R: Re: R: Re: R: Re: [aha] A tutti gli iscritti e le iscritte di aha list

xDxD xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Tue Jan 20 19:23:13 CET 2009


eccolo!
parto da una precisazione: io amo i miei filtri... adoro lo spam, me lo 
leggo tutto e ogni tanto ci faccio anche delle cose..  gli rispondo 
pure, ringraziando per l'allungameno del mio pisello, per le offerte 
speciali, le opportunità di affari in zambia e gli incredibili sconti su 
pillole e lettori mp3
non ci rinuncerei per nulla al mondo

kilroy ha scritto:
>  "AHA è questo, parla di questo, in tal modo", perché gradirei che, a 
> questo punto della sua storia, AHA avesse comunque il coraggio di 
> ritenersi un soggetto in evoluzione, mentre stabilire i criteri per 
> non essere OT e attenervisi per decidere chi posta e chi no, chiarirà 
> pure le questioni, ma ho l'impressione che lo farà in modo tombale. 
boh... innanzitutto volevo dire una cosa: son chiuso in un ufficio 
facendo delle cose che mi tocca sbrigare per fine mese, ed è una 
attività bloccante, ma con un sacco di tempi morti, quindi mi capita di 
rispondere assai spesso. però un po' è come se sentissi l'eco.

per quel che mi riguarda ogni riga di quelle che stiamo scrivendo (sì, 
anche quelle del diPaola) non sono cazzate.

ovvero: spesso si parla di community, di social networks e anche di 
mailing list. di un sacco di cose. e si citano modelli collaborativi, 
condivisione, partecipazione eccetera.

ma poi quando vai a vedere come son fatte tutte 'ste cose, i discorsi 
"elevati", "strategici", "teorici", "attivisti" eccetera si quagliano 
nel mettere o no un campo sul database, nel settare un flag su un certo 
dato, o addirittura nel mettere o non mettere una "regoletta" dove nella 
discussione c'era un "principio", o anche nel dipendere dall'umore di 
una persona a cui, magari, quella sera gli rode il culo e ha già dovuto 
leggersi e gestire 300 messaggi dalla coda di moderazione: stai sicuro 
che al 301esimo sarà meno "illuminata" nella gestione della moderazione. 
come è normale e umano, del resto.

oltretutto, spesso tutto questo distacco tra il "teorico" e il 
"pratico/tecnico" è semplicemente una questione di dimensioni. Su 
facebook o chi per lui non sarebbe possibile fare una moderazione come 
si può fare, ad esempio, su AHA. Lì prendono dei lavoratori-robot (per 
capirci) che lavorano fianco a fianco con degli automatismi, secondo 
regole semplici: no "banchieri di merda", no "giornalisti mafiosi", no 
"berlusconi merda", quello che è. Su dimensioni più piccole si riesce a 
fare un discorso che è assai differente. almeno secondo me.

per quel che mi riguarda ogni ipotesi - anche ogni piccolo pezzettino di 
ipotesi - di quelle che stiamo tirando fuori varrebbe la pena di essere 
espansa con una tesi di laurea. quantomeno.

quello che mi dispiace è il vincolare a tutto sto discorso il proseguo 
dell'attività della lista.

non per niente: ma perchè, a discapito di ogni evidenza, mi piacerebbe 
farci qualcosa, usarla come strumento per organizzarsi, mettere in piedi 
delle cose eccetera ecceterà

quindi, sempre per come la vedo io, mi piacerebbe fare un sacco di 
esperimenti su 'sta cosa della moderazione, sapendo che comunque non ho 
degli stronzi davanti (sì, nemmeno diPaola), ma persone più o meno 
decenti :)

moderare tutto, tolleranza 1, avvertimento e poi ban, pubblicazione si 
wiki, meta-lista, sdoppiamento, tutti moderatori, discussione 
interattiva sulla mailinglist stessa.. tutto quel che è. sarebbe quasi 
bello sperimentarli tutti sistematicamente e vedere come funzionano.

se lo chiedi a me, il brutto è che con una mailinglist si può provare 
solo un meccanismo di "gestione" per volta. Sennò sarebbe da provarli 
tutti in parallelo, trarne dei risultati, e tirarne fuori una ricerca: 
"metodologie di gestione delle mailinglist, antropologia digitale e 
processi collaborativi" o qualcosa così :)

no?
xDxD


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