[Redditolavoro] Fw: SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS ! "LETTERE DAL FRONTE" DEL 10/09/12

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Mon Sep 10 20:59:50 CEST 2012





SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS ! "LETTERE DAL FRONTE" DEL 10/09/12



INDICE



Aldo Mancuso aldo.mancuso at asf.toscana.it

DA SAMBA: VECCHIE NOTIZIE "DAL FRONTE" - 5



Gino Carpentiero ginocarpe at teletu.it

STRESS O RISCHIO ORGANIZZATIVO?



Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

FRANCIA - INCIDENTE IN CENTRALE NUCLEARE DI FESSENHEIM



Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

TORNEO RUGBY NO TAV 30 SETTEMBRE FIRENZE



Gino Carpentiero ginocarpe at teletu.it

GIUSTIZIA INCOMPIUTA: SOLVAY, TUMORI SENZA RESPONSABILI



Riccardo Antonini erreemmea at libero.it

FESTA ANTIFASCISTA A RONCHI (MARINA DI MASSA)



Senzapatria anarres56 at tiscali.it

TARANTO: PROVE TECNICHE DI AUTOGESTIONE DAL BASSO



Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

GKN, QUANDO LA LOTTA PAGA



Unione Sindacale di Base Perugia perugia at usb.it

ENNESIMO EPISODIO DI MALA SICUREZZA SUL LAVORO


Scintilla Onlus scintilla.onlus at gmail.com

UNA POESIA DI MIGUEL HERNÁNDEZ



----------------------



Da: Aldo Mancuso aldo.mancuso at asf.toscana.it

Data: 24/08/2012 9.13

A:
Ogg: DA SAMBA: VECCHIE NOTIZIE "DAL FRONTE" - 5



PREMESSA

Ricevo da Aldo Mancuso alcune notizie dal fronte di guerra degli omicidi sul
lavoro.

Sono notizie pubblicate da SAMBA, Associazione Salute Sicurezza Ambiente di
Firenze.

Da una prima lettura sembrano notizie recenti (l'enorme ipocrisia dei
politici) e anche l'analisi è attualissima (la connivenza dei partiti e dei
sindacati col potere economico).

Leggendole con più attenzione ci si accorge invece che sono notizie che
risalgono al 1999 o addirittura prima. La storia si sta ripetendo
praticamente immutata, a dimostrazione che la guerra condotta da
imprenditori e dalla gran parte delle istituzioni (compresi partiti e
sindacati) contro la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini,
in nome del profitto economico e del potere, va avanti ininterrotta da
sempre.

Altre vecchie notizie dal "fronte" sono state pubblicate nelle mie
precedenti nuove "Lettere dal fronte".

Marco Spezia



IL SAPORE DEI SOLDI: CAMPI ELETTROMAGNETICI, SALUTE E PRESIDENTI

Non vorremmo mai occuparci del rapporto tra soldi ed impegno politico: è
certamente sgradevole accusare uomini e donne della sinistra di "impegnarsi"
solo perché ispirati dall'interesse personale, dal gusto della carriera,
della sistemazione e dell'inevitabile guadagno che ne consegue (siamo o non
siamo in pieno regime meritocratico ?). Tra l'altro, si rischia grosso, si
rischia di passare per invidiosi privi di argomenti, per ciò non sta bene
parlar male del "popolo" della sinistra toccando il tasto dei guadagni, dei
soldi e delle conseguenze funeste the provoca nell'animo umano, quantunque
di sinistra, il desiderio di averne di più. Però è anche vero che a tutto
c'e un limite: come sopportare lo spettacolo di "animali politici" verdi e
ambientalisti sempre più o occupati in spericolate manovre di conversione al
realismo politico? Come restare impassibili di fronte al flusso
inarrestabile dei ripensamenti che dischiude le porte per incarichi sempre
più allettanti ? Passi l'avallo all'Alta Velocità; passi il sostegno alle
maggioranze che decidono scempi ambientali di ogni tipo; ma la "perla" di
Chicco Testa presidente ENEL è obiettivamente troppo forte. Non possiamo
perciò ignorarla.

Il prode presidente è intervenuto a un dibattito pubblico alla Fiera di
Scandicci con "sparate" di un tale "realismo" da fare impallidire quello
sovietico, quello bulgaro e persino quello della celebre corazzata
Potiomkin.

