[Redditolavoro] L’Italia è un re…gime fondato su trame, ricatti, depistaggi, omertà e malaffare. Cos’è questo re…gime? Tutti lo sanno. Ma troppi amano tacere ed esser complici.

Alessio Di Florio eskimoantimperialista at gmail.com
Mon Nov 7 11:35:52 CET 2016


L’Italia è un re…gime fondato su trame, ricatti, depistaggi, omertà e
malaffare. Cos’è questo re…gime? Tutti lo sanno. Ma troppi amano tacere ed
esser complici

http://heval.altervista.org/litalia-e-un-regime-fondato-su-trame-ricatti-depistaggi-omerta-e-malaffare-cose-questo-regime-tutti-lo-sanno-ma-troppi-amano-tacere-ed-esser-complici/


*Alessio Di Florio*


*L’Italia è un re…gime fondato su trame, ricatti, depistaggi, omertà e
malaffare*



[image: Pasolini_]
<http://heval.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Pasolini_.jpg> “*Lo
stato delle stragi, lo stato delle trame … c’è un silenzio di tomba nessuno
sa niente*”. I versi della canzone dei 99 Posse tornano spesso alla mente
in queste settimane. Colonna sonora perfetta per la cronaca recente. O
meglio, per una cronaca mancata. Una cronaca quasi senza riflettori,
avvolta da un manto di silenzio che sa di omertà, di paura complice e
connivente, di silente conformismo. Una cappa che sa di regime. Perché
l’Italia non è mai stata, fino in fondo, una repubblica democratica.
Il “*potere
del popolo*” è sempre stato ingabbiato, ferito, impedito da un’oligarchia
(autoctona e d’oltre frontiera) che manovra almeno da settant’anni le leve
del Potere, reprimendo a furia di bombe e massacri di piazza ogni dissenso
civile e politico (
http://heval.altervista.org/la-repressione-e-la-propaganda-son-strumenti-dellordine-delle-classi-dominanti/
). Cos’è questo regime? Si sa benissimo, si conoscono benissimo i nomi di
coloro che manovrano, occultano, reprimono, dominano, corrompono,
devastano. Si conoscono benissimo nomi, cognomi e indirizzi dei potenti
dell’oligarchia e dei loro servi, immersi nelle putride acque del
clientelismo e del malaffare, dell’occultamento della verità di stragi e
attentati, di chi avvelena e uccide e di chi lo consente. Non servono
paranoici complottismi (spesso, troppo spesso, funzionali alla stessa
narrazione del Potere) o chissà quali dietrologie. Basta scorrere la
cronaca, avere la voglia di lasciar perdere le prime pagine e i rotocalchi
patinati per esercitare il coraggio della verità, della schiena dritta,
della ricerca della libertà. “*I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a
volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in
questo momento sono ai vertici della nazione*”* ma non sono soli, non ci
sono arrivati per grazia ricevuta dall’alto. Sono stati votati, acclamati,
sostenuti …

