[Redditolavoro] Fw: RESOCONTO DI UN INCONTRO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO

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Wed Jul 25 07:10:35 CEST 2012






  RESOCONTO DI UN INCONTRO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO

Nel caldo pomeriggio di sabato 7 luglio ci siamo dati appuntamento, in quel
di Pisa, per conoscerci di persona, dopo lunghi contatti virtuali, e per
parlare di sicurezza sul lavoro.

  Siamo persone che, a vario titolo (sindacalisti, RLS, ispettori ASL,
tecnici della sicurezza) e in vari modi, stiamo portando avanti una
battaglia per migliorare le forme di tutela dei lavoratori relativamente
alla salvaguardia della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

  Abbiamo deciso di incontrarci per raccontarci le nostre esperienze, fare
il punto della situazione, verificare la possibilità di "fare di più e
meglio".

  BREVE RESOCONTO DELL' INCONTRO DEL 07/07/12

  Non è facile nell'afa di luglio riunirsi e organizzare iniziative, ma non
esiste momento storico, da 30 anni ad oggi, in cui sia stato tanto
necessario un confronto e una iniziativa comune.

  Parliamo di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di tempi e modi di
produrre, di un capitalismo italiano che tra delocalizzazioni e lavoro nero
continua a violare elementari norme di sicurezza a discapito della salute di
chi lavora.

  Dopo vari scambi tramite posta elettronica e la condivisione e la
diffusione di notizie e informazioni tramite varie newsletters, abbiamo
deciso di darci appuntamento per conoscerci di persona e per gettare le basi
del lavoro dei prossimi mesi.

  E' di questi giorni la udienza in Tribunale per la riassunzione di
Riccardo Antonini, di questi giorni la notizia che gran parte delle malattie
professionali non saranno riconosciute perché i tagli della "spending
review", voluta dal governo dei "tecnici", si riverseranno negativamente sul
servizio pubblico.

  La stessa "spending review", riducendo le spese per le ASL e quindi anche
per gli ispettori alla sicurezza (che già oggi sono in numero insufficiente
alle reali necessità ), diminuirà ulteriormente la possibilità di
controllo sui tanti datori di lavoro che eludono le normative sulla
sicurezza.

  Ma la sicurezza è l'ultimo dei pensieri di gran parte del sindacato, come
se parlare di riduzione dell'orario di lavoro, di eliminazione dei processi
lavorativi pericolosi non fosse parte integrante di quella difesa di
diritti, salario e condizioni di vita dignitose, che gran parte del
sindacato pare abbia dimenticato.

  Il lavoro che ci accingiamo a costruire correrà su alcuni binari lungo i
quali ci auguriamo di incontrare tanti lavoratrici e lavoratori, senza
preclusione alcuna di sigla, attenti solo a ricomporre pragmaticamente la
classe attorno a contenuti, a proposte e pratiche intransigenti in difesa
della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.

  Vogliamo partire con un'opera informativa, perché in gran parte dei posti
di lavoro non si conoscono neppure i diritti più elementari in materia di
salute e sicurezza. Vogliamo rompere il muro dell'omertà e dell'ignoranza
per riappropriarci delle conoscenze.

  Crediamo poi che sia necessario ridiscutere il ruolo dei Rappresentanti
dei Lavoratori per la Sicurezza, che oggi spesso è subordinato o di
supporto alla politica (o spesso alla NON politica) sulla sicurezza del
datore di lavoro e dei suoi collaboratori.

  Il ruolo degli RLS deve essere al contrario quello di tutela dei
lavoratori, definito in maniera chiara dal Testo Unico sulla sicurezza, non
certo come obblighi legislativo per gli RLS stessi, ma come loro obbligo
morale nei confronti dei lavoratori che rappresentano.

  Nello stesso modo gli RLS non devono essere subordinati alle RSU, tanto da
prestarsi a una "monetizzazione del rischio", come è successo spesso nel
passato e come succede ancora oggi.

  L'attacco sempre più forte ai diritti dei lavoratori sta mostrando come
sempre di più la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori vada
di pari passo con le altre rivendicazioni: il mantenersi in salute significa
anche difendere il proprio posto di lavoro e l'accettazione di condizioni
rischiose non porta alla lunga al mantenimento del salario o a miglioramenti
economiche, tutt'altro essa dà il via libera allo sfruttamento!

  Per questo noi pensiamo che le battaglie da intraprendere in materia di
salute e sicurezza non siano di retroguardia, bisogna piuttosto pensare alla
salute e alla sicurezza come rivendicazioni comuni al mondo del lavoro e
strumento di unità dei lavoratori.

  Anche perché la stessa logica padronale che limita i diritti della salute
e della sicurezza è la stessa che vuole limitare se non eliminate del tutto
i diritti al lavoro, alla partecipazione democratica, alla possibilità di
manifestare.

  Ed è per questo che vogliamo ricostruire la dignità di lavoratrici e
lavoratori, svenduta spesso dai sindacati, a partire dalla riappropriazione
del diritto alla tutela del proprio corpo, della conoscenza dei processi
lavorativi pericolosi e nocivi, delle loro alternative, dividere questo
patrimonio di conoscenze tra tutti i lavoratori e da qui ricominciare a
costruire un'orizzontalità , anche all' interno dei sindacati.

  I partecipanti: Davide Banti, Antonella De Pasquale, Fabio Gambone,
Federico Giusti, Marco Spezia, Lucia Taddei





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