R: [aha] Report da LPM e MilanoInDigitale + ahacamp

francesco monico francescomonico at gmail.com
Mon Jun 9 12:45:05 CEST 2008


Caro Luigi,
ti rispondo in maniera diacronica rispetto alle ultime mail
ricevute...infatti non ce la si fa a star dietro a tutto il flusso....

La Rete MediArtNet non ha nessuna volontà di essere una convenzione chiusa,
anzi, solo che una convenzione per essere ideata, strutturata, costituita
prevede una serie di norme e di atteggiamenti condivisi, ovvero prevede
l'inserimento dei firmatari e dei partecipanti in un sistema di feedback in
qualche maniera-misura normato.

Essa è nata sull'esperienza di un accordo tra Scuola di Media Design Naba e
Fondazione Bevilacqua La Masa che prevede la comunicazione degli ospiti
internazionali invitati per lectures, workshops, speechs etch, su questo
accordo si è concretizzata la proposta dell'Isia di Firenze di
istituzionalizzare una serie di pratiche e rapporti tra la Naba, l'Isia e
l'ABAC, rapporti che avevano avuto concretizzazione nella co-organizzazione
del simposio Researching The Future 2008, aspetti dell'arte technoetica
tenutosi al Centro per L'Arte Contemporanea Pecci di Prato
http://www.m-node.com/mnode_researchingthefuture2007.html

In questo senso è nata l'idea poi discussa anche nell'incontro
http://www.accademiacarrara.it/index.php?pag=-2&artid=38 organizzato da
Tommaso Tozzi sempre al Pecci e riveduta al simposio New Media Art Education
& Research organizzato da me personalmente con l'M-Node, www.m-node.com e la
Naba http://www.m-node.com/newmediaeducation/mnode_newmediaeducation.html

La convenzione è stata soggetta a molte modifiche e alla fine circa due
settimane fa è giunta alla sua versione finale. Ed è stata inviata per le
firme. Adesso vedremo se darà i frutti sperati.

Abbiamo aspettato a dare notizia per costruire quel sistema normato di
feedback che in primis ha permesso alla convenzione di essere redatta e ne
permette l'ipotesi di funzionamento, ma adesso la notizia viene data e altri
partner verranno invitati a farne parte, poi starà a loro decidere di
accettare o declinare l'invito.

Nello scenario ideale la convenzione dovrebbe iniziare a funzionare per
aiutare le istituzioni culturali a far circolare la presenza di artisti,
ricercatori, studiosi internazionali, e se riuscirà a far bene questo
potrebbe anche far nascere altre convenzioni tra altri partner in modo da
innescare quel 'balance of power' che rende possibile la differenziazione
delle offerte culturali e di ricerca.

Riguardo al fatto che tu ricerchi network d'organizzatori di
manifestazioni, più che di percorsi didattici, bhé il mio intervento
riproduce il mi pensiero sull'identità tra arte, studio, ricerca e
pedagogia, ovvero una forma continua e senza interruzioni.

Francesco monico





2008/6/9 Luigi Pagliarini <luigi at artificialia.com>:

> francesco (e stefano e tommaso e quant'altri)
>
> > > L'idea del network è nata come convenzione dal nome Media Art Net, in
> firma in questi giorni tra Accademia di Carrara, Tommaso Tozzi, Isia
> Firenze, Stefano Bettega, Naba, me stesso, Brera, Ezio Cuoghi-P.Rosa,
> Fondazione Beviolacqua La Masa, Stefano Coletto, appena terminate le
> procedure di firma verranno invitate le esperienze italiane che
> contribuiscono al dibattito culturale in italia. Questa Rete serve a
> condividere gli ospiti internazionali che ognuno di noi invita nei suoi
> programmi didattici. Quest'anno io ho invitato Roy Ascott, Natasha Vita
> More, Marcos Novak, Jens Hauser, Roger Malina, tutti interpreti di primo
> piano sulla scena internazionale di media art e arte e tecnologie. La
> convenzione nasce sull'esperienza dell'accordo tra Naba e Bevilacqua La
> Masa, e sulla volontà di Isia di Firenze, il primo promotore, e di ABAC di
> Tommaso Tozzi....
>
>
> premesso che nessuno (ma parlo per me essenzialmente) abbia nulla in
> contrario al mediartnet, anzi! (anche se da com'è che lo presenti sembra
> che
> si legga tra le riga: e tutto "nostro" e che nessuno ce lo tocchi! :-);
> premesso che anch'io (come altri, probabilmente) insegno in un'Accademia e
> son addentro ad altre istituzioni e non sarebbe poi stato malaccio esser
> informato dell'ipotesi di costruzione di un network sull'arte elettronica
> media art o quello che diavolo vogliamo chiamarla;
> premesso che (il tono è falsamente polemico) com'è che mi capita
> d'osservare
> sempre più spesso le convenzioni, gl'accordi, ecc. non scendono mai sotto
> Firenze (sotto Firenze abbiamo tutti l'anello al naso: Bossi docet!!! :-);
> premesso, che aldilà (ed aldiqua) delle firme e del burocratizzare l'unione
> tra le realtà, manifestazioni quali PEAMS, LPM, TOSHARE, ecc. si basano sul
> concetto di networking, sin dall'alba della media.net.art (+/- italiana);
> premesso tutto ciò, credo che qui si parlasse di network d'organizzatori di
> manifestazioni, più che di percorsi didattici.
>
> o mi sbaglio?
>
> Ciao! Luigi
>
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> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/aha
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Francesco Monico - Direttore PhD M-Node -www.m-node.com - Coordinatore
Scuola di Media Design NABA - Docente di teoria e Metodo dei Mass Media
www.naba.it - PhD Researcher CAiiA - Fellow McLuhan Program in Culture and
Technology - http://www.mcluhan.utoronto.ca - - http://tafkav.blogspot.com/
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