Il “Potere” e il “*sovversivismo delle classi dirigenti*” non sono soli.
Perché tra coloro che si professano le “*Uniche e Grandi Opposizioni*”, che
si propongono come alternativa e che – un giorno si e l’altro pure –
sfoggiano proclami d’indignazione e di bellicosa lotta politica, che hanno
a disposizione tromboni e fanfare, intere trasmissioni televisive, giornali
e blog, abbonda chi è invischiato negli stressi intrecci, chi frequenta e
convive con le stesse centrali, chi quotidianamente dimostra che “*il
coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose
inconciliabili in Italia*”, insegue “*un potere essa stessa*”** e i cui
appartenenti non fanno altro che “*comportarsi anch’essi come uomini di
potere*”**. Senza mai dimenticarsi che nessun potere è tale, forte e
apparentemente imbattibile, senza un qualche consenso, senza avere schiere
di sostenitori e complici. E in questo, nell’Italia di oggi ci sono
irraggiungibili maestri … E, in tutta sincerità, non possono che procurare
nausea maschere “*tra Molière e il Grand Guignol*”**, frenetici “*colpevolmente
incoscienti*”**, leoni da tastiera, indignati quotidiani, che non la
smettono mai di lamentarsi dei politici, dell’itaGlia, del mondo, dello
schifo che ci circonda. Idem nei bar, nelle piazze, nelle strade, ovunque.
Schifo, schifo, schifo, schifo, fa tutto schifo, non dicono (anzi urlano)
altro. Pronti a chiudere occhi e orecchie quando servirebbe ribellarsi per
poi alimentare guerre tra ultimi e penultimi, tra impoveriti e ancor più
impoveriti (
http://popoffquotidiano.it/2014/09/02/jerry-maslo-per-ora-e-morto-invano/
http://popoffquotidiano.it/2014/07/17/castelvolturno-quando-la-pulizia-e-etnica/
) … “*a stracatannare a stramaledire*” “*il tempo e il governo*”*** e poi ,
all’occorrenza per convenienza, per pavidità o – molto più banalmente –
menefreghismo, si “*getta la spugna*”*** senza dignità … isterico
strepitare del materasso di piume in servizio permanente, latitante quando
bisognerebbe avere la “*schiena dritta*” (
http://www.telejato.it/home/mafia-2/silenzi-omerta-complicita-connivenze-di-fatto-quotidiane/
) ma sempre pronto a fare da grancassa a scimmiette ammaestrate da balle e
bufale utili solo alla propaganda, alla speculazione e all’interesse del
più forte, del più gradasso, del più assetato solo di affermazione
personale e del suo branco … parlare, parlare, pontificare e così via … e
alla fine si segue sempre il branco del conformismo, il “*vincente*”,
quello che “*fa moda*”, da rivista patinata e guardando portafoglio e
carriera … gemelli siamesi dei qualunquisti di ogni ora e risma, dei
campioni del “*tanto non cambierà mai nulla*”, “*tanto non serve*”, “*chi
si fa i fatti suoi campa cent’anni*”, “*chissenefrega pensa alla salute*”
et similia. Primi dovrebbero essere processati e condannati in pubblica
piazza per alto tradimento dell’umanità e dell’intelligenza! Non la
smettono di dire che fa tutto schifo ma di quello schifo sono parte
integrante, complice e ventilatore… giudicare altri popoli, dicono e
scrivono che non meritano la democrazia, che sono arretrati, ma loro sono
molto peggio di come descrivono gli altri … mai come oggi violentemente
realizzano un nuovo regime che marcisce “*in un benessere che è egoismo,
stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo:
prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il
fascismo*”**.



*Alessio Di Florio*



** Pippo Fava*

*** **Pier Paolo Pasolini*

**** **Fabrizio Dé Andre*











*Cos’è questo re…gime? Tutti lo sanno. Ma troppi amano tacere ed esser
complici*



[image: pasolini-640x336]
<http://heval.altervista.org/wp-content/uploads/2016/10/pasolini-640x336.jpg>
Non
serve chissà quale sforzo per sapere chi disse (
http://www.girodivite.it/Kossiga-confessa-ho-fatto-uccidere.html ) che
contro il dissenso politico si “*dovrebbe fare quel che feci io quand’ero
ministro dell’Interni. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle
università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto,
e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi,
diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che,
forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà
sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine
dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in
ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero
subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei
docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo,
ma le maestre ragazzine sì”. *

