[Redditolavoro] air france - solidarietà con i lavoratori arrestati
maoist
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Tue Oct 13 11:17:42 CEST 2015
1 – editoriale proletari comunisti
2 – nota dei compagni francesi di Bloc rouge
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con la lotta degli operai della Air France
Gli operai dell'Air France nella giornata del 5 ottobre hanno forzato i cancelli, invaso il posto di lavoro, al grido “Juniac, dimissioni!” - Juniac è l'amministratore delegato dell'Air France. Hanno inseguito il direttore e mentre correva gli hanno strappato la camicia e questi ha dovuto scavalcare i cancelli e fuggire rovinosamente.
La protesta dei lavoratori è contro un piano di 2.900 esuberi, con una fetta di licenziamenti brutale.
I lavoratori questa volta non hanno accettato il rito della trattativa e le normali forme di lotta. E in Francia non è la prima volta che questo avviene.
Contro questi lavoratori si è scatenata immediatamente una campagna da parte del governo francese che ha parlato di violenze scandalose, a cui si sono uniti, con alcuni distinguo, i sindacati ufficiali.
In realtà le immagini in tutto il mondo di questa protesta hanno suscitato la simpatia, il sostegno e l'entusiasmo dei lavoratori di tanti paesi, perchè queste immagini esprimevano la rabbia e la decisione dei lavoratori che lottano contro licenziamenti e ristrutturazione e mostrano che essa si potrebbe esprimere se i lavoratori fossero davvero liberi nella loro lotta.
La violenza di cui parlano i padroni, lo Stato, i sindacati è quella di chi scarica la crisi sui proletari, togliendo lavoro, salari, diritti, rovinandogli la vita e riducendoli spesso alla disperazione. E' la violenza del sistema del capitale che considera i lavoratori una merce, un'appendice delle macchine.
A questa violenza occorre necessariamente opporre la violenza collettiva delle masse operaie e lavoratrici, altrimenti nella crisi non si riesce a difendere le condizioni e gli interessi dei lavoratori.
Quando proletari comunisti parla necessariamente di trasformare la lotta sindacale di classe nelle fabbriche, dalla Fiat all'Ilva, alle tante fabbriche e posti di lavoro dove si licenzia, si opprime e schiavizza i lavoratori, in guerra di classe, intendiamo esattamente sviluppare forme di lotta simili, adeguate alle condizioni esistenti nei vari posti di lavoro.
Landini parla di occupare le fabbriche, ma naturalmente si tratta di sparate parolaie che conosciamo, di chi sta con un piede in due staffe, buone per comizi e televisione ma non in grado di incarnarsi neanche in una pallida rappresentazione di una vera lotta.
Nè pensiamo che l'Usb, il sindacalismo di base, tranne le eccezioni degli operai immigrati della Logistica, comprendano realmente la natura della lotta da fare nel contesto attuale di avanzamento del moderno fascismo, del fascismo padronale e dell'asse Renzi-Marchionne-sindacati confederali.
Anche compagni che pure usano la sigla dello Slai cobas, di Pomigliano, Milano, ecc., da lungo tempo non propongono altro che vertenze legali strombazzate come grandi vittorie.
Oggi non basta costruire un'alternativa al sindacalismo confederale ma cambiare il modo di fare sindacalismo e costruire intorno alla forma nuova del sindacalismo di classe e delle sue lotte, l'unità di base e di classe necessaria.
Non è solo un problema di forme di lotte più dure o meno dure, ma di costruire la lotta sindacale di classe nella crisi in funzione del rovesciamento dei rapporti di forza e lungo la strada del potere in mano alla classe operaia, ai lavoratori, che è l'unica vera alternativa alla crisi del capitale.
proletari comunisti – PCm Italia
- dai compagni francesi
OCCHIO PER OCCHIO, dente per dente! traduzione ufficiosa
Il governo PS continua a dimostrare a tutta della classe borghese che farà di tutto per preservare gli interessi del capitale. Avevamo già sentito il Presidente del Consiglio Valls fare lecchinaggio verso il MEDEF, il sindacato dei padroni, adesso si passa ai lavoratori sindacalizzati che vengono arrestati nelle loro case la mattina presto!
Stiamo parlando, naturalmente, dei lavoratori e della lavoratrici di Air France (principalmente sportelli Cargo e Industria) che sono stati arrestati questa mattina e posti sotto sorveglianza dopo che il povero piccolo quadro dovette fuggire davanti ai salariati di Air France disgustati dalla notizia della perdita di 2.900 posti di lavoro nella loro azienda.
Ecco che adesso tutti parlano di "violenza inaccettabile" e altre stronzate del genere. Ma la violenza, cari padroni, siete voi che ce l'avete insegnata!
Sanno capi e dirigenti superiori, che cosa significa avere dolori al corpo la sera di ritorno dal lavoro o la mattina scendendo dal letto? Essere sotto pressione quando il piccolo capo comincia a fare l'autoritario? Chiedersi come faremo a pagare le bollette alla fine del mese? Arrivare a 60 anni e di essere così fisicamente e mentalmente distrutti dal lavoro da chiedersi come saremo ancora in grado di stare in piedi? Gli uomini e le donne che lavorano lo sanno molto bene, purtroppo.
Cosa è dunque una camicia in confronto ad una perdita di posti di lavoro? Quando si diventa dirigenti si sceglie chiaramente il campo in cui stare, cioè quello del padrone. E bisogna assumersene le conseguenze. Chi semina miseria, raccoglie rabbia! I dipendenti di Air France hanno ben motivo di essere arrabbiati e hanno ragione di essere violenti!
La violenza è ovunque e soprattutto nel mondo del lavoro. La loro repubblica borghese si fonda sulla violenza. Non appena alziamo la testa, ci si arresta, ci mettono sotto pressione, ci manganellano. Questa è la violenza ed è istituzionale. È lo stato che porta la violenza. È obbligato poiché deve tutelare gli interessi della classe dominante.
Ma quando subiamo la violenza e la incassiamo senza parlare, quando ci facciamo trascinare da una trattativa all'altra, quando ci viene detto di non preoccuparsi, che non c'è altra scelta vi è un momento in cui la valvola di sicurezza si apre. E questo è positivo! Dobbiamo smetterla di lasciarli agire contro di noi! Sempre più ci dividono, dobbiamo mostrare una Unità sempre più forte e più radicale. La nostra unità, la nostra forza e la nostra determinazione li deve spaventare!
Salutiamo i compagni di Air France nella loro azione di controviolenza. I padroni saranno costretti a prenderci sul serio. E tutti quelli che dicono che la violenza non risolve nulla si sbagliano. Studiare la storia e in particolare quella del movimento operaio non sarebbe male per capire che senza violenza rivoluzionaria non riusciremo mai a farla finita con ciò che subiamo ogni giorno. E non è perché ci piace, si tratta semplicemente di una legge storica dimostrata da millenni di storia dell'umanità.
Diciamo anche coraggio per la sorveglianza e il processo che ne seguirà. Ovviamente parteciperemo al sostegno che si metterà in piedi dato che la battaglia di Air France fatto eco a quella di Contis, Goodyear, di Fralib, PSA, in breve a quella della classe operaia.
Sviluppiamo la solidarietà di classe!
Di fronte alla loro violenza è giusto essere violenti!
Occhio per occhio dente per dente!
Bloc Rouge (Unificazione dei maoisti)
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