Per difendere la scelta ENEL di costruire un elettrodotto da 380 kV in barba
a tutte le norme di tutela paesaggistica ha minimizzato (nello stile dei
migliori navigatori della balena bianca) i rischi di esposizione ai campi
elettromagnetici condendoli di un'analogia irresistibile con i rischi
derivanti da esposizione a forni a microonde, televisori, sveglie e rasoi
elettrici ecc.

Da perfetto cuoco istituzionale che difende la solita ricetta mercantile del
profitto ad ogni costo e del conseguente obbligo di tirchieria sulle spese,
ha ridicolizzato le soluzioni costose (tipo l'interramento) tacciandole di
inutilità (non servono contra il rischio magnetico) e di pazzia solipsistica
(non li fa nessuno al mondo). Ma il prode Testa ha dato il meglio di se
avventurandosi in un terreno infido e spietato, quello dei costi-benefici.
"Abbiate pazienza - ha detta con torto paterno - ma cosa sono tre, dico tre,
leucemie infantile all' anno a fronte del costo sovrumano necessario per
prevenirli? Vogliamo guardare le cose da un punto di vista obiettivo e
considerare, ad esempio, quante cose utili si possono fare per la salute dei
cittadini con i soldi che si risparmiano "salvandoli" da destinazioni
scellerate quali quelle per la tutela delle popolazioni dal rischio di
esposizione ai campi elettromagnetici?" Bisogna riconoscere che con questa
affermazione (e con il peso della sua storia personale di ambientalista
combattente indefesso) egli ha conquistato tutti: la platea attenta e i
girovaghi, i presenti a gli assenti, gli abitanti del pianeta e quelli del
resto dell'universo. Non si è sentita una sola voce che, perplessa,
chiedesse "ma da quando in qua i bilanci costi-benefici sulla pelle dei
cittadini lo fa un soggetto 'totalmente indipendente e disinteressato' qual
è l'azienda ENEL prossima SPA?" Ma in effetti bisogna realisticamente
riconoscere che nessuno pub offrire migliori garanzie di tutela della salute
della popolazioni se non le aziende che si muovono sul mercato in cerca di
sano profitto e concorrenti da sbaragliare. E d'altronde chi se non i nuovi
condottieri può portarci alla vittoria permanente sulla penuria, sullo
spreco, sul rischio di rimanere al buio?

E' la stessa situazione che abbiamo dovuto affrontare quando si presentò la
bufala della Fusione Fredda, sembrava gridare il prode Chicco. Anche in
quella situazione i soliti accidiosi volevano far credere che la bocciatura
della "finta" scoperta e la decisione unanime di non investire fondi per
verificarla dipendesse dal calcolo spudorato delle grandi aziende elettriche
che divorano ogni anno profitti favolosi, profitti che sarebbero duramente
messi in discussione dalla scoperta di una fonte energetica così cretina,
poco costosa e facilmente riproducibile. Ma noi non ci caschiamo, noi
veniamo da lontano e andiamo lontano, sembrava dire il presidente dell'
ENEL... E così è andato via, trionfante, dopo aver convinto tutti delle sue
sagge e buone ragioni: un altro passo della sua luminosa carriera è stato
fatto; un'altra conquista per l'ambientalismo nostrano.



----------------------


From: Gino Carpentiero ginocarpe at teletu.it

To:

Sent: Wednesday, September 05, 2012 11:54 PM

Subject: STRESS O RISCHIO ORGANIZZATIVO?



Vi giro una mia nota al dibattito aperto da Aldo Mancuso (con Marco Spezia,
tecnico della prevenzione e Rolando Dubini avvocato a Milano)

Sono ovviamente d'accordo con l'interpretazione normativa di cui al
messaggio di Aldo Mancuso, che vede autorevole conferma, a parte quella di
Marco Spezia, anche quella dell'Avvocato Rolando Dubini del Foro di Milano.

Volevo ricordare che il primo che espose con chiarezza tale concetto fu nel
2002 (Letio magistralis tenuta a Milano nell'Aula Magna della Clinica del
Lavoro di Milano) il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Torino Dottor
Raffaele Guariniello.

Purtroppo il Legislatore italiano non perde mai occasione di intorbidare le
acque: come eliminò un "tutti" e un "anche" nella prima versione del
D.Lgs.626/94 e così venne sanzionato a livello europeo, nel 2008 ha trovato
il modo (sotto la spinta di Confindustria e dell'ABI) di sostituire la
versione in cui si parlava di "fattori di rischio psicosociale" con quella
in cui si cita "solo" lo stress.