Strage di Ustica, assassinio di Ilaria Alpi. Quante volte l’abbiamo
sentito, quanti discorsi retorici, quante belle parole. Eppure in queste
settimane la stragrande maggioranza della classe dirigente e mediatica non
l’ha pronunciata. Non sono partiti tromboni e fanfare, non ci sono state
prime pagine e titoli strillati nei telegiornali della sera. Ma avrebbero
dovuto. Perché sulla strage di Ustica e sull’assassinio di Ilaria Alpi e
Miran Hrovatin in queste ultime settimane ci sono state importanti novità.
Su quel che è accaduto (o non accaduto) nella ricerca della verità per la
giornalista e l’operatore del tg3, insabbiando di fatto le inchieste per le
quali erano in Somalia, Antonio Musella (al quale dovrebbe andare eterno
merito e riconoscenza della Libera Repubblica democratica se ne esistesse
una … ) ha realizzato delle recenti inchieste su Fanpage.it (
http://youmedia.fanpage.it/video/aa/V5tA0uSwqPBAZqBh) e ha intervistato
Hashi Omar Hassan (http://youmedia.fanpage.it/video/aa/WAYAA-Sw2i4Fq-OF ),
rimasto in carcere per 19 anni, accusato di aver partecipato all’omicidio
da “*Hashi fu Ali Ahmed Rage detto Gelle che nel 2015 ai giornalisti di Chi
l’ha visto? ha raccontato di essere stato pagato per accusare Hashi*”. In
questi anni c’è chi ha sempre continuato, testardamente e cognizione
documentata, ad inseguire la verità. A partire da Luigi Grimaldi, le cui
documentate e straordinarie inchieste sono imprescindibili quando si fa
riferimento ad un assassinio le cui responsabilità s’intrecciano in trame
che legano cooperazione, servizi segreti, traffici di rifiuti tossici e
armi fino a toccare la strage del Moby Prince (
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/pace-e-guerra/25723-la-scottante-verita-di-ilaria
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/pace-e-guerra/26801-moby-prince-la-pista-usa
https://www.facebook.com/notes/luigi-grimaldi/ilaria-alpi-la-cia-e-la-smentita-che-non-smentisce/10154314478916397
). E c’è chi è arrivato a definire l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran
Hrovatin la conseguenza di una rapina finita male durante una vacanza. I
nomi degli uni e degli altri non sono un segreto, sono pubblici,
rintracciabili, basta un minimo (ma veramente minimo) di ricerca.

Esattamente come avere i nomi di chi continua a portare avanti tesi come la
“bomba” a bordo dell’aereo come causa della strage di Ustica. Mario
Ciancarella era capitano pilota dell’A.M. al momento della strage di
Ustica. Negli anni era diventato punto di riferimento del Movimento
Democratico dei Militari. Ricevuto dal Presidente della Repubblica Pertini
nel 1979 “*insieme a Sandro Marcucci e Lino Totaro, Mario Ciancarella era
divenuto referente delle rivelazioni da tutta Italia delle vere o false
ignobiltà che si compivano nel mondo militare*”. A lui si rivolse, dopo la
strage di Ustica, il maresciallo Mario Alberto Dettori che gli confidò
“*Capitano
siamo stati noi…*” “*Capitano dopo questa puttanata del mig libico*“.
http://www.ritaatria.it/ArchivioNews/tabid/159/EntryId/940/CONFERENZA-STAMPA-Il-Capitano-Mario-Ciancarella-radiato-con-la-firma-falsa-di-Pertini-Adesso-bisogna-riscrivere-la-storia.aspx
  “*Per questo suo ruolo di esponente di punta il Capitano
Ciancarella divenne talmente scomodo da indurre “qualcuno molto in alto” a
falsificare, nell’ottobre 1983, la firma del Presidente Pertini nel Decreto
Presidenziale di radiazione. Un vero e proprio colpo di Stato. La copia del
decreto di radiazione gli verrà consegnata, su sua richiesta, solo 9 anni
più tardi e dopo la morte di Pertini. L‘Associazione Antimafie Rita Atria,
con orgoglio, da 22 anni (da quando è stata fondata), lotta accanto a Mario
Ciancarella senza mai retrocedere di un solo passo. Nonostante tutto e
tanti, troppi consigli*”. “*Il Tribunale Civile di Firenze ha confermato i
dubbi del Capitano Ciancarella (e anche i nostri): la firma del Presidente
Pertini che compare sul quel decreto è un volgare falso. Tanto e’ stato
accertato sulla base di due perizie – una di parte ed una disposta dal
Magistrato – che hanno potuto rilevare come il falso sia tanto evidente
quanto eseguito con assoluta approssimazione”. *Una notizia clamorosa che
dovrebbe occupare ore di trasmissione e innumerevoli colonne. Eppure ben
pochi, e quasi nessuno col dovuto risalto, l’hanno raccontato. Arriverà il
prossimo anniversario e torneremo a sentire gli stessi discorsi, le stelle
belle parole, le stesse indignazioni pret-à-porter. Ma oggi che si può
passare dalle parole ai fatti, silenzio. L’Associazione Antimafie Rita
Atria ha inviato richiesta a Mattarella (
http://www.ritaatria.it/ArchivioNews/tabid/159/EntryId/947/Richiesta-ricevimento-per-Mario-Ciancarella-e-la-sua-Famiglia-presso-il-Quirinale-e-sua-reintegrazione-nellArma-dellAeronautica.aspx
) perché Mario Ciancarella e la famiglia vengano ricevuti al Quirinale e si
ottenga la  sua reintegrazione. Per sostenere questa richiesta è stata
attivata questa petizione
https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-mario-ciancarella-e-la-sua-famiglia-al-quirinale-e-reintegrazione-nell-am?recruiter=63995589&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_for_starters_page&utm_term=des-lg-no_src-no_msg
Firmiamola e facciamola firmare, la lotta per la giustizia e la verità di
Mario Ciancarella è la lotta di ogni persona libera, sostenendola
sosteniamo anche noi stessi …

