R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane?

mariopesceafore at lifegate.it mariopesceafore at lifegate.it
Thu Oct 30 23:49:51 CET 2008


Ti rispondo così:

http://www.youtube.com/watch?v=lvzDLlmBMcE


> scusate, mi sento un po' in imbarazzo ad intervenire, perché è da poco
> che seguo costantemente la lista, e non mi va di apparire come
> "sputasentenze". però devo dire che i toni e purtroppo anche i
> discorsi che ho trovato qui, a proposito di arte, mi hanno molto
> deluso. Forse non c'è tempo per fare lunghe analisi, forse la
> scrittura corsiva rende più facile la battuta che l'analisi, ma
> complessivamente non trovo sul tema interventi che si pongano allo
> stesso livello di consapevolezza teorica che c'è in altri campi, e che
> un network di attivisti -penso - potrebbe avere.
> però qualche cosa vorrei dirla, magari velocemente, e senza costruire
> gerarchie nel discorso, un po' random, diciamo:
> - Politi è un benemerito, perché tra le istituzioni che si occupano di
> arte contemporanea Flash Art è tra le più attive a socializzare le
> novità. per novità intendo qualcosa che destabilizzi il sistema, non
> che lo confermi. E rispetto ad altre riviste, ivi compresa la stessa
> Tema celeste, quando c'era,  è stata sempre molto più disposta a
> mantenere "l'Informe" (per usare una definizione di Bataille ripresa
> da Rosalind Krauss) che a ricostruire "forme". Mi rendo conto che il
> discorso richiederebbe spiegazioni, che però non posso dare ora (ma se
> non intervenivo anche così, al volo, non intervenivo più...), ma basta
> accennare che , se consideriamo l'arte come messa in forma autoriale
> di forme simboliche è qualcosa di cui forse non vale più la pena
> nemmeno parlare.  Almeno qui, dove si parla peer to peer!  Diciamo che
> fintanto che per arte intendiamo la Bellezza esemplare,  il monumento-
> memento da imitare, possiamo lasciarla tutta al Moderno. Però l'arte
> non è solo questo, è anche qualcosa di eversivo rispetto agli
> orizzonti culturali del mainstream (relativamente, eversivo!). E in
> questo senso Politi è un benemerito, perché è il più coraggioso nel
> presentare il nuovo. Che poi il sistema dell'arte sia anche sistema di
> valori finanziari, che sia un mercato... beh, c'è da stupirsi? Quand'è
> che non lo è stato?
> - Se usciamo fuori del sistema dell'arte, fuori delle agenzie di
> socializzazione della Bellezza, allora dovremmo uscir fuori anche
> dalla cultura dello schermo, che convoglia l'attenzione verso un punto
> focale prospettico valido per tutti. Essere policentrici, dislocati e
> polivalenti. Mobili. Porre al centro non l'arte, ma il godimento
> estetico, che si esprime in diversi modi, disseminandosi in oggetti,
> luoghi, esperienze, che trasferiscono la qualità nel quotidiano, senza
> stacchi tra alto e basso. Creando feticismi liberati e liberanti.
> - Feticismi  che erano già tutti attivi nei processi  del
> collezionismo, che non è affatto una parolaccia, ma, anzi, la prima
> modalità di approccio all'oggetto che partisse non da un valore
> "oggettivo" dello stesso, ma da un'emozione soggettiva. Benjamin e il
> saggio su Fuchs insegnano. Fuchs collezionava pornografia: robaccia,
> dal punto di vista del conoscitore d'arte! ma lo specialismo è
> anch'esso una forma di mediazione, e non dovrebbe interessare una
> cultura dell'immersione, dell'immediatezza, del consumo..., a meno che
> non sia dettato proprio dalla passione, da un atteggiamento da fan...
> un po' come quelli che collezionano Gormiti, appunto! chi colleziona
> gormiti è già molto oltre l'idea di un'estetica condivisa, non teme la
> censura perché segue la sua passione e non pretende di dettere le