Ma il partito trasversale che si è ritrovato su tale posizione ha
dimenticato, per ignoranza, malafede o, penso, per ambedue le motivazioni,
che:

1) Il "tutti" non si può abrogare, anche se dà fastidio (pagare un'altra
multa in Europa a spese dei contribuenti non è il caso) e quindi anche i
rischi non apertamente citati nel D.Lgs.81/08 devono essere valutati.

2) Lo stress lavoro correlato (o distress, che è lo stress negativo, essendo
invece l'eustress la tensione positiva del "fare") rimane comunque sempre la
conseguenza di incongruenze o di vera e propria malattia dell'organizzazione
del lavoro, per cui è la diretta conseguenza di una serie di situazioni che
possono verificarsi in un luogo di lavoro (il mobbing, le molestie sessuali
sul luogo di lavoro, la violenza fisica di estranei, il lavoro sulla catena
di montaggio, gli orari di lavoro eccessivamente protratti, i turni di
lavoro non ergonomici, il microclima in condizioni estreme, il lavoro
solitario in zone poco o per niente frequentate, il lavoro che espone a
pericoli gravi ecc.).

Il messaggio che invece è stato fatto passare (lo disse apertamente in un
convegno il Dr. Fantini del Ministero del Lavoro) è che il DVR stress
esclude per esempio il mobbing.

Nonostante tutto grazie alla Circolare Ministeriale del novembre 2010 i
soliti noti sono riusciti a dilatare arbitrariamente i tempi del DVR sullo
stress (con procedura di infrazione contro l'Italia grazie alla denuncia di
Marco Bazzoni)

Ultimi due aspetti:

A) Esiste un documento europeo dell'aprile del 2007, che riguarda la
violenza in senso lato (morale, sessuale, ecc.) e che dà una serie di linee
guida da recepire da parte degli stati nazionali, che in Italia, grazie
ancora ai soliti noti (quella che ormai si può definire la troika dello
sfascio: politici, banchieri, industriali) non è stato mai recepito.

B) L'OSHA europea (Agenzia Europea sulla Salute e Sicurezza sul lavoro di
Bilbao) sta dedicando il 2012 ai fattori psicosociali e all' invecchiamento
attivo dei lavoratori (come salvaguardare, ma nello stesso tempo valorizzare
i lavoratori anziani negli ultimi anni prima del pensionamento, per evitare
loro oltre ai guai fisici anche la depressione): di tutto questo in Italia
non si parla minimamente.

 Purtroppo la deriva più inquietante di questo Paese non è quella di natura
economica (spread, PIL, ecc.) ma è quella morale.

Ma che paese è quello che calpesta sistematicamente la dignità di chi lavora
e di chi E' DEPRIVATO DAL LAVORO?

I padri Costituenti, e anche un grande industriale quale fu Adriano
Olivetti, che stanziava per il benessere dei lavoratori tutto il profitto
che l'attività industriale gli procurava, non possono che rivoltarsi nella
tomba!



Gino Carpentiero

sezione Pietro Mirabelli di Medicina Democratica

Firenze



----- Original Message ----- 

From: Marco Spezia

To: Aldo Mancuso

Sent: Saturday, September 01, 2012 6:28 PM

Subject: Re: STRESS O RISCHIO ORGANIZZATIVO?



Caro Aldo,

concordo perfettamente, anche in forza di quanto disposto dal D.Lgs.81/08.

L' articolo 28, comma 1, definisce l' oggetto della valutazione dei rischi:

"La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), [...] deve
riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi
compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato
[...] e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza [...]
nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza
da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale
attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro".

Ciò significa che la valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi
per la salute. Tra questi vengono specificati anche quelli legati allo
stress lavoro-correlato, ma il termine "tra cui anche quelli collegati" non
significa davvero che devono essere valutati solo i rischi da stress. Il
concetto di "salute" (di cui appunto il datore deve valutare tutti i rischi)
è definito dall' articolo 2 comma 1, lettera o) come "stato di completo
benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di
malattia o d'infermità".

