[Redditolavoro] Fw: Strage di Viareggio, il corto sul disastro vince al Global Short Film Festival di New York: ... solo 11 minuti per capire la tragedia

Rete Nazionale Sicurezza sui luoghi di lavoro e territori bastamortesullavoro at gmail.com
Wed May 4 08:49:06 CEST 2016



Cari,

solo 11 minuti per capire la tragedia, il dolore e la forza delle persone che l'hanno subita.

E' successo a Viareggio ma poteva accadere ovunque....
E' successo a loro ma poteva accadere anche a noi...

Invito alla visione di questo cortometraggio ed alla sua diffusione, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in piazza, nelle rassegne cinematografiche e ovunque si voglia capire cosa è stata la strage di Viareggio

Ciao
Dante
---------------



fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/03/strage-di-viareggio-il-corto-sul-disastro-vince-al-global-short-film-festival-di-new-york-dicevano-che-era-una-storia-locale/2672998/


Strage di Viareggio, il corto sul disastro, "ovunque proteggi", vince al Global Short Film Festival di New York:
“Dicevano che era una storia locale”

di Ilaria Lonigro
"Ovunque proteggi" era l'unica pellicola italiana tra gli 11 finalisti. Gli autori: "La storia portante non è la tragedia, ma la forza di Marco e Daniela. Dopo tutto quello che hanno passato, battersi con questa vitalità: per noi è una storia universale". E ora parte la raccolta fondi per realizzare il lungometraggio

di Ilaria Lonigro | 3 maggio 2016 

“Ci dicevano che la strage di Viareggio è una storia troppo locale“. Ora Ovunque Proteggi, cortometraggio diretto da Massimo Bondielli, ha vinto al Global Short Film Festival di New York. Gli autori e i familiari delle vittime del disastro ritireranno il premio a Cannes il 21 maggio. “Un film italiano dal messaggio universale – si legge nelle motivazioni – Ed è proprio quello che gli autori di Ovunque proteggi in 12′ hanno cercato di raccontare: la dimensione umana, materiale, sconvolgente e inaccettabile di quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009″. Un successo arrivato con l’autoproduzione, come racconta a ilfattoquotidiano.it Gino Martella, co-sceneggiatore della Caravanserraglio Film Factory.

Vinicio Capossela ha prestato il titolo di una sua canzone del 2006 e Chiara Rapaccini, ultima compagna del regista viareggino Mario Monicelli che additò l’incuria come causa principale del disastro ferroviario, ha disegnato la locandina. Un binario, due cisterne rovesciate, una macchia rossa. Rappresenta le 32 vittime, ma anche le fiamme che si sono alzate dalla stazione di Viareggio pochi minuti prima della mezzanotte del 29 giugno 2009. Quegli istanti, ripresi dalle telecamere di sorveglianza, sono entrati a far parte di Ovunque Proteggi, così come la voce del macchinista Andrea D’Alessandro che al telefono con il dirigente operativo della stazione di Viareggio dice: “Noi siamo scappati ma è scoppiato tutto, portavamo gas liquefatto infiammabile. La stazione è completamente in fiamme, avverti chi puoi, avverti la protezione civile”.

Il corto ha per protagonisti Marco Piagentini e Daniela Rombi, i due rappresentanti dei familiari delle vittime. Nella strage Marco perse la moglie Stefania, 39 anni, e due figli, Luca e Lorenzo, di 4 e 2 anni. Dopo 41 giorni di agonia, morì per le ustioni anche Emanuela Menichetti, 21 anni, figlia di Daniela. “La storia portante non è la strage – spiegano Martella e Bondielli – ma la forza di Marco e Daniela. È come se ognuno di noi fosse seduto su una sedia che è un potenziale vitale e magari non lo sappiamo, qualsiasi cosa ci abbatte e non ci tiriamo più su. Il fatto di vedere Piagentini, dopo tutto quello che ha passato, battersi con questa vitalità, per noi è una storia universale che può arrivare a tutti. Marco ci ha raccontato di quando è volato in cielo con l’esplosione e ha sentito un istinto disumano di sopravvivenza, l’ha definito proprio disumano, di attaccamento alla vita”.

Il progetto di Caravanserraglio non si ferma qui: presto partirà il crowdfunding per realizzare il lungometraggio. “Ovviamente racconteremo anche del processo e degli altri familiari, ma secondo noi è questo il nucleo, il livello più potente del racconto, il messaggio che passa questa storia qua – conclude Martella – non soltanto la rabbia indirizzata più o meno correttamente, ma cacchio, che forza, che insegnamento che dà Marco”.

di Ilaria Lonigro | 3 maggio 2016 



---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML � stato rimosso...
URL: <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160504/823a5334/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale � stato rimosso....
Nome:        non disponibile
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  116976 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160504/823a5334/attachment-0004.jpe>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale � stato rimosso....
Nome:        non disponibile
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  29763 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160504/823a5334/attachment-0005.jpe>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale � stato rimosso....
Nome:        non disponibile
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  33273 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160504/823a5334/attachment-0006.jpe>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale � stato rimosso....
Nome:        non disponibile
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  19505 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160504/823a5334/attachment-0007.jpe>


More information about the Redditolavoro mailing list