Re: [aha] Disiscriversi è impossibile (per ora)

kyrara kyrara at inventati.org
Wed Dec 5 18:23:46 CET 2007


Il giorno 05/dic/07, alle ore 17:11, Alessandro Ludovico ha scritto:

>> Vedo gente che pubblica, gente che pubblicizza, e qualche sprazzo  
>> di qualcosa, ogni tanto. Ma le mailinglist, bene o male, son così,  
>> oramai.
>>
>> ecco: ora metto un po' di link qui sotto, così mi becco due click  
>> e magari divento famoso.
>>
>> anzi no, m'annoio.
>
> Segno dei tempi verrebbe da dire.
>
> [cut]


>
> E poi se la gente si disiscrive lo si deve prendere come un  
> segnale, mica come una tragedia. Vuol dire che la lista cosi'  
> com'e' piace a meno persone di prima, quindi si cerca di fare  
> qualcosa per migliorarla: si filtrano i troll, oppure li si  
> contrasta iniziando un nuovo thread, si fanno segnalazioni inedite,  
> si riporta qualcosa che succede altrove, si mettono insieme post di  
> altre persone cercando di tirarne le somme, insomma si reagisce.
> Ferry Byte con pazienza e determinazione per anni lo ha fatto su  
> cyber-rights.
>
> Si puo' anche rigirare la frittata, discutendo sulla struttura  
> delle mailing list (e' ancora valida?, che strumenti ci sono per  
> innovarla? quali sono le mailing list che funzionano e perche'?) e  
> la costante (inevitabile?) invasione delle mailbox.
>

meraviglia delle meraviglie
non sia mai che troll, spammer e disiscrizioni , per una volta  
servono a riaprire
  un dibattito sugli strumenti della rete?
a me sinceramente sembra che siamo stati completamente sopraffatti da  
quello che viene chiamato web 2.0.... mi sembra che prima hacker e  
attivisti vari abbiano immesso una serie di strumenti innovativi,  
soprattutto per quel che riguarda la collaborazione partecipativa in  
rete, che non tutti sembravano capire (vedi le ml o lo stesso  
principio di open publishing di Indymedia)
strumenti che ora sono stati sussunti, ampliati resi più attraenti  
(you tube in fondo, in fondo, funziona con lo steso principio op di  
Indy o di Ngvision), svuotati di quel senso politico - o etica hacker  
che dir si voglia - che pensavamo fosse intrinseco al loro utilizzo..
e ora sembra che non siamo più in grado di rilanciare...
sarà una fissa mia ma mi sembra una difficoltà comune a tutte le  
comunità di attivisti della rete..

sorry per la mini pippa, torno a slurpare
;*












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