[aha] Disiscriversi è impossibile (per ora)

T_Bazz t_bazz at ecn.org
Thu Dec 6 11:58:43 CET 2007


Ciao,

> Ma a voler esser costruttivi: può esistere aha al di là della sua 
> attuale forma di mailing list? e se sì, in quale forma?

beh, questo e' gia' successo, penso che sia utile raccontare anche agli 
iscritti da poco che questa lista in cui ci troviamo e' un fondamentale 
tasello di un percorso di networking piu' ampio, la cui storia si puo' 
leggere nel sito di riferimento di AHA: http://www.ecn.org/aha.

Lungi dall'idea di farmi pubblicita' (visto le tematiche di questi 
giorni, e' sempre meglio sottolineare ;-) credo sia fondamentale per 
tutti coloro che hanno deciso di far parte di questa comunita', 
conoscere le sue basi e sapere da dove - e perche' - ha avuto origine.
Invito tutti gli iscritti, soprattutto i nuovi, a farsi un giretto nel 
sito di AHA...che tra l'altro sto aggiornando in questi giorni per 
inserire le nuove attivita', presenti e future (con molte sorprese ;-)

Vi voglio quindi raccontare questa storia...cosi' ora faccio un po' la 
mamma e Alessandro e' contento ;-)
In fondo e' bello raccontare storie se riguardano tutti noi, e magari la 
cosa puo' aiutarci a formulare nuove idee e nuovi percorsi.
Soprattutto, sapere che si ha a che fare con un progetto politico e 
attivista piu' ampio, puo' facilitare la creazione di nuove forme di 
relazione far di noi. E magari ci si rende anche conto che di forza e 
coraggio finora ce ne abbiamo avuta pure troppa, nonostante le molte 
difficolta' che il percorso ha comportato...

Questa mailing list nasce alla fine del 2002, quando il progetto AHA 
aveva fatto il suo "ingresso" nel circuito delle reti dell'attivismo e 
dell'arte con una prima mostra collettiva realizzata nel Museo 
Laboratorio di Arte Contemporanea nel 2002. Informazioni si trovano qui:
http://www.luxflux.net/museolab/mostre/aha.htm
questa e' stata un po' la "culla" a livello artistico del progetto AHA, 
che comunque deve la sua nascita soprattutto a una serie di legami 
attivisti e politici con altre realta' dell'autogestione italiana, in 
primo luogo il collettivo di Strano Network di Firenze: 
http://www.strano.net/; il collettivo AvANa.net di Roma: 
http://avana.forteprenestino.net/; e soprattutto il collettivo di Isole 
Nella Rete, che tuttora ospita la nostra mailing-list e il sito di AHA 
stesso: http://isole.ecn.org/.
Queste sono le radici principali di AHA, a cui si aggiunge naturalmente 
la frequentazione e i continui scambi con la rete degli hacker italiani: 
http://www.hackmeeting.org/.

Nel 2002 ho sentito l'esigenza, dopo aver frequentato per alcuni anni 
questi collettivi e aver creato con molte altre realta' 
dell'autogestione una serie di legami, di creare un progetto che in 
qualche modo sentissi un po' piu' "mio". E soprattutto, fosse in grado 
di mettere insieme tutta una serie di esigenze che sentivo nascere 
all'interno di certi circuiti, soprattutto nell'ambito della riflessione 
critica sull'arte e sulla tecnologia.
Sin dall'inizio per me fondare AHA e' stato lavorare sul concetto di 
rete e di network, provando a pensare il progetto stesso come un'opera 
di networking, cosa che poi con tanto lavoro di anni si e' realmente 
concretizzata.

L'idea centrale e' stata quella di provare a riflettere sulla 
possibilita' di creare un concetto di arte come "forma di apertura", 
ovviamente riferendomi a tutta una serie di pratiche precedenti dalla 
mail art all'hacker art. Per questo ho sempre usato la parola "arte" che 
da molti era rifiutata (da li' il termine "artivism"), perche' reputavo 
importante provare ad "appropriarsi" di un concetto che invece era 
sempre stato considerato proprio di un presunto sistema dell'arte, di 
musei e gallerie. Invece per me era fondamentale aprirlo, farlo nostro.

E soprattutto, il mio intento e' stato quello di dare luce il piu' 
possibile alle pratiche attiviste nel campo artistico in Italia, 
attraverso l'organizzazione di mostre, convegni, eventi che ho sempre 
creato in maniera totalmente indipendente. Sempre insieme ad altri 
curatori di volta in volta e sempre con istituzioni diverse, proprio 
perche' la liberta' veniva prima di tutto. Sicuramente quindi quello di 
AHA e' stato un cammino difficile, perche' e' molto piu' semplice stare 
sotto l'ombrello di qualcuno, ma penso che alla fine sono i contenuti 
che si portano avanti quelli che vincono.

E quindi mi sento di dire a chi scrive che aha non presenta contenuti 
comuni da condividere, che in realta' e' proprio la forza di questi 
contenuti che ha fatto sopravvivere il progetto per ormai cinque anni. 
Contenuti che del resto non mi sono inventata, ma che riguardano una 
storia complessa di attivsti, artisti e collettivi che in Italia lavora 
assiduamente da trenta anni. Sempre lungi da farmi pubblicita', 
consiglierei quindi di leggere un'altro tassello del network AHA, che e' 
il libro sul Networking che racconta proprio questa storia di obiettivi 
e sbattimenti comuni: http://www.networkingart.eu

