[Redditolavoro] Ilva Taranto: corrispondenza n.2 giornata del 27 luglio dal ponte girevole

SlaiCobas Taranto cobasta at libero.it
Fri Jul 27 15:54:41 CEST 2012


Corrispondenza n.2 giornata del 27 luglio, dal ponte girevole.
Se quella di ieri è stata la giornata dell’invasione operaia della 
città, oggi è il giorno dell’assedio e paralisi completa. Dalla 
mattinata sono bloccati gli accessi alle statali per Bari e Regio 
Calabria, il ponte girevole e il ponte Punta Penna ( accesso alle strade 
da e per Brindisi).
Oggi A Taranto non si entra e da Taranto e non si esce, se non son 
estrema difficoltà, nè dentro Taranto è facile muoversi.
La mattinata si è aperta con l’assemblea generale all’esterno della 
portineria D dello stabilimento, tenuta alla presenza dei segretari 
nazionali Palombella e Landini, da cui gli operai hanno ascoltato parole 
che non gli hanno lasciato poca chiarezza e nessuna fiducia.
Subito dopo sono ripresi i blocchi in tutti i punti strategici per 
l’accesso e la mobilità. In poco tempo la paralisi della circolazione è 
stata completa.
Tra gli operai i numeri sono inferiori a quelli di ieri, anche per la 
dispersione e distanza tra i diversi punti presidiati, resta la stessa 
confusione di idee e prospettive, ma crescono determinazione e 
l’insofferenza verso i presunti rappresentanti istituzionali e 
sindacali. Poche, quasi bandite, bandiere e striscioni dei sindacati 
confederali.
Buona invece l’accoglienza verso il manifestino dello slaicobas per il 
sindacato di classe, anche oggi al fianco degli operai in lotta, e le 
sue parole d’ordine che indicano lavoro e salute come entrambi 
irrinunciabili, ma anche i responsabili che devono pagare: i padroni, 
Riva e i tutti i loro amici e complici.
Verso mezzogiorno arriva un camioncino con un lungo rotolo di telo 
retinato e pali innocenti con cui gli operai costruiscono una specie di 
porticato lungo tutto un lato del ponte, per ripararsi almeno in parte 
dal sole a picco. Segno che vogliano andare avanti col blocco ancora per 
molto.
In conclusione di giornata ha fatto la sua comparsa il sindaco Stefàno, 
che ha raggiunto il ponte su una volante della polizia. È venuto a 
offrire il Municipio come ulteriore sito da occupare, per dimostrare che 
il Comune sta dalla parte dei lavoratori e magari fare del municipio il 
luogo della protesta, allentando la morsa su tutta la città. per 
convincere gli operai a stare sereni e avere fiducia, loda l'eccezionale 
risultato ottenuto nel tavolo istituzionale di ieri: 336 milioni (329 
pubblici e 7 privati) da spendere in 5 anni per avviare i lavori di 
bonifica dei siti industriali.
Dal capannello di operai che lo ha circondato riceve brusca diffidenza 
“basta letterine di Natale”, una richiesta perentoria “vogliamo certezza 
di lavorare e di non pagare noi nessun altro prezzo” e una promessa “se 
lunedì stiamo ancora in questa situazione, puoi scordartelo di tenere in 
pace il tuo primo consiglio comunale”.
Andato via il sindaco, continuano i capannelli e molte voci sul da farsi 
si accavallano, tra le tante idee comincia a farsi strada quella di 
tornare prima o poi in fabbrica, ma questa volta per occuparla.

slai cobas per il sindacato di classe Taranto
26 luglio 2012
cobasta at libero.it
347-5301704
347-1102638


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