Pertanto quello che tu definisci come "Rischio Lavorativo Psico Sociale
Organizzativo (il rischio di farsi male in testa per le aggressioni, le
umiliazioni, le discriminazioni, le persecuzioni, i diritti negati, lo
sfruttamento, l'emarginazione ... che il dipendente subisce sul lavoro) è a
tutti gli effetti un rischio per la salute (come sopra definita) e come tale
deve essere valutato dal datore di lavoro che, in caso di presenza di
rischio, deve inoltre definire i necessari interventi di prevenzione e
protezione e organizzativi e procedurali.

Marco



----- Original Message ----- 

From: Rolando Dubini

To: Aldo Mancuso

Sent: Saturday, November 27, 2010 10:56 AM

Subject: Re: STRESS O RISCHIO ORGANIZZATIVO?



Esatto, il datore di lavoro deve valutare non solo lo stress lavoro
correlato, ma l'insieme dei rischi psicosociali.

Rolando Dubini



----- Original Message ----- 

From: Aldo Mancuso

To: Rolando Dubini, Marco Spezia

Sent: Saturday, November 20, 2010 9:49 AM

Subject: STRESS O RISCHIO ORGANIZZATIVO?



La guerra contro i diritti dei dipendenti, continua: il favoloso "Stress" al
posto del "Rischio Lavorativo Psico Sociale Organizzativo" (cioè "il rischio
di farsi male in testa per le aggressioni, le umiliazioni, le
discriminazioni, le persecuzioni, i diritti negati, lo sfruttamento,
l'emarginazione ... che il dipendente subisce sul lavoro").

Ciao, Aldo



----------------------


From: Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

To:

Sent: Thursday, September 06, 2012 5:48 PM

Subject: FRANCIA - INCIDENTE IN CENTRALE NUCLEARE DI FESSENHEIM



Francia - Incidente in centrale nucleare di Fessenheim
Subito i portavoce di EDF hanno minimizzato l'evento e rassicurato sulla
natura chimica e non radioattiva dell'incidente, tacendo sul fatto che da
Nimes a Tricastin, ogni anno, nonostante gli sforzi dei padroni del nucleare
per ridimensionare, disinformare e censurare, continuano a verificarsi
episodi che coinvolgono operai e ambiente circostante.

Fonte: ASCA


Strasburgo, 5 settembre

Un incidente e' avvenuto presso la centrale nucleare EDF di Fessenheim, la
più vecchia della Francia, situata nella parte orientale del paese. Lo
riferiscono i vigili del fuoco, aggiungendo che due persone hanno riportato
lesioni di lieve entità.

"Non c'e' un incendio", ha precisato poi la prefettura sulla base delle
informazioni disponibili.

"C'è stato un rilascio di vapore di perossido di idrogeno prodotto dopo
l'iniezione in una vasca di perossido di idrogeno che ha reagito con
l'acqua" ha detto un portavoce della società.

Il portavoce ha poi precisato che le due persone ferite hanno riportato
ustioni alle mani perché i guanti che indossavano hanno preso fuoco. L'uomo
ha comunque aggiunto che "non si tratta di un incendio, è un piccolo
problema" che si e' verificato "negli edifici ausiliari della zona nucleare,
ma non nell'edificio del reattore".

I vigili del fuoco di Haut-Rhin sono intervenuti sul posto con cinquanta
uomini.

Quello di Fessenheim, è considerato il decano degli impianti nucleari
attualmente operanti in Francia ed è in funzione dal 1977. L'impianto,
gestito da EDF ha due reattori nucleari con una capacità di 900 megawatt
ciascuno.

Il presidente francese Francois Hollande si è impegnato a chiudere il sito
entro il 2017.



----------------------



From: Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

To:

Sent: Thursday, September 06, 2012 8:58 PM

Subject: TORNEO RUGBY NO TAV 30 SETTEMBRE FIRENZE



In solidarietà con tutte e tutti i NO TAV colpiti dalla repressione in Val
Susa come a Firenze.



Programma rugby per la valle:

SABATO 29 SETTEMBRE

Serata di accoglienza al CPA Fi-Sud

ore 19.00 aperitivo (iniziative e materiale di controinformazione)

ore 21.00 cena popolare

ore 22.30 concerto di solidarietà

DOMENICA 30 SETTEMBRE

ore 8.30 Ritrovo al CPA FI-SUD

ore 9.30 inizio del torneo di rugby

ore 14.00 terzo tempo al Centro Popolare Autogestito FI-SUD



L'incasso delle serate andrà a sostenere le spese legali dei No TAV colpiti
dalla repressione.

