R: [aha] crisi ecosistemica

Luigi Pagliarini luigi at artificialia.com
Tue Oct 21 08:14:47 CEST 2008


io direi che, più in generale, la COLPA DI TUTTO è di salvatore jaconesi!
(pe' fa' prima...)

:D



________________________________

	Da: aha-bounces at ecn.org [mailto:aha-bounces at ecn.org] Per conto di
...
	Inviato: lunedì 20 ottobre 2008 23.01
	A: List on artistic activism and net culture
	Oggetto: Re: [aha] crisi ecosistemica
	
	

	te lo spiego io che ho avuto una radio nel 77. 

	su questo link vedrai due scritte dorate 

	
http://books.google.it/books?id=eQPwvmdaM08C&pg=PA88&lpg=PA88&dq=TAZ+autonom
ia+digitale&source=web&ots=hkRJNDxvbX&sig=J9909o6mBbK-FLdP735L_MD3KR8&hl=it&
sa=X&oi=book_result&resnum=3&ct=result 

	TAZ la seconda. 

	Praticamente il signor  non vuole ammettere che 

	una manifestazione non autorizzata degli studenti possa superare 

	per numero le sue linee di codice con eclipse. 

	ciao
	
	On Mon, 20 Oct 2008 19:43:31 +0000 (GMT), fra con wrote: 

		aoooooooo
		fermi tutti pe' carità
		che cccc'avete tutti raggione
		ma sta cosa ella 
		crisi ecosistemica
		la dovemo approfonnì.
		
		
		ma che è sta crisi ecosistemica?
		
		
		lo vojo sapè.
		
		
		f.
		
		--- Lun 20/10/08, xDxD ha scritto:
		

			Da: xDxD 
			Oggetto: Re: [aha] I will prefer not to - "Non
pagheremo noi la crisi"
			A: "List on artistic activism and net culture" 
			Data: Lunedì 20 ottobre 2008, 18:27
			
			
								lo|bo ha
scritto:
								> Mi sembra
un tantino presuntuosetto giudicare senza conoscere bene il 
								> movimento
di persone, e le persone, non me lo aspettavo da una persona 
								> che parla
spesso di corpi, e che invece si fa prendere la mano dalla 
								>
semplificazione.  Non si tratta affatto di una "auletta 
								>
occupata"...questo magari è quello che vuoi vedere. I ragazzi non 
								> fanno
altro che parlare di liberazione dai simboli, e dal passato.
								dicevo cose
assai più articolate del pezzetto che citi.
								ribadisco:
vedo l'enorme valore di azioni anche complesse come questa, 
								ma mi
interessano poco per le modalità di comunicazione che utilizzano.
								e, tra
l'altro: il fatto che non ne condivida le modalità non vuol dire 
								che non sia
anche pronto a difenderle, come è successo in passato, nel 
								presente, e
come succederà anche nel futuro finchè mi reggono le gambe.
								> e poi non
capisco tu hai la conoscenza di cosa è questa nuova modalità 
								> di 
								>
	
interazione/coesistenza/integrazione/autonomia/interdipendenza/interconnessi
one/interrelazione
								>  e
migliaia di altre persone no?  non capisco...tu credi che centinaia 
								> di ragazzi
che si sbattono per questa cosa e che non siano in grado di 
								> elaborare
un pensiero imprevedibile e non codificabile? le conferenze 
								> e i
workshop sono un interfaccia per l'utente medio, ma come 
								>
programmatore dovresti sapere che dietro c'è tutto un linguaggio e
								una 
								> modalità
che cerca di elaborarsi anche attraverso le modalità che dici 
								> tu. Magari
in questo caso preferisci essere un utente medio ;-)
								continua ad
esistere questo enorme equivoco sulla figura del 
	
"programmatore" :)   ( che per me non ha granchè senso, a meno che
								tu 
								non stia
parlando di uno di quegli "schiavi" di Accenture o di chi
								per 
								loro ) ma
passiamo oltre, al succo del discorso.
								non penso di
aver buttato le migliaia di ore/giorni che ho speso in 
	
manifestazioni, occupazioni, centri sociali, collettivi, case, angoli 
								della
strada, università, posti di lavoro a fare questo tipo di 
								attività.
tant'è vero che lo faccio ancora e molto.
								nel
messaggio raccontavo, però, una cosa differente, che coincide con il 
								mio attuale
modo di operare. Questo presuppone un cambio di linguaggio 
								radicale, e
l'accesso ai domini del quotidiano, di quella percezione che 
								le persone
hanno delle loro giornate: da soli, in famiglia, con gli 
								amici,
comprando le cose, lavorando, andando in macchina, al cinema, a 
								mangiare una
pizza, a ballare, a guardare occhi, capelli, cosce, spalle, 
								mani, culi
delle persone che li circondano, telefonando, accendendo il 
								computer,
guardando la tv, vedendo con la coda dell'occhio migliaia di 
								cartelloni,
di incroci col traffico, di persone su un marciapiede, 
								facendo a
botte o all'amore.
								quel che mi
sembra "codificato" è proprio lo spazio mentale su cui 
								agiscono le
attività "attiviste", che è sempre più lontano dalle
								forme 
								che, in
maniera sempre più invasiva e personale, assorbiamo per le 
								nostre vite.
								"sul
personale",  tanto che diventa, come ripetuto in questi giorni
								fino 
								alla noia,
uno stile di vita.
								tanto che,
per fare una affermazione che abbia una qualche pretesa di 
	
significatività, dovresti *non* fare, chessò, il 70? l'80? il 90% di 
								quelle cose
che fai (che tutti facciamo) tutti i giorni con totale 
								"normalità".
								oppure puoi
lavorare al contrario, ovvero lavorare proprio sullo stile 
								di vita.
								il che è
lontano anni luce dal "fare il programmatore", ma è anche 
								lontano anni
luce dal "fare l'attivista".
								ecco, io
dicevo questo. (che è lontano, come vedi, da qualsiasi presunzione)
								(e poi, come
al solito, sto anche e sempre lì a supportare queste belle 
								e importanti
azioni e manifestazioni.. solo che la mia "azione" è in
								quell'altra
direzione)
								> Di che
azioni si parla? produzioni personali o per un gruppo di 
								> persone?
se ce ne sono perchè non metterle in atto in un ottica 
								>
collaborativa con queste persone? non penso che una cosa escluda 
								> l'altra...
o mi sbaglio? Io non dico che le loro modalità siano le 
								> migliori,
anzi, ma non credo nemmeno che vado giudicati in questo 
								> modo.
Certo magari dovremmo parlare forse prima delle motivazioni, 
								> forse sono
quelle che non interessano e non si ritengono rilevanti.
								di questo,
sinceramente, mi interesso poco. sai una cosa? trovo sempre 
								più noioso
discutere: c'è, per default, una vena di polemica costante 
								che proprio
non mi va giù, e che mi fa perdere sin troppo tempo ed energia.
								preferisco
far le cose.
								ciaociao
								xDxD
	
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