aeree
o altro) il passaggio da un dominio all'altro (info-->suono) perchè è
un tentativo di esprimere emozionalmente o altro_sensorialmente le
informazioni. Sempre con le limitazioni (e le possibilità) che
incorrono quando c'è, immancabilmente, l'essere umano che alla fine
determina le interpretazioni associando le variazioni
dell'informazione ai vari suoni o parametri o pezzi dello spartito,
nel caso di Luca, in una specie di generatività mediata.

e però è uno spazio affascinante che continua i processi di mutazione
delle estetiche: oltrepassata da eoni la figura, l'estetica è oramai
nel database, nell'informazione. mi incuriosisce anche nella
televisione e nel cinema, dove sempre più prendono piede i reality
(che cosa sono se non un flusso continuo di informazioni, remixate
live?) e i documentari (info-film).

cià!
xDxD

2010/10/1 Marco Donnarumma <devel a thesaddj.com>:
> Ciao lista,
> Vi scrivo per condividere il un ultimo lavoro creato in Pd, bash script e
> Linux OS.
>
> "E' possibile rappresentare percettualmente le transazioni dell'economia
> globale?
> The Invisible Suns Project è costituito da un sistema autonomo che
performa
> un analisi permanente dei prezzi storici degli stock di una selezione
> variabile di multinazionali, comprime in pochi minuti più di 8 anni di
> transazioni e finalmente produce una datascape audiovisuale generativa,
> 'self-organizing' ogni 24 ore.
> Il progetto non è focalizzato sulla tradizionale visualizzazione di dati,
ma
> bensì cerca di analizzare in che modo questi dati - ed il loro implicito
> significato - possono essere vissuti percettualmente, emotivamente."
>
> Informazioni dettagliate:
>
> http://marcodonnarumma.com/works/the-invisible-suns-project/
>
> Uno dei primi output audiovideo del sistema (può essere visionato in
> fullscreen HD):
>
> http://www.vimeo.com/15050311
>
> ~~~~~~~
>
> feedback, criticismi e suggerimenti sono benvenuti,
> grazie,
>

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