Iscrizione al torneo 15 euro comprensiva di T-Shirt "Rugbisti a sostegno
della valle" e terzo tempo.

Per i non partecipanti cena e pranzo a prezzi popolari.

Per info telefonare a 388 95 37 974 fascia oraria 17-20



----------------------


From: Gino Carpentiero ginocarpe at teletu.it

To:

Sent: Thursday, September 06, 2012 10:49 PM

Subject: GIUSTIZIA INCOMPIUTA: SOLVAY, TUMORI SENZA RESPONSABILI


Da Estense.com

6 settembre 2012



SENZA PAROLE

GC


SOLVAY, TUMORI SENZA RESPONSABILI
Dal processo è emerso che l'azienda fece il possibile per la sicurezza.
Di sicuro c'è solo che due operai soffrono di una malattia mortale. Di
sicuro c'è che per 30 anni hanno lavorato negli stabilimenti ferraresi della
Solvay in via Marconi. Ma il perché Cipro Mazzoni e Michele Mantoan
soffriranno di epatocarcinoma negli ultimi anni della loro vita non è stato
accertato.

Chi era stato chiamato dalla procura di Ferrara a rispondere di quella che
l'accusa riteneva una patologia correlata all'esposizione a CVM (Cloruro di
Vinile Monomero) è stato assolto lo scorso 30 aprile dal giudice Diego
Mattellini con formula piena (vai all'articolo
http://www.estense.com/?p=215888). Ora dalle motivazioni della sentenza,
depositate in cancelleria, si legge la ragione per cui quei tumori non hanno
un responsabile.

In sostanza, per cinque dei sei manager (Cyryll Van Lierde, August Arthur
Gosselin, Michael Gerard Davis, William Arthur Banes e Pierre Vigneron)
imputati di lesioni gravi colpose e omissione dolosa di protezioni sul
lavoro, l'istruttoria dibattimentale non è riuscita a dimostrare che, nel
periodo in cui sono stati componenti del consiglio d'amministrazione
Solvic-Solvay (dal 1969 al 1974), avessero deleghe specifiche o competenze
in materia di igiene ambientale e sicurezza sul lavoro.

Di conseguenza, secondo il tribunale, non è dimostrato che avessero poteri
tali da operare scelte aziendali "finalizzate all'adozione di misure idonee
a impedire che le maestranze fossero esposte alle esalazioni di CVM". In
questo frangente una posizione a parte riveste Claude Yves Marcel Loutrel,
presidente del CDA e amministratore delegato. Per lui secondo il tribunale
si potrebbe "astrattamente pervenire a considerazioni diverse". Ma anche nel
suo caso - come spiega in seguito Mattellini - viene a mancare il nesso di
causalità.

Per il pubblico ministero Ombretta Volta, che aveva chiesto la condanna a
tre anni e mezzo, tutti e sei erano colpevoli della sorte di Michele
Mantoan, operaio dal 1969 al 1999 con le mansioni di pulitore di autoclavi
dal 1969 al 1973 e di conduttore autoclavi dal 1974 al 1978, e di Cipro
Mazzoni, in servizio presso la Solvic Industria Materie Plastiche dal 1962
al 1991 addetto alle autoclavi dal 1962 al 1988. A entrambi anni dopo (per
il primo nel 2002 e per il secondo nel 2005) verrà diagnosticato un
epatocarcinoma.

Manca invece il nesso di causalità tra CVM e tumore. Per il giudice infatti,
pur ammettendo che "siano stati a contatto con la sostanza" da cui si
estraeva il PVC "e ne abbiano inalato i vapori", "il dato quantitativo di
tali inalazioni non può ritenersi comunque adeguatamente ed oggettivamente
dimostrato".

A impedire un preciso collegamento, poi, subentra il fatto che "gli
epatocarcinomi riscontrati su Mantoan e Mazzoni costituiscono patologie" che
possono avere molte cause. E tra queste, come sostenuto dalla difesa che
evidentemente è riuscita a convincere il tribunale, la steatoepatite non
alcoolica, la cosiddetta Nash (malattia del fegato che può degenerare se
associata a diabete o sovrappeso fino a provocare un epatocarcinoma).

A sostegno di questa tesi assolutoria stanno anche le ricerche di due
importanti agenzie internazionali che studiano le patologie epatiche
(l'American Association for the Study of Liver Diseases e la Asian-Pacific
Association for the Study of the Liver).