> regole a nessuno. E' molto più vicino lui all'estremismo della
> creatività estetica nell'epoca delle reti che l'adoratore domenicale
> del museo che cerca l'Arte con l'A maiuscola! Lui è un bricoleur di
> pezzi che lui stesso mette insieme, creandosi il suo personale frame
> di godimento estetico; mentre chi va al museo per tenersi aggiornato
> perpetua un'estetica che non ha contribuito a creare... Poi,
> naturalmente, anche l'andare al museo può essere un'attività
> feticista, può essere l'espressione di una creatività nei consumi, può
> essere un frame per la propria esperienza dell'Altro... ma non per
> gerarchie date!
> Scusate, devo proprio andare, magari se interessa il discorso lo
> riprendiamo.
>
>
>
> Il giorno 30/ott/08, alle ore 21:11, bellafonte at libero.it ha scritto:
>
>> già gli uomini.....
>>
>> e le donne? creatività femminile? in cucina e a letto?
>>
>> bah...
>>
>> ----Messaggio originale----
>> Da: netfuturista at yahoo.it
>> Data: 30/10/2008 19.23
>> A: "List on artistic activism and net culture"<aha at ecn.org>
>> Ogg: R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il
>> prezzo del pane ?
>>
>> È giunto il momento di abbattere l’odiosa innaturale ridicola
>> distinzione tra "artisti" e "non artisti". Questa distinzione non
>> solo oggi non ha alcun fondamento nella realtà, ma presuppone una
>> visione profondamente cupa dell’umanità intera.
>> Non esistono artisti e non artisti. Esistono soltanto uomini. Tutti
>> dotati di creatività. La differenza sta soltanto nella misura di
>> tale creatività. Non più artisti e non artisti, ma uomini più o meno
>> creativi.
>> Bisogna quindi liberare gli uomini che oggi si sentono “non artisti”
>> e portarli a sbloccare la loro creatività repressa.
>> Bisogna allo stesso tempo liberare anche gli uomini che oggi si
>> sentono “artisti”, farli scendere dal piedistallo e spingerli ad una
>> maggiore spontaneità creativa.
>>
>>
>> --- Mer 29/10/08, Luther Blissett <blissett at live.it> ha scritto:
>> Da: Luther Blissett <blissett at live.it>
>> Oggetto: R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato
>> il prezzo del pane ?
>> A: aha at ecn.org
>> Data: Mercoledì 29 ottobre 2008, 18:34
>>
>> Premessa umiliante: la distinzione tra arte e vita è roba da
>> archeologia dell’obsolescenza. Esempio significativo: la piattaforma
>> di questa newsletter è l’attivismo, ovvero la ragion pratica, senza
>> distinzioni tra arte, politica, tecnologia, ecc.
>>
>> Io non mi chiedo cos’è l’arte: mi chiedo cosa sono io, perché cazzo
>> esisto, come cristo devo agire.
>> La vita appare mediocre e affettata come un TV generalista? Ecco che
>> l’arte mi viene in soccorso suggerendomi un’estetica dei miei
>> pensieri e dei miei comportamenti, fornendomi un modus, uno stile
>> per vivere e per morire.
>> Il mondo è un’opera d’arte senza senso e fine a se stessa, e lo
>> siamo anche noi. <<Un'opera d'arte infatti non ha contenuto, come
>> non ha contenuto il mondo. Entrambi esistono. Entrambi non hanno
>> bisogno di giustificazione, e non potrebbero assolutamente averne>>
>> (Sontag). La vanità è quindi l'atteggiamento adatto per tutto ciò
>> che è vano e vacuo. <<Vanitas vanitatum et omnia vanitas>> (Quoelet).
>> L’arte è originalità, ricerca, sperimentazione. L’arte mi aiuta a
>> non annoiarmi, mi da l’illusione di avere uno scopo; ed è
>> l’avanguardia il mio scopo, la sprezzatura, la ricerca di
>> un’eleganza etica, di una bellezza morale.
>> Tutto il resto è Politi.
>>
>> Per una più ampia trattazione cfr, Luther Blissett, Vangelo
>> Nichilista, in particolare pagine 120-128
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