[Redditolavoro] INTESA PER LA GLS DI PIACENZA
maoist
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Mon Sep 26 13:03:40 CEST 2016
da pc 26 settembre -
- LA LOTTA CONTRO L'ASSASSINIO DI ABD ELSALAM DEVE ELEVARE L'UNITA' DI CLASSE
Riportiamo sotto la notizia dell'esito positivo della trattativa tra Usb e azienda sui licenziamenti e condizioni di lavoro degli operai della logistica che lavorano per la Gls di Piacenza, dove è stato ammazzato Abd Elsalam.
Siamo contenti che gli operai abbiano ottenuto finalmente questo risultato, non scontato nella difficile vertenza nella logistica.
Ma UN OPERAIO E' STATO AMMAZZATO! Un fatto così tragico non succedeva da anni.
Pensiamo che i suoi compagni di lavoro, e tutti gli operai della logistica in lotta, spesso vittime anche loro di aggressioni da parte di padroni, padroncini, capi, non possano accontentarsi dell'impegno dell'azienda a "fornire un aiuto concreto alla famiglia di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, oggi senza reddito" - Abd Elsalam non è morto per un infortunio sul lavoro (per cui già non basterebbe il "lavarsi la coscienza" con l'aiuto alla famiglia da parte aziendale); è stato ucciso perchè lottava! Una morte che pesa come un macigno per tutti gli operai!
Nè lo sciopero generale indetto da tempo da l'Usb per il 21 ottobre, è ciò che basta, per far pagare caro ai padroni e alle Istituzioni quell'assassinio.
La morte di Abd Elsalam ha visto uniti nel dolore e nella rabbia, nella volontà di rafforzare la lotta unitaria gli operai della logistica del nord, perchè giustamente l'hanno sentita una morte che riguardava tutti.
E questo, pensiamo che sicuramente ha pesato anche sull'esito positivo della trattativa.
Ora, l'uccisione dell'operaio, la condizione di supersfruttamento nella logistica verso gli immigrati, di attacco ai diritti, di repressione e aggressioni continue richiedono soprattutto che si consolidi e avanzi quell'unità di classe tra gli operai di tutta la logistica.
(
SIGLATO POSITIVO ACCORDO NELLA VERTEZA GLS PIACENZA
23/09/2016
Percorso di stabilizzazione per precari e condizioni contrattuali di miglior favore
per precari e condizioni contrattuali di miglior favore.
Al termine di una lunga trattativa in sede istituzionale, nella serata di ieri, 22 settembre, l’USB ha raggiunto un’intesa complessiva sull’insediamento GLS nel territorio piacentino.
In primo luogo c’è la conferma dell’impegno concreto da parte aziendale all’apertura di un investimento aggiuntivo della GLS sul territorio nel tempo definito di sei settimane. Prima dell’apertura del nuovo hub, le parti si incontreranno nuovamente per definirne il quadro occupazionale.
È bene sottolineare che, per dichiarazione esplicita dell’azienda, questo nuovo investimento... comporterà l’arrivo di ulteriori linee di smistamento a Piacenza e la crescita occupazionale, con l’assunzione e la stabilizzazione del personale precario che ha operato nel vecchio insediamento.
Si è ottenuto inoltre il mantenimento dell’attuale organizzazione del lavoro e delle condizioni contrattuali e normative individuali e collettive di miglior favore.
Il giudizio dei lavoratori e dell’USB sull’intesa è più che positivo, soprattutto per la conquista del diritto dei lavoratori precari e licenziati ad un percorso di stabilizzazione, attenuando così il potere unilaterale dell’impresa nella gestione delle assunzioni: un elemento in totale controtendenza rispetto al potere unilaterale delle imprese consentito dalla attuale legislazione.
Infine l’azienda si è impegnata a fornire un aiuto concreto alla famiglia di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, oggi senza più reddito.
L’USB non intende certo festeggiare, perché Abd Elsalam non è più tra noi, vittima di un capitale che macina uomini e diritti in nome del profitto di pochi. Sulla sua strada ha incontrato lavoratori pronti a tutto pur di riaffermare la primazia dell’uomo.
Forti di questa consapevolezza, assumiamo per intero la necessità di proseguire e rafforzare la battaglia per i diritti e la dignità del lavoro, a partire dallo sciopero generale del prossimo 21 ottobre
PIACENZA] Comunicato sull'accordo siglato su GLS siglato in Prefettura..
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PIACENZA: RAGGIUNTO IN PREFETTURA UN ACCORDO CHE APRE UN NUOVO PERCORSO SULL'UTILIZZO DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PER TUTTI QUEI LAVORATORI CHE HANNO AVUTO PRECEDENTI RAPPORTI DI LAVORO IN GLS.