Non ha convinto invece la ricerca portata in dibattimento dalla pubblica
accusa, incentrata su una monografia pubblicata nel 2007 dall'Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione, secondo la quale
sarebbe possibile una relazione causale tra CVM e epatocarcinoma.

Quella ricerca, come riporta lo stesso preambolo, aveva "esclusivamente
valenza epidemiologica" ed era "caratterizzata da scopi essenzialmente
precauzionali". Non abbastanza insomma per suffragare una responsabilità
penale.

Anche perché "nessuno tra i quattro più autorevoli enti internazionali di
ricerca sulle malattie epatiche (Easl-Associazione europea per la studio del
fegato; Aasld-Associazione americana per lo studio delle malattie del
fegato; APASL-Associazione pacifico-asiatica per lo studio del fegato;
Jasl-Associazione giapponese per lo studio del fegato) mai, all'esito degli
studi effettuati, ha ritenuto di inserire l'esposizione al CVM tra i fattori
di rischio per l'insorgenza di epatocarcinomi; mai da tali enti sono
promanati raccomandazioni e/o protocolli di sorveglianza da adottare a
tutela dei lavoratori esposti".

Per quanto riguarda invece l'omissione dolosa di protezioni, manca secondo
il giudice la volontà di quell'omissione. Lo proverebbe il fatto che
"l'azienda nel corso degli anni, sia sulla base delle emergenze scientifiche
che progressivamente rendevano noti elementi di pericolo, sia sulla base
delle sollecitazioni che talora promanavano dalle associazioni sindacali di
settore, abbia attuato un progressivo percorso teso - mediante l'adozione di
accorgimenti tecnici e mediante l'informazione dei rischi nei confronti
delle maestranze - ad ovviare agli inconvenienti che volta per volta
venivano evidenziati, a prevenire situazioni di pericolo per gli operai, in
definitiva a rendere più sicuro l'ambiente di lavoro".

Cade anche l'ipotesi del "patto di segretezza" che avrebbero stretto le
grandi multinazionali della chimica per occultare i risultati degli studi
sulle conseguenze del CVM. Un "argomento suggestivo" per il giudice, che
"non ha trovato il benché minimo riscontro". Anzi: "deve ritenersi
dimostrato che Solvay si è fatta carico di effettuare le opportune
innovazioni impiantistico/produttive idonee a garantire al miglior livello
le condizioni di sicurezza all'interno quantomeno della propria unità
produttiva di Ferrara" e "a garantire gli opportuni studi e ricerche
sperimentali finalizzati alla verifica di eventuali potenzialità nocive del
CVM" (gli studi dei professori Viola e Maltoni).



----------------------


From: Riccardo Antonini erreemmea at libero.it

To:

Sent: Saturday, September 08, 2012 7:42 AM

Subject: FESTA ANTIFASCISTA A RONCHI (MARINA DI MASSA)



Dal 13 al 16 settembre alla Ex Colonia Comasca, in via Lecci ai Ronchi (MS)

Festa Antifascista

organizzata da Assemblea Antifascista Antirazzista di Massa Carrara,
Collettivo Autonomo Studentesco e Centro di Documentazione "Gino Menconi" di
Massa

PROGRAMMA MUSICALE E DEI DIBATTITI

GIOVEDI' 13 SETTEMBRE

Ore 18: Assemblea Antifascista di apertura della festa "Essere Antifascisti
oggi"

Ore 22: Concerto: Gang

VENERDI' 14 SETTEMBRE

Ore 22: Concerto: Kaos + "Dalla Tana" + Cono d'ombra

SABATO 15 SETTEMBRE

Ore 18: Spazi Sociali e Prospettive di Occupazione "Riappropriarsi di ciò
che è nostro"

Ore 22: Concerto: Luddite Riot + Malasuerte FI*SUD + BandaK100

DOMENICA 16 SETTEMBRE

Ore 21: "Lavoro e immigrazione: scenari di conflitto, prospettive di lotta"

Ore 23: DjSet di chiusura.



Dalle ore 19.30 sono aperti la cucina e il bar

Saranno presenti stand delle varie realtà politiche e associative e un
mercatino artigianale.

Tutte le sere sono previste attività ludiche e "Face painting" per bambini.

Possibilità di campeggiare.



