R: [aha] Scioccante
xDxD
xdxd.vs.xdxd at gmail.com
Sun Feb 17 14:04:54 CET 2008
beh, ci sono almeno due livelli in questo discorso.
uno è tecnico l'altro percettivo.
tecnicamente: sì, la tecnologia mi è utile, e ci si possono fare un
sacco di cose
percettivamente: quando uno mi viene a raccontare che sta studiando il
modo di "non morire più" ficcandosi in un costrutto (à la Gibson) o
facendosi aggiustare periodicamente dai nanorobottini, mi siedo,
quantomeno, un attimo a riflettere.
e, tra l'altro, l'argomento mi interessa assai: l'hai visto "Dead on
Second Life"? ho riesumato con dei piccoli software di intelligenza
artificale Karl Marx, Coco Chanel e Franz Kaka su Second Life. Se ne
vanno a sgambettare autonomamente e a parlare con gli altri.
gli altri che, quando li incontrano, in maggioranza si spaventano :)
quasi tutti tranne Natascha Vita More :) che, appena l'ha visto mi ha
bombardato di email ..... :)))
un po' fa pensare....
dUbst4 ha scritto:
> Sono assolutamente d'accordo su questo, ma ancora non capisco perchè
> vi accanite tanto a marchiare come "consumistico" l'utilizzo della
> tecnologia in generale: perchè un robottino dovrebbe essere diverso,
> nella percezione, da un cavatappi? O da un blister di aspirine?
>
> La tecnologia è ciò che ci ha separati dal resto del mondo animale,
> perchè rinnegare questo fatto? Considerarne l'utilizzo, anche evoluto,
> come una forma di abuso consumistico e magari leggerci dentro delle
> paure ancestrali, delle insicurezze, è, a mio avviso, una
> sovrastruttura accessoria, un trucchetto da sociologi. Staremmo ancora
> morendo di salasso nelle sale operatorie (no pun intended) se qualcuno
> non avesse intravisto la possibilità di andare "oltre" la bruta
> necessità imposta dall'ecosistema.
>
> Spaventa forse quando si parla di "intelligenza"? Di "riconoscimento"?
> O l'aspetto antropomorfo, tanto caro agli ingegneri giapponesi?
>
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