Re: R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato il prezzo del pane ?
kilroy
ndp at bastardi.net
Tue Oct 28 15:40:07 CET 2008
Mi fa piacere che ogni tanto qui si parli d'arte, perché è uno dei
miei argomenti preferiti. Sono un lettore di Flash Art (mea culpa, mea
maxima culpa), ma lo ero anche di Tema Celeste prima che chiudesse, do
un'occhiata a mousse, mi piace parkett, e anche una rivista polacca
che si chiama piktogram, adesso con la cenere in testa non potrei
scrivere, quindi farò ammenda dopo. Quello che dimentica Mimmo di
Caterino è che Flash Art è una attività commerciale, e che quindi
accusare Flash Art di essere un'attività commerciale o di trattare
l'arte come un'attività commerciale risulta piuttosto sterile. Mi
sembra di non sostenere niente di grave se dico che da che mondo è
mondo fare l'artista è un lavoro e che i primi speculatori risalgono
all'ottocento, quando i mercanti degli impressionisti tenevano nei
depositi i quadri per far aumentare la domanda e quindi il prezzo
(cfr. il sistema dell'arte, F. Poli, laterza), ora, prima che Di
Caterino dichiarasse "non pitto più" aveva già dichiarato "io i miei
quadri li regalo...", quando ho letto tale cosa ho pensato di
chiedergli un paio di decine di tele in regalo, perchè (fatemi calare
un attimo nei panni del bastardo, richiederà 5 secondi : ), se 1) i
quadri fossero buoni, proverei a rivenderli, il che proietterebbe il
suddetto nel sistema suo malgrado e 2) se facessero schifo, come
Politi sostiene, basterebbe una bella mano di bianco, con quello che
costano le tele...
Dunque, una volta un mio caro amico qui inscritto mi disse, dopo
essersi rifiutato di mettere in vendita un video in una galleria
berlinese, di non voler ridurre artatamente (uso l'avverbio non a
caso) il numero di copie di un suo lavoro per far si che avesse una
quotazione di mercato, che era la condizione essenziale dell'ingresso
in galleria, lo fece citando niente di meno che Ivan Illic, tanto per
capire l'area culturale della persona. Ero più ingenuo di ora e gli
risposi qualcosa a favore del mercato, al che lui mi disse una cosa
che ho subito appoggiato e che appoggio tuttora, cioè che non si può
negare che il sistema dell'arte, proprio perché dominato dalla
speculazione non faccia emergere quelli bravi (sottintendendo anche
che c'è anche molta merda, ovvio), e aggiunse che per fare i film di
Matthew Barney erano stati necessari molti soldi, una produzione quasi
hollywoodiana che senza fundraising e senza la galleria Sonnabend non
si sarebbero potuti trovare. Ne io ne lui siamo collezionisti, non
abbiamo il milione di euro per comprarci una copia di Cremaster, ma ci
piace, e molto; allo stesso tempo siamo abbastanza schizofrenici da
considerare ingiusto fissare artificialmente il prezzo del nostro
lavoro... dunque giudicateci pazzi ma:
FOOLS RUSH IN WHERE HACKERS CAN'T THREAD
Il giorno 28/ott/08, alle ore 08:20, franca.formenti3 ha scritto:
> mah anche su questo sono dubbiosa, che l'arte apprezzata e comprata
> oggi poi domani non la ricorderà nessuno non mi sembra proprio vero.
> che poi esistano artisti che non sono all'interno di un sistema per
> vari motivi ,perciò non riconusciuti apprezzati e comprati questa è
> un ' altra storia ancora.
Infatti, tanto che per capirlo basta guardarsi indietro, la storia
dell'arte è piena sia del tipo A che del tipo B, con la differenza che
di solito quelli bravi del secondo tipo subiscono una rivalutazione
postuma o in extremis, penso a Carol Rama, grande artista
ingiustamente ignorata dal mercato per decenni (la qual cosa non gli
ha tuttavia vietato di fare nasino nasino con gente del calibro di Man
Ray) che a 80 anni si vede di colpo salire alla ribalta e giustamente
ha detto "Cazzo! ve ne potevate accorgere prima!"
saluti
Kilroy
>
>
> come non credo alla bolla del boom del mercato dell'arte,a quelle
> cifre da capogiro di acquirenti sconosciuti che acquistano opere da
> 100 milioni di sterline?
> sarà che sono stata abituata a ragionare con documenti alla mano,
> più che da salotto sono da tribunale e questa cosa comincia a
> suonarmi un pò storta.
> non mi interessa di base ,credo in altro ma ho la vaga impressione
> che abbia un effetto mediatico di rincoglionimento generale.
> sarà che quando la gente sente parlare di soldi, tanti soldi ..gli
> si comincia ad offuscare il cervello e a perdere lucidità.
