R: R: Re: [aha] Scioccante?
xDxD
xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Wed Feb 20 09:07:56 CET 2008
steD ha scritto:
> Über alles, per entrare nel vivo, i neuroni specchio.
>
questi, infatti, sono all abase delle intuizioni più illuminate sulla
sperimentazioni, in robotica, dell'apprendimento per emulazione.
per capirci: quelli che non si limitano a prendere una telecaamera e
muovere il braccio A come il braccio B, ma che usano l'emulazione ad un
livello più profondo, come bootstrap dell'intelligenza del "sistema".
Una intelligenza che si insedia, appunto, "fisiologicamente".
rimane, però, l'emergere di forme nuove di "intelligenza" (o di
"coscienza", virgolette, virgolette, virgolette).
se da un lato si studia l'essere umano (o qualcosa che comunque gli
somiglia), dall'altro è innegabile, e questo è forse quello che mi
interessa personalmente di più, che stanno emergendo delle forme diverse
di "vita". Che sono del tutto composite e complesse.
l'arte software ha portato la vita dentro il quadro (o chi per lui),
semplifcando per capirci, rendendolo qualcos'altro.
la rete sta portando la vita nei sistemi.
e, in questo senso:
> Sullo stato attuale della teoria algoritmica e della complessita'
> computazionale
forse non si tratta nemmeno di complessità, ma di qualità.
lo studio sulla complessità è interessante per molti versi, ma non
coglie diversi aspetti, forse più interessanti, che vengono fuori dallo
studio qualitativo.
facendo due rapidi conti la complessità è più utile a Intel che a un
ricercatore. Che, guardandosi intorno, potrebbe per esempio iniziare a
notare come la realtà sia composta da cose estremamente semplici, in
intensi rapporti di relazione di vario genere. E che tutto quello che
vede, emerge.
Secondo precise strategie, ma emerge.
Non c'è il "neurone del bicchiere".
C'è, forse il neurone della "causa/effetto sul movimento del braccio
dopo che ho preso in mano una scatola", o, almeno, c'è il "gruppo di
special focus sulla causa/effetto sul movimento del braccio dopo che ho
preso in mano una scatola", e alcuni dei suoi membri partecipano anche
al forum intracorporale sugli "studi di interazione con gli elementi
cubici della realtà", mentre altri al "movimento intracorteccia per
l'emancipazione fisiologica delle articolazioni del nord del corpo".
le costanti sono la semplicità, le relazioni, l'emergenza e la strategia.
di queste, la strategia è la più pericolosa. Perchè si può affrontare
tecnicamente e filosoficamente. Se l'avvicini filosoficamente troverai
gente che usa gli stessi risultati per giustificare dio e per
giustificare macchina. Se l'avvicini tecnicamente ti accorgi che ti
manca ancora qualche pezzo per giustificare un avvicinamento filosofico
che non sia meramente speculativo.
in questo la tecnologia, come al solito, ti aiuta e non ti aiuta. Ti
aiuta, perchè, grazie a mamma Intel e alle sue amichette, riesci a
osservare, in maniera sempre più precisa, tutto quel che accade. Ma
questo avviene con buona gioia di Shroedinger e di Goedel, naturalmente.
Senza buttarla sul mistico, però, la tecnologia non ti aiuta perchè,
semplicemente, in un certo momento, hai quella tecnologia lì a
disposizione, e non è detto che sia quella che ti porterà a capirci
qualcosa.
magario vedi emergere punti luminosi che si attivano secondo pattern
precisi nel divenire delle cose, secondo pseudo-isomorfismi da cui
emergono significati.
ma non mi sembra tanto più interessante del dire che, se una forma di
coscienza emerge dal sistema "web", questa dipende anche da Mario Rossi
che carica l'immagine delle sue vacanze su Flickr.
abbracci!
xDxD
(e, per esempio, gran parte della performance di Angel_F con cui mi
sollazzo in giro per il mondo è proprio basata teoricamente su questa
osservazione)
>> S<
>>
>
> PS Ma come mai si parla ancora di IA come se non fossero passati i 20 anni
> che sono passati?
>
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