Era il luglio scorso quando dalla Calabria arrivò la notizia di
un’operazione che ha scoperchiato la “*Santa*” o “*mammasantissima*”   (
http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/cronaca/itemlist/tag/operazione%20mammasantissima
), definita una vera e propria cupola masso-mafiosa di “governo” del
territorio e con tentacoli ben saldi in istituzionali locali e nazionali.
Brevi cenni ai coinvolgimenti parlamentari e poi nulla più. L’Italia
nazionale distratta da bulli e pupe, starlette e chiacchiere, neanche lo
ricorda più. Ne ha scritto più la coraggiosa cronista Alessia Candito da
sola che molti “*giornalisti affermati e di grido*”, con lustro e
riflettori nazionali, messi insieme (quando ne hanno scritto). Nelle scorse
settimane il procuratore capo di Reggio Calabria ha dichiarato alla
commissione parlamentare antimafia che “*vi è una popolazione totalmente
soggiogata dall’intimidazione della ‘ndrangheta*”.

Stessa identica situazione per inchieste di cronisti di valore come Rino
Giacalone su “mafia e massoneria” o di Antonio Mazzeo su tanti intrecci
politico-affaristici nel territorio dove vive e che ha anticipato di anni
(tra le tante) l’inchiesta “Mafia Capitale” sul CARA di Mineo. Ma quando le
denunce son documentate e non vengono dalla propaganda funzionale al Regime
le luci non si accendono … Mafia Capitale, quante volte in questi anni
l’abbiamo sentita nominare da politici, giornalisti, opinionisti ecc.
Eppure è rimasta in silenzio, o quasi, la notizia dei cronisti querelati,
degli avvocati e dei testimoni (
http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/06/21/news/mafia-capitale-super-teste-in-aula-ritratta-e-pm-svelano-retroscena-di-paura-di-morte-da-carminati-1.273823
) letteralmente intimiditi anche in aula (
http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/09/26/news/massimo-carminati-tornero-da-re-a-roma-1.284232
). E su Massimo Carminati L’Espresso ha recentemente documentato e
denunciato qualcosa che va oltre il clamoroso. Dopo il furto del 1999 al
caveau del Tribunale di Roma, Carminati avrebbe posto le basi per un “*un
grande ricatto*”,* “**colpendo magistrati, avvocati, funzionari della
Giustizia*” grazie a 147 cassette “*connessi con i più grandi misteri
d’Italia: dalla strage di Bologna alla * *P2, dal delitto Pasolini
all’omicidio Pecorelli, dalla Banda della Magliana a Cosa nostra*” (
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/10/20/news/il-ricatto-di-massimo-carminati-ecco-la-lista-dei-derubati-nel-furto-al-caveau-del-1999-1.286269
).

