[Redditolavoro] ilva taranto -slai cobas sc
cobasta
cobasta at libero.it
Tue Jul 31 09:49:38 CEST 2012
ORA BISOGNA ANDARE FINO IN FONDO, con lotta, chiarezza e serietà.
Come avevamo sempre detto, la lotta degli operai Ilva poteva esplodere, ed è
esplosa, nella forma di una rivolta di massa. La cappa che ha tenuto per
anni i lavoratori "compressi" è saltata. Ma la rivolta continua ad essere
aperta a varie posizioni e a varie soluzioni.
Noi non siamo d'accordo sulla sostanziale sospensione dei blocchi, per noi
bisognava continuare a farsi valere e sentire anche in questi giorni, nè
pensiamo che giovedì si debba tornare a fare la solita processione, per
ascoltare Camusso, Angeletti e Bonanni. Giovedì si deve bloccare tutto e
Venerdì pure.
- Il riesame deve rivedere la decisione di 'fermo degli impianti'. La
magistratura non ha distinto adeguatamente: le responsabilità di Riva e
dirigenti che vanno colpite, la continuità produttiva della fabbrica
condizione necessaria anche per un intervento pianificato di bonifica in
corso d'opera, la questione della difesa rigida del posto di lavoro e del
salario di tutti i lavoratori.
- Riva e gli altri devono restare agli arresti, Riva deve mettere la sua
parte di soldi per gli interventi necessari, garantendo il lavoro per tutti
e per tutto il tempo necessario alla bonifica.
Noi con gli operai diciamo "l'Ilva non deve chiudere, Riva, e i politici che
hanno gestito quando era Italsider pubblica, devono pagare. Noi abbiamo già
pagato anche con i nostri morti. Loro se ne possono andare, la fabbrica e il
nostro lavoro devono rimanere".
Noi con gli operai diciamo "se siamo arrivati a questo punto la colpa è di
Riva e anche dei sindacati confederali che per anni si sono coperti a
vicenda. Se ci fossero stati prima i Cobas, se fossimo tutti dei Cobas, le
cose non starebbero così".
La lotta quindi ora deve rimanere nelle mani degli operai.
Le proposte e l'azione fatta dallo Slai cobas in questi anni (basti pensare
alla richiesta di "Postazione ispettiva" in fabbrica su sicurezza e salute
degli operai, ecc.), avrebbero fermato prima la mano di Riva e la
magistratura non avrebbe avuto ragione di provvedimenti così gravi. Ma gli
operai per paura e anche per visione ristretta non hanno fatto il passo
necessario, ora bisogna farlo!
Nulla sarà comunque come prima all'Ilva e a Taranto. E' importante che gli
operai ora si organizzino come Slai cobas, ora non abbiamo che da perdere le
nostre catene e un mondo da conquistare. Lo Slai Cobas deve essere ammesso a
tutti i tavoli di trattativa per portare gli interessi operai reali e non
quelli dell'azienda e a garanzia che non ci saranno manovre sulla testa dei
lavoratori.
Facciamo appello a tutti a darci una mano perchè tutti insieme possiamo fare
il giusto per il lavoro, la sicurezza e la salute degli operai e della
città, contro Riva ma anche contro lo Stato che prima non fa niente e ora
mette a rischio i posti di lavoro.
Slai COBAS per il sindacato di classe Ilva Taranto
via Rintone, 22 Taranto - cobasta at libero.it - 347-5301704 - 347-1102638
31 luglio 2012"
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