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Indagini in corso - 5/09/2012
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Cronaca Amianto fra i binari a Spinetta? Indagini in corso
Grazie a un esposto presentato da
alcuni residenti è stata messa preventivamente in sicurezza l'area della
stazione. La paura è che le rocce della massicciata ferroviaria,
spostate durante alcuni recenti lavori, contenessero amianto
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Torna l’incubo amianto in provincia. Un nuovo allarme ha scosso diversi
cittadini di Spinetta Marengo,
che, preoccupati dal colore delle venature delle rocce rimosse durante i
lavori in stazione, hanno deciso di presentare un esposto per
denunciare il pericolo della presenza di amianto fra la grande mole di
materiale spostato.
Il direttore dell’Arpa provinciale (Agenzia regionale per la protezione
ambientale) Alberto Maffiotti,
spiega la situazione: “a seguito di un esposto presentato da alcuni
cittadini di Spinetta Marengo allarmarti nei giorni scorsi per il rumore
e le polveri che si originavano dalle attività del cantiere lungo la
linea ferroviaria Alessandria-Piacenza, è stata effettuata una serie di
interventi congiunti tra i tecnici dell’Arpa settore Vigilanza e dell'ASL
Spresal che hanno portato al campionamento e alla messa in sicurezza
precauzionale di un cumulo di notevoli dimensioni (qualche migliaia di metri
cubi)
di pietrisco ferroviario sospettato di contenere amianto. In attesa
della conferma della presenza di questo minerale, che avverrà nei
prossimi giorni presso il laboratorio Arpa di Casale specializzato nella
ricerca di Amianto, il cumulo è stato trattato con idoneo incapsulante per
contenere l’eventuale dispersione di fibre nell’aria”.
Fonti ben informate parlano però di risultati non incoraggianti provenienti
dai rilievi effettuati, e di tracce di amianto riscontrate in alcuni dei
campioni esaminati.
Il ballast (pietrisco impiegato per le massicciate ferroviarie) è ricavato
dalla frantumazione di rocce, specie di serpentinite,
frequenti nell’arco alpino e appenninico, dalle molte proprietà, ma che
possono contenere al proprio interno amianto. Da qui i necessari
controlli sulle rocce utilizzate e sulle pratiche atte a mantenerne
intatta la consistenza. In Italia sono purtroppo tante le tratte
ferroviarie potenzialmente interessate dal problema, e allarmi in tal
senso sono stati lanciati più volte e da più parti.
La pericolosità infatti è tanto maggiore quanto più alta è la dispersione
delle fibre
derivanti dallo sgretolamento e dal deterioramento del materiale che
contiene l’amianto. In questo caso l’ipotesi, ancora da verificare
mediante le analisi in corso, è che, se i livelli si confermassero più
alti di quelli considerati innocui, a correre qualche rischio potrebbero
essere, molto più che i cittadini, i lavoratori del comparto ferroviario
che ogni giorno operano su questa tratta e gli operai che hanno eseguito
lavori nell’area (ora, come spiegato dall’Arpa, messa comunque in
sicurezza). Saranno le indagini attese nei prossimi giorni a certificare
quanto questa situazione sia stata realmente pericolosa e a stabilire
eventuali responsabilità.
5/09/2012
Marco Madonia - marco.madonia at alessandrianews.it
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