Nella serata di giovedì 22 settembre, presso la Prefettura di Piacenza è stato siglato un accordo tra le parti sociali, GLS, SEAM, NATANA, COMUNE DIPIACENZA, QUESTURA, SICOBAS, ADLCOBAS, USB, alla presenza del Prefetto, nel quale si è cominciato a mettere le basi per ricercare regole certe per la collocazione lavorativa di chi ha avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo determinato all'interno del magazzino GLS di Piacenza, senza lasciare all'arbitrio delle aziende appaltatrici la decisione di assumere un lavoratore piuttosto che un altro.
GLS si è impegnata ad investire dei capitali per aprire un nuovo Hub nell'area piacentina entro sei settimane, nel quale dare avvio a questo percorso con un aumento della forza lavoro oltre il numero di occupati nel vecchio magazzino dove è morto Salam. Certo, la questione di regolamentare l'uso dei tempi determinati è molto complessa, in quanto si intrecciano esigenze vere – picchi di lavoro, persone in malattia, maternità, ferie e quant'altro – con l'uso strumentale di questo istituto che, grazie alle nuove normative, di fatto, non è neanche più impugnabile dai sindacati per vie legali. Diventa allora importante essere riusciti, attraverso la lotta, a costringere GLS ad aprire questo tavolo, previsto dall'accordo, nel quale si dovranno concordare modalità e criteri per ricollocare lavoratori che sono stati precedentemente impiegati a tempo determinato nell'attuale Hub di Piacenza.
Questa lotta aveva visto realtà sindacali diverse scendere in campo attorno alle vicende del magazzino GLS di Piacenza con forti divisioni. Il fatto che alla fine ci sia stato un tavolo congiunto e che si sia arrivati a condividere un accordo è il dato politicamente più significativo e dovrebbe servire anche ad aprire una profonda riflessione nei rapporti che esistono tra realtà sindacali che si muovono sul terreno del conflitto. In particolar modo ci preme sottolineare - cosa che abbiamo fatto anche in sede di trattativa in Prefettura - che qualsiasi tipo di accordo che riguardi direttamente i lavoratori di una fabbrica o di un magazzino debba muoversi nella direzione di trovare il consenso dei lavoratori che sono presenti al loro interno. Diversamente la firma di accordi siglati anche in sedi istituzionali, che non abbiano questo fondamentale requisito, rischiano di riprodurre dinamiche che ci vedono in netto contrasto con tale impostazione, che è invece una caratteristica costante delle politiche di Cgil Cisl e Uil le quali, in nome della rappresentatività formale perché firmatari di contratti nazionali, firmano accordi in sede aziendale anche con pochissimi iscritti in barba alla stragrande parte dei lavoratori ( come è già avvenuto in tanti casi dove SI Cobas e Adl Cobas erano in stragrande maggioranza rappresentativi).
Per questo abbiamo insistito molto, come Si Cobas e Adl Cobas, anche mettendo in atto forme di pressione molto forti, fermando tutti i magazzini dove rappresentiamo la stragrande maggioranza dei lavoratori, sul fatto che un tavolo in Prefettura a Piacenza senza la presenza delle nostre due OO.SS. , non solo era sbagliato, ma avrebbe contribuito a lacerare ulteriormente il clima che si era venuto a creare a seguito della morte di Abd ElSalam.
A seguito di queste riflessioni abbiamo accolto positivamente la convocazione del tavolo congiunto che ha portato poi all'accordo.
Nessuno potrà mai restituire la vita ad Abd El Salam e oggi, ci sentiamo ancora di più vicini ai suoi cari ed è per questo motivo che dobbiamo onorare questo lavoratore, morto ammazzato per rivendicare diritti per chi non aveva un rapporto di lavoro stabile e per avere lottato contro l'uso strumentale della precarietà. Metteremo in atto tutto quello che è possibile fare per aiutare la famiglia ( già nei primi giorni abbiamo raccolto nei magazzini di Piacenza 8500 euro che abbiamo dato alla moglie) e cercheremo di ricavare un grande insegnamento da quello che é successo, sia concretizzando l'accordo della Prefettura con il mantenimento delle conquiste che avevamo ottenuto sul piano economico e normativo nel magazzino dove è partita la lotta dove ha perso la vita Abd El Salam ottenendo nuovi diritti per i lavoratori che avevano lavorato con contratti a tempo determinato, sia imparando a costruire relazioni tra realtà sindacali diverse che non sfocino in sterili contrapposizioni, avendo sempre l'attenzione a mettere al primo posto gli interessi dei lavoratori.
S. I. COBAS
ADL COBAS
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