[Redditolavoro] ilva-genova - tanta lotta su obiettivi risibili e interclassisti

maoist pcro.red at gmail.com
Fri Jan 29 06:37:13 CET 2016


«Abbiamo deciso l’occupazione della fabbrica perché pensiamo che il Governo abbia dato uno schiaffo alla città di Genova 

Il corteo dei lavoratori Ilva diretti al casello di Genova Ovest 




Occupata anche la Sopraelevata e gli accessi al porto. Dopo una breve assemblea in fabbrica, i lavoratori aderenti a Fiom e Failms  raggiungono Sampierdarena

E' il secondo giorno della grande rabbia dei lavoratori dell'Ilva di Cornigliano aderenti alla Fiom e alla Failms ma anche il secondo giorno di forti disagi per Genova. Come annunciato,  alcuni tra i lavoratori hanno trascorso la notte in fabbrica, ma l'assemblea di stamattina ha confermato l'intenzione di continuare con le proteste finchè il governo non garantirà la presenza di uno dei suoi ministri - Federica Guidi o Giuliano Poletti, titolari dello Sviluppo Economico e del Lavoro - all'incontro fissato per il 4 febbraio al Ministero. I lavoratori, come ricorda il segretario Fiom Bruno Manganaro, chiedono al governo impegni certi sul mantenimento dell'Accordo di Programma che garantisce retribuzioni e occupazione. "Non accettiamo una vendita al buio" ha chiarito Armando Palombo della Rsu aziendale. Un presidio di lavoratori si è fermato davanti all'Ilva, che formalmente, secondo la Fiom, è occupata, anche se parte della produzione continua.

Il corteo. I lavoratori sono partiti in corteo - circa 400 persone , più di ieri - lungo Lungomare Canepa e hanno raggiunto la zona dell'Elicoidale. L'intenzione è quella di bloccare indefinitamente il casello autostradale di Genova Ovest. Il corteo è preceduto da quattro ralle. Si vede anche uno striscione "Studenti e operai uniti nella lotta".Bloccata anche la Sopraelevata nei due sensi, con centinaia di auto ferme sulla corsia diretta a ponente. All'altezza dell'Elicoidale due mezzi pesanti impediscono gli accessi al porto dall'accesso di Lungomare Canepa.
La situazione è al momento tranquilla, ma le tensioni tra gli automobilisti bloccati sono forti.

Frattura tra i sindacati. C'è una frattura netta con Fim Cisl e Uilm, che dall'incontro romano vedono invece spiragli per il futuro dell'azienda e che, come nel caso della Fim, hanno denunciato intimidazioni verso i lavoratori che non hanno aderito allo sciopero.

Ieri era stata una durissima giornata con il blocco del traffico in via Cornigliano andato avanti fino alle 21.



IL SECOLO XIX GENOVA

Ilva, dopo l’occupazione nuovo corteo: gli operai bloccano la Sopraelevata




Genova - I sacchi a pelo sono rimasti in stabilimento, occupato per il secondo giorno di fila. I lavoratori Fiom dell'Ilva sono scesi di nuovo in strada dopo la notte in fabbrica per dare il via a nuova lunga giornata di protesta. All'arrivo della comunicazione ufficiale da Roma per la convocazione del Collegio di vigilanza il 4 febbraio insieme ai sindacati, senza la presenza di alcun ministro o esponente di vertice del governo, i lavoratori Fiom e Failms hanno subito risposto ieri con il blocco di piazza Savio e via Cornigliano. Una mobilitazione dura per alzare il livello del confronto e indurre il governo a giocare a carte scoperte.

Aggiornamenti 

ore 9.30 Pesanti le ripercussioni sul traffico: migliaia di auto sono ferme sulle principali direttrici genovesi a causa del blocco che potrebbe interessare a breve anche il casello autostradale di Genova Ovest.

ore 9.20 I manifestanti si sono fermati in presidio con i mezzi mentre un gruppo si è staccato per andare a occupare la Sopraelevata. I cittadini: «Dovevo andare ad aprire l’ufficio, qui a pochi metri - racconta Laura Sanna, appena scesa dalla prima auto fermata dai manifestanti -. Ma è chiaro che oggi non è giornata. Ho avuto paura di investire qualcuno e mi sono subito fermata. Non conosco i dettagli ma sono convinta che abbiano tutti i loro motivi per fare una protesta così evidente con ripercussioni su tutta la città».

ore 9.00 Insieme a centinaia di operai e a quattro mezzi meccanici anche un gruppo di studenti dietro lo striscione “Il nostro futuro non si tocca, studenti e operai uniti nella lotta”. 

ore 8.40 Usciti dallo stabilimento i lavoratori stanno percorrendo Lungomare Canepa verso l’elicoidale, pronti a bloccare autostrada e Sopraelevata.

Ilva, fabbrica occupata e lavoratori Fiom in corteo a Genova


(questo è il pezzo sulla giornata di ieri, n.d.r.)




Genova - Fabbrica occupata e corteo per le strade della delegazione di Cornigliano. Hanno varcato i cancelli pochi minuti fa i dipendenti Ilva della Fiom tra i cori "l'Accordo di programma non si tocca" con i mezzi da lavoro al seguito. 

Una manifestazione per chiedere l'impegno del governo per una convocazione ufficiale alla presenza dei ministri per evitare quello che è stato definito dalla Fiom "un imbroglio, una trappola governativa per prendere tempo e non confermare l'Accordo di programma". 

I lavoratori, intorno alle 8, si sono fermati nella rotonda sotto la Strada a mare, tra l’ingresso dello stabilimento e l’accesso al terminal Spinelli con disagi per le auto e le moto dirette in via San Giovanni d’Acri. 

Dietro lo striscione “Pacta servanda sunt” i lavoratori, alle 9,30, hanno lasciato la rotonda sotto la Strada a mare diretti a ponente bloccando proprio via Guido Rossa. Poco dopo, centinaia di persone e i mezzi meccanici hanno percorso la Strada a mare diretti a ponente tra i cori e striscioni per la prima volta sulla nuova infrastruttura inaugurata nel febbraio dello scorso anno.

«Abbiamo deciso di uscire perchè il governo sta mettendo in discussione l'Accordo di programma. L'incontro a Roma è un imbroglio, sarebbe solo un vertice con i tecnici e questa è una trappola, un modo per rimandare la - spiega Bruno Manganaro, segretario Fiom -. Abbiamo capito questo gioco, è uno schiaffo a tutta la città e speriamo che ora le istituzioni difendano l'Accordo. Il governo, senza dirlo, lo sta stracciando nei fatti».

Dopo aver occupato la strada principale di Cornigliano, i lavoratori di Ilva hanno iniziato un corteo diretto verso la stazione ferroviaria. «Abbiamo deciso l’occupazione della fabbrica perché pensiamo che il Governo abbia dato uno schiaffo alla città di Genova oltre che ai lavoratori dell’Ilva - ha detto Bruno Manganaro, leader della Fiom genovese -. Il governo vuole superare lo scoglio del 10 febbraio senza intimorire i privati con l’accordo di programma di Cornigliano. Il Governo senza dichiararlo sta strappando l’accordo di programma, per questo dobbiamo alzare la voce per difendere reddito, posti di lavoro e stabilimento».


---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML � stato rimosso...
URL: <http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20160129/8ceea3ee/attachment.html>


More information about the Redditolavoro mailing list