[Redditolavoro] Un altro mondo è possibile! Sì, certo, ma perché realizzarlo?
Laboratorio Eudemonia
eulab at sapo.pt
Mon Jan 25 15:43:47 CET 2016
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Un altro mondo è possibile!
Sì, certo, ma perché realizzarlo?
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Sono decenni che si sente gente invocare qualcosa d'ALTRO rispetto all'esistente. Dapprima si avvicendarono caterve di nuovi partiti, chiaramente senza esito. Quando la repulsione per i partiti divenne troppo forte, giunse l'associazionismo politico a far da collettore elettorale. Quando pure il ribrezzo per l'associazionismo straripò, si fecero avanti i social forum ed i movimenti ...
Cosa è cambiato? Assolutamente nulla.
Lo stesso loro detto ispiratore: "un altro mondo è possibile" palesò da subito e senza che vi fossero dubbi la possibilità, perfino l'estrema facilità, del cambiamento, ma pure la loro ferma decisione a lasciare il mondo esattamente com'è. L'unica cosa che è sempre stata perseguita dai diversamente politici è una diversa SPARTIZIONE dell'ESISTENTE, non un reale CAMBIAMENTO di quest'ultimo.
In quel modo paradossale in cui la vita oggi si esprime, quando s'incontrano dei tizi che vantano d'esser qualcosa, per quel loro ancoramento nella Storia in cui si fissano, che impedisce loro di avanzare, si può esser certi che son l'esatto contrario. Anche in questo caso chi prova un forte anelito per un mondo diverso da questo e volesse avvicinare chi parrebbe suo compagno in questa avventura scoprirebbe che in realtà anche i social forum ed i movimenti sono farciti coi soliti figuri STATALI che LITIGANO coi loro antagonisti PRIVATI per spartirsi il mondo.
L'ESSERE UMANO puro, non compromesso da un conflitto d'interesse, anzi propriamente disgustato all'idea di una QUALIFICA ECONOMICA che lo riduca ad umana sottospecie, all'idea di un posto di lavoro che lo imprigioni per tutta la vita impedendogli una esistenza ricca e variegata, stufo dell'eterna contrapposizione tra i PADRONI dello STATO ed i PADRONI del PRIVATO, deciso a costruire un mondo in cui la RES PUBLICA venga condivisa tra cittadini ed in cui il PRIVATO non possa strafare grazie ad uno STATO divenuto DEMOCRATICO, è ancora tutto da ricostruire.
Eppure solo questo ESSERE UMANO naturale, capace di conservare un distaccato nucleo interiore, una propria obiettività avulsa dai FORZISMI delle lobby di STATO e di quelle del PRIVATO, solo chi avrà il coraggio di non far comunella e cricca con altri, chi non vorrà imporre una volontà di gruppo ma condurrà invece una solitaria ricerca politica, chi privilegerà la FORZA della VERITA' alla forza di una maggioranza assefuatta ad ogni menzogna ed omissione, potrà godere della speranza di realizzare quel mondo GENUINO, GIUSTO, ONESTO capace d'essere EQUO e SOLIDALE.
Ordunque: chiunque voi siate fatevene una ragione.
Un ALTRO MONDO non potrà rimanere eguale a questo.
Un ALTRO MONDO può nascere solo informando i terrestri che, una volta sopraggiunte le democrazie, le primarie risorse collettive dei pubblici impieghi, sarebbe a dire i poteri esecutivi e giudiziari, avrebbero dovuto iniziare ad essere partecipati con assegnazioni a TEMPO DETERMINATO. Gli accaparratori che le ereditarono dai precedenti regimi hanno invece approfittato delle posizioni di potere per mantenere gli indebiti privilegi d'epoca tirannica.
E peggio ancora fanno quelli che son loro seguiti, continuando ad essere carrieristi quindi padroni d'una Res Publica che invece da tempo è divenuta di tutti.
Un ALTRO MONDO vi sarà solo quando i pubblici impieghi dei vari Paesi e Confederazioni verranno assegnati a TEMPO DETERMINATO allo scopo di creare quella DEMOCRAZIA operativa, reale, in grado di permettere ai cittadini di riorganizzare e condurre le pubbliche attività e servizi nel modo che riterranno, giorno dopo giorno, opportuno. Allo scopo di trasformare i presenti FEUDI dei CARRIERISTI PUBBLICI in una solida, equa e solidale, economia di base.
Capace di gareggiare col settore privato,
fino a riportarlo in perfetta sintonia
con le esigenze dei viventi e della Terra.
Ordunque l'ennesimo Forum Sociale Mondiale si approssima, sì, ma con la ferma intenzione di impedire che un altro mondo, il mondo come dovrebbe essere, sorga: poiché non una parola vi sarà spesa sulla necessità di rendere democratici il POTERE ESECUTIVO ed il POTERE GIUDIZIARIO. Poiché voi qui presenti certamente ne siete simpatizzanti, quando non proprio partecipanti, se non volete cambiare il mondo abbiate almeno il buon gusto di non farvi belli con dichiarazioni e slogan che non volete rispettare.
Il mondo lo cambierà solo chi introdurrà il PERIODICO LICENZIAMENTO di ogni assunto nel potere esecutivo e giudiziario. Il vero cambiamento può partire solo da lì.
Danilo D'Antonio
339 5014947
Per un Pubblico Impiego Democratico:
http://www.hyperlinker.com/ars/index_it.htm
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