[aha] A tutti gli iscritti e le iscritte di aha list

Roberta Peveri robertapeveri at hotmail.it
Sun Jan 18 13:09:57 CET 2009


Mi rendo conto che la libertà è un valore inviolabile, specie quella di parola, e credo che con quest'affermazione siate tutti d'accordo.
il focus del problema a mio avviso però non è questo. è: perchè ci sono dei periodi in cui in lista arrivano 80 mail al giorno in cui si dicono solo stronzate di cui al di là degli interlocutori non gliene sbatte niente a nessuno?
cioè basta co sto buonismo! 
lo sappiamo tutti che le tre moderatrici fanno un lavoro onesto e non sono né faziose né  guardano ai propri interessi (quali? mica sono pagate!).qui si rischia che se si dà la libertà a ognuno di dire quello che gli passa per l'anticamera del cervello, si dà anche  la libertà  a chi ha degli argomenti interessanti che possono insegnare qualcosa a qualcuno di mandare a cagare la lista.
allora siamo qui tutti per decidere se va bene che sulla lista ci siano anche le ricette delle fragole con la panna o se invece vogliamo parlare di a - h - a: attivismo, arte e tecnologia!

grande lobo!!!!!

R.

> Date: Sun, 18 Jan 2009 03:40:45 +0100
> From: lo_bo at ecn.org
> To: aha at ecn.org
> Subject: Re: [aha] A tutti gli iscritti e le iscritte di aha list
> 
> Scusate, scrivo per quelli che sono stati i punti emersi. Mi dispiace 
> per la lunghezza. Per quello che riguarda la pubblicazione dei messaggi 
> moderati penso che mailman non possa generare due archivi distinti ma 
> generi solo quello dei messaggi realmente inviati in lista. Non so, do 
> una occhiata al pannello meglio e vediamo. Mi sembra una idea buona, ma 
> penso che la sua applicazione non sia così semplice, cmq vediamo.
> 
> La proposta di moderazione era solo per messaggi diciamo un pò sopra le 
> righe e per i messaggi con in risposta uno smile o un "esatto" (o 
> simili) o addirittura per messaggio quotati integralmente e basta (cosa 
> che è capitata). Penso che la discussione sia fondamentale per cercare 
> una metodologia che vada bene alla lista, ma io direi di non farci 
> forzare troppo la mano nella decisione e imposizione di regole.
> 
> Rispetto alla regola di presentazione a me sembra eccessiva, non mi 
> serve sapere che cosa fa una persona per poterci parlare, a me 
> sinceramente non serve nemmeno sapere come si chiama, e cmq anche se si 
> presenta tra un mese non me lo ricorderò che ha detto. Un pò come non mi 
> ricordo il nome di una persona dopo che si è presentata dal vivo :-D. 
> Quindi non vedo la necessità di questa regola, ma forse per altri 
> risulta utile.
> 
> Per quello che riguarda l'aggregatore di new e la modifica del wiki, 
> dovremmo parlarne diversamente. Non credo che l'invio di email in cui 
> sono presenti degli eventi o news siano semplicemente spam o cose 
> personali. In fondo a parte le discussioni penso che la circolazione di 
> informazioni non sia da sottovalutare. Forse la modifica del wiki io la 
> vedrei più in una ottica costruttiva di creazione di iniziative, eventi 
> e collaborazioni nati in lista e non. Direi che un lavoro da fare e su 
> cui concentrarci sia nella costruzione di cose, come diceva anche 
> Dedalus qualche mail fa.
> 
> Rispetto ai contenuti e alla qualità non credo che la moderazione dei 
> messaggi possa essere la manna dal cielo, e quella dipende dalla 
> maturità della lista e dalla collaborazione di tutti.
> 
> Rinunciare a una parte della propria libertà per il "bene comune" penso 
> che si chiami contratto sociale, lo sottoscriviamo quando decidiamo di 
> fare parte di una comunità. Non credo però sia mai per il "bene comune" 
> ma sia solo per rientrare all'interno di categorie che si ritengono 