----------------------


From: Senzapatria anarres56 at tiscali.it

To:

Sent: Sunday, September 09, 2012 7:30 AM

Subject: TARANTO: PROVE TECNICHE DI AUTOGESTIONE DAL BASSO


Taranto: prove tecniche di autogestione dal basso
http://senzapatria.bloog.it/taranto-prove-tecniche-di-autogestione-dal-basso.html

4 settembre 2012



Il Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti

https://www.facebook.com/CittadiniELavoratoriLiberiEPensanti

è lieto di comunicarvi che ha dato vita a quattro gruppi di lavoro aperti
che si occuperanno di studiare, progettare e proporre all'assemblea idee,
risultati e obiettivi da realizzare. Due gruppi sono già attivi da oggi e
per questi richiediamo la vostra disponibilità, partecipazione e competenza:

SALUTE E AMBIENTE

Prevalentemente necessitiamo dell'apporto delle seguenti figure:

oncologi, pediatri, chimici, geologi, dottori in agraria, esperti in
zootecnia, biologi, ingegneri,

veterinari, ma anche semplici cittadini ferrati su determinati argomenti;

REDDITO E LAVORO

Prevalentemente necessitiamo dell'apporto delle seguenti figure:

esperti in economia, commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro,
imprenditori, esperti in materia sindacale, esperti in green economy, ma
anche semplici cittadini ferrati su determinati argomenti;

Gli altri due gruppi di lavoro che saranno attivati a giorni sono:

COMUNICAZIONE;
DEMOCRAZIA PARTECIPATA.

Chi fosse interessato può inviarci un messaggio privato alla pagina fan di
Facebookindicando il nome del gruppo di lavoro a cui si intende aderire,
nome, cognome, indirizzo e-mail, (recapito telefonico facoltativo);

Il tre ruote è di nuovo in moto, ci seguite?



----------------------



From: Fabio Gambone fabio74_1 at libero.it

To:

Sent: Saturday, September 08, 2012 9:25 AM

Subject: GKN, QUANDO LA LOTTA PAGA



GKN, quando la lotta paga

Martedì alla GKN di Campi Bisenzio viene licenziato un lavoratore a seguito
di due richiami scritti in seguito ad un periodo difficile della propria
vita personale, nonostante il tentativo della Rsu di mediare la situazione,
e la risposta dei colleghi non si fa attendere: abbandono immediato delle
postazioni di lavoro e sciopero ad oltranza con presidio dello stabilimento
finché il provvedimento disciplinare estremo non verrà ritirato.

Questo è sintomatico della arroganza padronale, indifferente alle
problematiche di persone che non sono macchine, e magari "sperimentale" in
vista della cassa integrazione ordinaria richiesta da pochi giorni.

Dopo 30 ore di blocco a cui partecipano tutti i lavoratori, il licenziamento
viene ritirato, con una riassunzione a termine su cui ovviamente i
lavoratori saranno ben vigili.

Questo per dimostrare che la lotta dura e collettiva paga, e vogliamo
sperare che tale episodio sia di esempio per tutti coloro che
quotidianamente combattono sul posto di lavoro nell'attuale periodo di crisi
capitalistica in cui si vorrebbe far pagare tutto alla classe operaia.

A loro va il nostro applauso e la totale e incondizionata solidarietà.



Partito dei Carc

Sezione di Firenze



----------------------


From: Unione Sindacale di Base Perugia perugia at usb.it

To:

Sent: Saturday, September 08, 2012 5:57 PM

Subject: ENNESIMO EPISODIO DI MALA SICUREZZA SUL LAVORO


A seguire, vi giro annuncio che abbiamo fatto, in merito ad un evento
drammatico accaduto un mese fa, e che solo oggi è trapelato, tramite passa
parola tra i lavoratori portandoci a conoscenza di quanto a seguire.

Oltre all' informazione fatta girare (perché non è mai troppo tardi di
fronte a quanto accaduto), pensate possiamo comunque organizzare qualcosa a
sollecitare ancor di più la sensibilità dei lavoratori?
Un cordiale saluto a tutti.

Max



Sede provinciale di Perugia, via del Lavoro 29, tel/fax 075 505 74 04

ANNUNCIO IMPORTANTE

All'attenzione dei Lavoratori tutti:

Oggi ci troviamo ad annunciarvi un fatto accaduto circa un mese addietro,
venuto a conoscenza nostra solo oggi, dove un nostro collega Emicom Service,
impegnato in un'attività presso uno dei nostri clienti, ha trovato la morte.

