[Redditolavoro] fascismo padronale alla fabbri

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Wed Jul 1 18:09:19 CEST 2015


I lavoratori denunciano: "3000 euro se cacciate i sindacati". L'azienda smentisce 




I vertici della società Fabbri avrebbero promesso ai dipendenti 3mila euro di bonus se avessero sfiduciato i sindacati e trattato senza di loro per il rinnovo del contratto. E' la denuncia dei lavoratori in rivolta che rispondono scioperando. Anche se l’azienda nega recisamente la proposta, il presunto ricatto, denunciato anche dai sindacati, ha alzato il livello di scontro alla Fabbri di Anzola Emilia. E il celebre marchio di amarene sciroppate con circa 140 dipendenti ha dovuto precisare. "Il premio aziendale verrà riconosciuto ai lavoratori solo subordinatamente alla sottoscrizione di un contratto integrativo aziendale con tutte le sigle sindacali che parteciperanno alla trattativa, quando la trattativa stessa potrà essere riavviata a seguito della definizione del tavolo nazionale". 

I dipendenti si sono anche riuniti in assemblea, prima di incontrare il sindaco, Giampiero Veronesi, ed il capogruppo di maggioranza in Comune, Francesco Moscatelli, a cui hanno chiesto l'impegno del Consiglio a discutere un ordine del giorno di solidarietà.

La vertenza la racconta una nota di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil: si e' aperta a fine 2013 e resta a tutt'oggi senza esito "a causa della mancanza di volonta' politica dell'azienda, che pretenderebbe di decidere la delegazione sindacale che deve sedersi al tavolo, e di vincolare a cio' la conclusione positiva della confronto. Negli ultimi tempi- sottolineano i rappresentanti dei lavoratori- la proprietà e' giunta addirittura ad offrire un premio annuo pari a 3.000 euro per lavoratore, se i dipendenti avessero accettato di 'togliere di mezzo' le organizzazioni sindacali dalla discussione per il rinnovo" dell'integrativo. Il che e' stato giudicato una 'proposta indecente': "I lavoratori hanno rigettato fermamente questa impostazione, rivendicando il diritto al rinnovo del proprio contratto e la liberta' di decidere autonomamente la composizione della delegazione sindacale", fanno sapere Flai, Fai e Uila.

L'azienda sulla trattativa puntualizza: "Si è protratta fino all'avvio del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i lavoratori del settore alimentare perché le norme del contratto stabiliscono che la contrattazione aziendale non potrà svolgersi nell'anno solare in cui sia previsto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro". 


"Il paradosso di questa vicenda si è raggiunto pero' tre giorni fa quando, a fronte di una discussione aperta da oltre un anno, la direzione aziendale ha sostenuto che l'apertura del confronto per il rinnovo del contratto nazionale impedisca il prosieguo della trattativa sul piano aziendale", raccontano ancora Flai-Fai-Uila. E cosi' si e' arrivati allo sciopero di ieri. 
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