E’ l’Italia che vende armi e fa affari con i governi meno democratici del
Mediterraneo e dintorni, che vende armi a chi bombarda persino funerali e
un cui ministro minaccia denunce e querele contro chi pone domande, che ha
già dimenticato Regeni ospitando (non più tardi delle scorse settimane) un
ministro di Al Sisi. E’ l’Italia che partecipa a guerre di potere e
dominio, di affari e barbarie. E’ la “Nazione” che investe in armi e
cacciabombardieri, “Grandi Opere” di ogni tipo (che animano le cronache più
per gli arresti per mafia, corruzione, mazzette che per inaugurazioni), per
poi non avere risorse per la messa in sicurezza, contro il rischio
idrogeologico, per difendere dai terremoti e soddisfare i sacrosanti
diritti e bisogni dei cittadini che ne rimangono vittime. E sui terremoti,
si cancelli una volta per tutte l’ipocrisia dell’unità nazionale, dello
stringiamoci a coorte ogni volta che ne arriva uno perché “*basta
polemiche, non c’è tempo*”. Cazzate! Non son polemiche, sono indignazione e
pretese di verità. Ci sono sciacalli prima, durante e dopo i terremoti. C’è
uno Stato che non è Stato, che permette di lucrare e speculare, che è
complice di drammi annunciati e colpevolmente non evitati. E la parola
giustizia vien cancellata dai fatti in nome di indicibili interessi
superiori. Lo stringiamoci a coorte l’abbiamo visto dopo il 6 aprile 2009 a
L’Aquila. Abbiamo visto cosa ha realizzato. E  che fine ha fatto oggi … (
http://popoffquotidiano.it/2016/02/29/casa-dello-studente-dellaquila-prescrizione-in-vista/
http://popoffquotidiano.it/2014/11/25/grandi-rischi-laquila-sindigna-per-il-colpo-di-spugna/
 )