>
> f
>
> ---------- Initial Header -----------
>
>> From : aha-bounces at ecn.org
> To : "List on artistic activism and net culture" aha at ecn.org
> Cc :
> Date : Mon, 27 Oct 2008 20:03:00 +0000 (GMT)
> Subject : R: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è
> aumentato il prezzo del pane ?
>
>
>
>
>
>
>
>> Mimmo, esiste l'arte ufficiale e l'arte d'avanguardia.
>> l'arte ufficiale è inevitabilmente collusa con il mercato.
>> l'arte d'avanguardia disprezza il mercato.
>> l'arte ufficiale è l'arte oggi riconosciuta, apprezzata e comprata,
>> ma domani non la ricorderà nessuno.
>> chi nega questa verità ha solo interessi da difendere.
>> abbi pazienza.
>>
>>
>> --- Lun 27/10/08, mariopesceafore at lifegate.it <mariopesceafore at lifegate.it
>> > ha scritto:
>>
>> Da: mariopesceafore at lifegate.it <mariopesceafore at lifegate.it>
>> Oggetto: [aha] Direttore Politi , ma si è accorto che è aumentato
>> il prezzo del pane ?
>> A: aha at ecn.org
>> Data: Lunedì 27 ottobre 2008, 17:33
>>
>> PROLOGO
>>
>> Direttore Politi,
>> al solito le scrivo per manifestarle la mia totale dipendenza da
>> lei e dal
>> suo prodotto editoriale, al quale non riuscirei a rinunciare per
>> niente al
>> mondo, divertentissima la sua ultima newsletter, lei è la
>> dimostrazione
>> iperreale che la comicità italiana lungi dall'essere in crisi, senza
>> ironia mi sento di potere affermare che lei è la risposta nordica al
>> nostro Totò principe del Rione Sanità, al suo confronto Massimo
>> Boldi è
>> molto meno di una scorreggia in moto perpetuo verso l'infinito
>> cosmico ed
>> in procinto di dissolversi.
>>
>> INIZIO O INDIZIO?
>>
>> Leggo con grande divertimento la sua newsletter, dove lei
>> costruisce una
>> polemica artefatta e di fatto inesistente con Guido Santevecchi
>> giornalista del Corriere della sera, polemica fondante sul milione
>> in più
>> o in meno su di un Warhol, venduto o svenduto?
>> Da suo grande consumatore, non posso non notare come sia lei da più
>> di
>> quarant'anni a costruire castelli polemici per aria miranti solo a
>> declamare le lodi del mercato dell'arte, ragion per cui, ben venga
>> Piero
>> Mieli che da trent'anni a questa parte, giustamente, chiude la
>> porta in
>> faccia alle sue autorevoli ma molto ripetitive ed un pò noiose
>> opinioni.
>> Opinioni, che sappiamo bene entrambi, mirano a raccogliere le
>> briciole di
>> tutti gli introiti che girano intorno al mercato dell'arte facendo
>> sistema.
>> Perchè ogni tanto, non si occupa anche del mercato reale,
>> smettendola di
>> vessare chi in buona fede consuma e legge la sua rivista e la sua
>> newsletter?
>> Studenti di Accademie, sotto la pressione bigotta di certi maestri di
>> laboratorio, in piena recessione economica, continuano a spendere
>> sei euro
>> bimensili per la sua rivista sperando di migliorarsi, per farlo
>> cenano
>> con un panino alla mortadella piuttosto che con una pizza
>> margherita, lo
>> fanno solo per rincorrere sogni dettati da miti indotti e false
>> rappresentazioni, ancora non hanno capito che lei è il fautore della
>> frustrazione che stordirà la loro creatività come ha già fatto con
>> i loro
>> maestri.
>>
>> EPILOGO?
>>
>> Quarantuno anni che sostiene lo stesso argomento, in permanente
>> conflitto
>> d'interessi con il suo pubblico consumante, editore, giornalista,
>> curatore
>> e gallerista, insomma il suo argomento è fare propaganda a sé ed
>> al suo
>> mercato dalle pagine della sua rivista.
>> Questo è il volto dell'editoria specializzata d'arte contemporanea in
>> Italia? Mi perdoni ma preferisco di gran lunga Guido Santavecchi,
>> che non
>> so chi cazzo sia, ma solo per questo merita un encomio.
>> Ho visto e compreso di tutto in questa mia vita da lettore e feroce
>> consumatore di Flash Art, al punto che non mi meraviglierei se
>> vedessi in
>> futuro lei o qualcuno dei "suoi" disquisire sul mercato dell'arte
>> da
>> improbabile esperto senza competenze nella prossima ArtVerona, un
>> ulteriore voce che parla in virtù dei propri interessi (di mercato
>> s'intende).
>>
>> Nessuno, da Cagliari, con accento Napoletano.
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