Ci addolora la cosa, e siamo consapevoli che a volte di certe notizie se pur
tristi, se ne debba fare propaganda, per rivendicare (in questo caso)
episodi di mala sicurezza sul lavoro.

Probabilmente ne avrete appreso di tale fatto tramite i giornali Aziendali,
probabilmente, non ne avrete saputo nulla fino ad oggi.

Un' altro fatto che ci rattrista, riguarda la scarsa informazione rivolta a
tutti i lavoratori, da parte delle organizzazioni Sindacali Aziendali quali
FIOM, CISL, UILM, che pare invece abbiamo taciuto sul fatto, visto che a far
trapelare l' accaduto è stato il solito passa parola tra i colleghi, che
supera i confini Regionali, anticipando la burocrazia del caso, e accomuna
tutti di fronte tali

episodi.

Lungi da noi il voler usare un evento simile per fare campagne accusatorie,
abbiamo solo voluto evidenziare (come sempre facciamo), dei difetti che
andrebbero corretti, ma che non si

prendono in considerazione, venendo lasciati soli di fronte al muro
dell'omertà.

Lasciandovi riflettere sull'accaduto, vi invitiamo a non sottovalutare
nessun tipo di attività che vi esponga al minimo rischio, in merito alla
vostra sicurezza, a farlo presente ai vostri preposti, e a condividere ogni
tipo d'informazione tra di voi, per far sì che vengano prese le giuste
precauzioni di fronte alla possibilità di analoghe situazioni.

Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti, augurandovi un buon lavoro.



R.S.A LAVORO PRIVATO USB

Perugia, 5 Settembre 2012



----------------------



From: Scintilla Onlus scintilla.onlus at gmail.com

To:

Sent: Sunday, September 09, 2012 8:00 AM

Subject: UNA POESIA DI MIGUEL HERNÁNDEZ



Cari compagni e amici,

inviamo una poesia del poeta e drammaturgo comunista spagnolo Miguel
Hernández.

Amato in patria, ma di fatto sconosciuto in Italia, Hernández muore in una
prigione franchista nel marzo del 1942, a soli 31 anni.

Apprezzata in particolare da Neruda, la sua opera esprime, con aspro vigore
lirico, profonda testimonianza sociale e un forte sentimento della dignità
umana.

Vi invitiamo inoltre a visitare il nostro sito, aggiornato con tantissimo
materiale interessante.





VENTO DEL POPOLO



Ancora voglion macchiare

la mia patria di sangue operaio

quelli che parlan di libertà

ed hanno le mani nere.

Quelli che voglion dividere

la madre dai propri figli

e voglion ricostruire

la croce portata da Cristo.



Voglion nascondere l'infamia

che hanno addosso da secoli,

però il colore di assassini

non lo cancelleranno dalla faccia.

E già son stati a migliaia

quelli che hanno dato il sangue

e in torrenti impetuosi

hanno moltiplicato i pani.



Adesso voglio vivere

insieme a mio figlio e mio fratello

la primavera che tutti

costruiamo giorno per giorno.

Non mi spaventano le minacce,

padroni della miseria:

la stella della speranza

continuerà ad esser nostra.



I venti del popolo mi chiamano,

i venti del popolo mi spingono,

mi strappano il cuore a pezzi,

si avventano alla mia gola.

Così canterà il poeta

quando la morte mi porterà

per i sentieri del popolo

da adesso, e per sempre.



Miguel Hernández


Scintilla Onlus

sito web: http://scintillaonlus.weebly.com

e-mail: scintilla.onlus at gmail.com



Non versare una quota delle tasse allo Stato, ai padroni o alle chiese.
Destina il 5 per mille alla nostra associazione, per lo sviluppo della
cultura e della solidarietà proletaria.

Non è una tassa in più e non ti costa nulla.

Sul CUD, 730 e modello unico firma nel riquadro "Sostegno del volontariato e
delle altre organizzazioni non lucrative..." e scrivi il codice fiscale di
Scintilla Onlus: 97663780589

Per contributi e donazioni di qualsiasi importo, versate sul c.c.p. n.
001004989958 intestato a Scintilla Onlus, Roma.

Bonifici: cod. IBAN IT33P0760103200001004989958










More information about the Redditolavoro mailing list