[Redditolavoro] Alle "fortunate" operaie di Melfi

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Tue Jun 30 10:33:41 CEST 2015


*QUESTO TESTO E' STATO DIFFUSO ALLA FCA-SATA DI MELFI IL 29 GIUGNO 15

*
*Dal seminario del 20° anniversario del
Movimento femminista proletario rivoluzionario
Palermo - 6 giugno 2015, dove è stata letta la lettera "le "fortunate" 
operaie di Melfi*
*
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*Lettera/saluto e iniziativa:
Alle operaie della Sata Melfi*

Il vostro racconto/denuncia viva di quanto succede alla Sata di Melfi ha 
fortemente emozionato le tante lavoratrici, operaie, disoccupate, 
ragazze presenti al seminario, suscitando sentimenti di rabbia, di 
solidarietà e di ancora più determinazione della necessità della lotta 
delle donne, soprattutto delle lavoratrici.
Ma nello stesso tempo, dalle vostre forti parole, abbiamo visto che 
proprio le operaie possono essere il “tallone d’Achille” di Marchionne. 
Questo padrone che violenta le vostre vite per i suoi profitti, che non 
attacca solo le condizioni di lavoro, ma i vostri corpi, le vostre 
famiglie, i vostri affetti, i vostri sogni, questo padrone che appare 
forte, imbattibile, è però anche “un gigante dai piedi di argilla”, che 
può “crollare” se gli operai si ribellano e lottano. E in questo voi 
operaie che subite doppi attacchi, come lavoratrici e come donne, potete 
essere la parte più determinata, più combattiva.

Noi in questi anni siamo venute a Melfi. Abbiamo fatto una bella 
inchiesta parlando direttamente con voi operaie davanti ai cancelli 
della Sata; essa già mostrava che gli effetti del sistema Marchionne per 
le donne sono doppiamente pesanti e generali, con danni sia fisici che 
psichici, sia dentro che portati fuori la fabbrica; una importante 
inchiesta perchè volevamo e vogliamo che siano le operaie a parlare e ad 
imporre il punto di vista delle donne; l’abbiamo fatta conoscere a 
livello nazionale con opuscoli, materiali.

Nell’8 marzo del 2011 siamo state ugualmente alla Sata, per dire a 
padroni e a governo: “PROVATE VOI A STARE ALLA CATENA...”.

Nel novembre 2013 abbiamo lanciato e realizzato lo “sciopero delle 
donne”. Uno sciopero nuovo, storico in Italia, che ha visto una grande 
partecipazione, circa 20 mila lavoratrici, dalle fabbriche, ai servizi, 
alle scuole, ecc. con una piattaforma che ha intrecciato ragioni e 
bi/sogni di classe e di genere; questo sciopero delle donne è stato 
anche una novità, una rottura di concezioni sbagliate, maschiliste - 
presenti anche nel movimento sindacale e tra i nostri compagni operai.

Voi nel vostro racconto/denuncia dite: “/... Quando si avvicina la pausa 
c'è il conto alla rovescia dei minuti... e ci chiediamo cosa riusciamo a 
fare: andiamo al bagno, fumiamo o mangiamo qualcosa?... I primi dieci 
giorni consecutivi di lavoro sono stati devastanti, avevamo i polsi, i 
polpastrelli e e tutti i muscoli indolenziti. I due giorni di riposo li 
avremmo dedicati alle faccende di casa, in teoria, ma la stanchezza era 
tanta e non siamo riuscite a fare tutto... e qualche capo, sempre più 
spiritoso, ha suggerito di mettere “un aiuto in casa”. Magari che si 
occupi anche dei nostri affetti? No grazie!/
/Seguire i bambini e aiutarli nei compiti è un’altra impresa: durante il 
turno di pomeriggio non riusciamo quasi a vederli, mentre con i turni di 
mattina e notte cerchiamo di recuperare e di dare il massimo. A volte 
tentiamo di colmare l’assenza facendo loro dei regali, oppure siamo 
eccessivamente tolleranti, altre volte invece ci si arrabbia per poco o 
niente a causa del nervosismo e della stanchezza. Sono molti i casi di 
coniugi che si sono separati e lavorano in squadre diverse per far sì 
che uno dei due sia a casa in assenza dell’altro, ma con la nuova 
turnazione ci ritroviamo a fare anche due turni diversi nella stessa 
settimana.../”.

*Cosa c'è di più chiaro! Le donne sono colpite, non solo in alcuni 
aspetti della loro vita, ma a 360° gradi!* Abbiamo non una ma mille 
catene da spezzare. E per questo abbiamo doppie, tante ragioni per 
lottare, alla Fca come in tutti i posti di lavoro, contro chi ci nega 
diritti, salute, la stessa vita.

*L’ASSEMBLEA HA DECISO DI LANCIARE UN NUOVO, SECONDO SCIOPERO DELLE 
DONNE. Che la scintilla del 2013 cominci ad alimentare un incendio.*

Un nuovo sciopero delle donne, in cui la condizione di voi operaie di 
Melfi, la vostra forte denuncia sia al centro, sia un riferimento e un 
esempio della necessità che le donne operaie siano in prima fila contro 
i padroni e il governo fascisti e maschilisti.

*In preparazione di questo sciopero, l’assemblea ha deciso di 
organizzare una delegazione alla Sata di Melfi per costruire insieme a 
voi una nuova piattaforma per lo sciopero delle donne. *

*Un forte saluto!*

Le lavoratrici del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Slai cobas per il sindacato di classe

29 giugno 2015


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