Tornando alla nostra storia, ovviamente essere in gruppo e' piu' bello 
che essere da sola, quindi alla fine del 2002 e' nata questa 
mailinglist, come naturale conseguenza di un progetto di rete. E per mia 
fortuna nel 2004 si e' aggiunta Eleonora alla gestione della lista, 
rendendo il percorso ancor piu' condiviso e molteplice.
Nel frattempo io mi sono trasferita a Berlino e ho iniziato a lavorare 
per creare un ponte fra la nostra realta' dell'attivismo e dell'arte 
locale e quella internazionale che stavo sperimentando giorno dopo 
giorno. Soprattutto, mi rendevo conto che a parte qualche singola e 
lodevole presenza, mancavano occasioni per mostrare come meritava il 
lavorio di 30 anni dell'autogestione italiana nei circuiti dell'arte 
internazionale. Nel 2003, quando mi sono trasferita, ho notato che c'era 
molto interesse per quello che si faceva in Italia. Alcune realta' come 
Neural, Dyne, Candida TV, The Thing (scusate se dimentico altri!!!) 
erano gia' conosciute nel singolo, ma mancava una visione di rete 
complessiva.

Per questo ho - almeno tentato - di organizzare eventi che mettessero in 
connessione i nostri percorsi con quelli esteri, in particolare 
tedeschi, dato che mi trovavo - e trovo - a Berlino. E da qui sono nate 
una serie di mostre collettive: http://isole.ecn.org/aha/eventi.htm e 
AHA ha iniziato a "viaggiare" in diversi eventi internazionali e locali: 
http://isole.ecn.org/aha/video.htm

Anche per tutto questo lavoro lento e costante Nettime ha deciso di 
inserire la nostra lista come "sorella": http://www.nettime.org/ (vedi a 
fondo pagina) e ARS Electronica ha dato al progetto AHA - lista compresa 
- un'Honorary Mention proprio quest'anno, riconoscendolo come opera di 
networking nel suo compesso: http://www.aec.at/en/prix/winners_honorary.asp

Sempre per questa finalita' il libro Networking uscira' nei prossimi 
mesi in inglese, e noi continuiamo con "forza e coraggio" a portare 
avanti la lista, perche' soprattutto crediamo in un percorso politico 
che oggi sembra sempre piu' difficile da condividere.

E' infatti vero che il Web 2.0 ci ha dato una bella legnata, pero' 
secondo me stiamo parlando su due piani diversi. Condivido totalmente 
che sono riusciti a comprendere il valore di tutta una rete di network 
sviluppata in passato e a crearci su delle "cattedrali" - che tra 
l'altro sono divertenti...e' questo il bello! - ma di fatto sono dei 
progetti con finalita' economica, realizzati da company commerciali e 
soprattutto, molto controversi per la questione della privacy.

Non e' un caso che la forza di Isole nella rete, e anche della lista 
AHA, sia che non vengono conservati i file di log degli utenti. E non e' 
un caso che per disiscriversi dalla lista serve la password personale, 
per questo *noi non possiamo disiscrivere nessuno*.
Voglio vedere quale altro "servizio" di social networking parte da quesi 
presupposti. In ogni modo, io penso che per la diffusione di massa che 
hanno ottenuto, "loro" hanno gia' vinto, ma a me personalmente non 
interessa fare questa guerra (gia' persa in partenza).

Io ed Eleonora portiamo avanti questa lista perche' per fortuna crediamo 
ancora nell'esistenza di spazi liberi...e vista l'esperienza di diversi 
anni sappiamo benissimo che i trolls sono il piccolo "bug" nel sistema.
Personalmente quindi non mi stupisco di ondate di "malcontento", e 
soprattutto non le prendo come una cosa personale. Qui rispondo ad 
Alessandro: e' vero che il moderatore deve tutelare gli iscritti, cosa 
che facciamo ogni giorno smazzandoci tonnellate di spam, ma io penso che 
il senso di network aperti come aha sia quello di lasciare alle persone 
l'autonomia necessaria nell'orientare il proprio discorso.

E' vero che la cosa va un po' "guidata", del resto lo facciamo ogni 
giorno, ma come ripeto, la liberta' e' il concetto principale per chi si 
trova qui dentro.
La forza di questa lista sta proprio nel presentare argomenti cosi' 
"generali", come l'attivismo politico, tecnologico e artistico (per 
questo si chiama Activism-Hacking-Artivism), dato che l'idea e' 
presentare una filosofia di approcciarsi all'arte e alla cultura della 
rete. Non mi interessa creare discussioni sui bulloni delle 
installazioni artistiche, la sfida e' concentrarsi per trovare nuove 
forme di espressione e di creazione che abbiamo a che fare con il nostro 
presente e con un'attitudine, un'etica in generale.

Io nel mio piccolo lavoro su questo da anni, e dagli iscritti mi aspetto 
confronto e propositivita'. Quindi come dicevo, sono tutt'orecchie per 
sentire cosa avete da raccontare, e immagino che se siete iscritti qui, 
e' anche perche' anche voi "fate" qualcosa.

Tornando al problema dell'iscrizione e disiscrizione, sinceramente non 
ho mai visto in Nettime che Felix Stalder si sia messo a spiegare come 
fare per iscriversi o cancellarsi. anche perche' tutti li' sanno che se 
hanno problemi devono scrivere a lui, oppure provare a fare da se', dato 
che le istruzioni ci sono.

Quindi suppongo che la persona che intasa la lista con questo sia non 
interessata abbastanza, sia pigra o non abbia la minima idea del perche' 
si trova qui dentro.
Tutti qui sanno che se hanno problemi possono contattarci, ma prima di 
tutto dovrebbero pensare a non disturbare tutti gli altri 600 iscritti: 
questa per me e' una regola di netiquette fondamentale e sinceramente 
trovo importante che venga seguita.
Ed e' anche un approccio alla tecnologia "consapevole" che da anni non 
facciamo altro che proporre...

Saluti
T_Bazz

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