> socialmente accettate e condivise, è la causa della nascita di tutte le 
> nevrosi. (Anche se poi forse adesso non è più tanto così.)
> 
> Sento anche io una privazione ma il punto non credo sia la rinuncia, ma 
> da cosa è mossa quella rinuncia? quali sono i criteri che sono 
> considerati da tutti accettabili? Si tratta di una decisione controversa 
> per questo abbiamo chiesto l'intervento della lista.
> 
> E' capitato che ci fossero email in cui si chiedeva giustizia come se ci 
> fosse un organo deputato a fare questo. Allora però sembrava che ci 
> fossero in gioco solo chi si lamentava e chi modera la lista, mentre 
> invece gli attori erano tutti, anche quelli che adesso vedono cambiare 
> le regole e si chiedono perchè.
> 
> Ma non le abbiamo cambiate di botto e vi chiediamo che ne pensate. Ci 
> può essere questa possibilità e la lista deve decidere se accettarla e 
> che regole darsi.
> 
> Come lista di artivisti mi interrogo, accorgersi che le libertà sono in 
> pericolo solo quando non ci sono più (o quasi) non è quello che ci si 
> aspetterebbe? forse biognava intervenire quando si chiedeva alle 
> moderatrici di bannare. Non dico che siamo in un processo irreversibile, 
> ma se ci sono voci che vogliono che quella libertà venga tuteleta che si 
> facciano sentire anche urlando, io non potrei che esserne felice. Ma che 
> si facciano sentire urlando tutte le volte che si pensa che le 
> responsabiltà siano di altri e che certe discussioni riguardino altri. 
> Mi scuso in anticipo se questo discorso sembra un attacco a qualcuno o a 
> qualcosa. Ci abbiamo pensato molto non per prendere una decisione 
> definitiva ma per proporre alla lista una soluzione che fosse meno 
> dolorosa di altre.
> 
> Chiedo ancora scusa per la lunghezza per chi ha avuto il coraggio e ha 
> fatto la fatica di arrivare fino alla fine. :-D
> 
> 
> xDxD ha scritto:
> > ah, scusate! mi son accorto di una cosa che era il centro di quel che 
> > non mi tornava:
> > 
> > Gionatan Quintini ha scritto:
> >> Il punto è che la libertà non è mai la scelta più comoda ma un ideale 
> >> a cui
> >> come hack-artivisti dovremmo tendere, e trovo che questa posizione sia 
> >> sul
> >> lungo periodo un'arma a doppio taglio: se ci riserviamo il diritto di
> >> giudicare chi viola le linee guida escludendolo dalla discussione d'altra
> >> parte legittimiamo chi come YouTube censura informazioni scomode facendo
> >> semplicemente il proprio interesse.
> >>   
> > secondo me il focus è questo!
> > 
> > ovvero: è tutto corretto se uno considera la dinamica da "fornitore di 
> > servizi".
> > 
> > se invece uno considera non YouTube (moderazione "inflitta" dal 
> > fornitore di servizi agli "utenti"), ma una piattaforma "nostra", come 
> > può essere AHA (moderazione "concordata" tra i partecipanti), si parla 
> > più di autogestione che di censura, no?
> > 
> > E, volendo, tutto il processo può anche essere una bella piattaforma per 
> > tentare di descrivere metodologie e processi: io, se non voglio 
> > "qualcuno" in casa mia, fondamentalmente non ce lo invito.
> > 
> > Da questa cosa stupida, si arriva, generalizzando, a diversi tipi di 
> > pratiche che riempiono le nostre vite quotidiane: non è che posso 
> > prendere e entrare a casa di chiunque quando mi pare eccetera eccetera. 
> > Nella vita quotidiana diverse pratiche di protezione dei propri spazi 
> > sono comunemente accettate, salvo arrivare ad alcuni estremi - diversi 
> > per le diverse persone - che non ci sembrano giusti o anche solo 
> > tollerabili.
> > 
> > Per me questo è un gran nodo di discussione.
> > 
> > abbracci!
> > xDxD
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