 Sull’oscena ipocrisia di fronte alla Turchia e contro il popolo
kurdo,colpito da una infinita repressione su cui complici silenzi calano
dall’Europa e dall’Italia e con i fatti delle ultime settimane sono solo
l’ultima gravissima escalation (
https://www.facebook.com/sinanticapitalista.abruzzo/photos/a.1562611243955748.1073741828.1561705200713019/1775498736000330/?type=3&theater
), non posso che rimandare a quanto già scritto
http://www.ilcompagno.it/loscena-ipocrisia-di-fronte-al-sultano-alessio-di-florio/
. Così come su quelli che dovrebbero essere tra i capisaldi della “*Repubblica
fondata sul lavoro*”, i diritti e la vita di lavoratrici e lavoratori
http://heval.altervista.org/morti-sul-lavoro-non-esiste-nessun-non-sono-stato-io/
e sul biocidio quotidiano, disumano, devastante della Terra dei Fuochi
http://www.qcodemag.it/2016/07/16/ecoballe-italiane-in-marocco-ma-da-dove/
(seconda parte dell’articolo) e da pagina 54 del numero di settembre di
Terre di Frontiera (http://www.terredifrontiera.info/settembre-2016/ ). Un
luogo dove settori della politica, dei servizi segreti e dell’imprenditoria
si sono intrecciati ed è avvenuta, secondo l’ex sub commissario “per
l’emergenza rifiuti dal 2000 al 2004”, una “*trattativa tra lo Stato e la
camorra con la partecipazione dei servizi segreti*” (
http://www.fanpage.it/rifiuti-e-servizi-segreti-tutti-gli-intrecci-dell-emergenza-in-campania/
). Trattativa, una parola legata negli anni agli intrecci e alle
commistioni tra pezzi dello Stato e la mafia a cavallo delle stragi e degli
attentati di inizi Anni Novanta. Ma, in realtà, la cronaca ci racconta che
questa “trattativa” esiste da sempre, da Portella della Ginestra a quegli
anni. E che, probabilmente, ormai oltre vent’anni fa ha vissuto una sorta
di “momento di crisi” dovuto al rapido mutare del quadro politico
nazionale. Le mafie avevano bisogno di nuovi referenti, ricordavano che
c’erano sempre, hanno imposto di non venir meno ad “indicibili accordi” che
esistono da molto prima. Ma anche qui silenzi ed omissioni, connivenze e
teste girate dall’altro lato (compreso sui rischi per il PM Nino Di Matteo
e i rischi per la sua vita) abbondano. I nomi di coloro che in quegli anni
(e anche prima e dopo) hanno occupato le leve del Potere, le poltrone dei
Palazzi, sono noti a tutti. Così come non è difficile da scoprire, anzi
spesso sono sempre sotto gli occhi, chi si è schierato con mafiosi e
assassini, chi ha depistato dopo Piazza Fontana, Ustica, le stragi del
92/93, chi ha depistato le indagini su Peppino Impastato o Pier Paolo
Pasolini, chi ha insultato (in vita e in morte) persone come don Peppino
Diana e Pippo Fava …

*Retorica e memoria. Come si strumentalizza l’impegno contro le mafie
(2007)*

http://www.peacelink.it/editoriale/a/21734.html



*Il Pentagono documenta quel che i pacifisti denunciano (2010)*

http://www.peacelink.it/editoriale/a/32608.html



*Ristoranti che inneggiano alla mafia nel mondo: false indignazioni e vere
ipocrisie (2013)*

http://www.peacelink.it/sociale/a/38618.html





*Migranti, un ventennio di violenze, abusi e diritti negati(2016)*

http://www.qcodemag.it/2016/03/25/migranti-un-ventennio-di-violenze-abusi-e-diritti-negati/

*Si scrive cpt, cie, cara, hotspot, si legge guerra ai migranti (2016)*

http://popoffquotidiano.it/2016/02/17/si-scrive-cpt-cie-cara-hotspot-si-legge-guerra-ai-migranti/



*Napolitano, è la classe dirigente istituzionale e politica che spesso non
fa il suo dovere (2015)*

http://www.telejato.it/home/politica/napolitano-e-la-classe-dirigente-istituzionale-e-politica-che-spesso-non-fa-il-suo-dovere/



*Muos, la console Usa dichiara guerra al movimento (2015)*

http://popoffquotidiano.it/2015/06/03/muos-la-console-usa-dichiara-guerra-al-movimento/



*Il dissequestro del MUOS tra guerra globale e resistenze dal basso (2016)*

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/il-dissequestro-del-mous-tra-guerra-globale-e-resistenze-dal-basso/20270



*Coordinamento dei Comitato No Muos sul dissequestro (2016)*

http://www.nomuos.info/dissequestro-muos/



*L’infinita scelleratezza afghana e nuove possibili follie in Libia
(2011-2016)*

http://heval.altervista.org/linfinita-scelleratezza-afghana-e-nuove-possibili-follie-libia/

*L’Italia sempre più provincia marginale dell’Impero. E’ necessario e
vitale opporsi alle guerre e difendere Pace e democrazia*

http://heval.altervista.org/litalia-sempre-piu-provincia-marginale-dellimpero-e-necessario-e-vitale-opporsi-alle-guerre-e-difendere-pace-e-democrazia/



*Alessio Di Florio*
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