[Redditolavoro] Fw: a proposito dell'emerito prof. Giorgio Diana

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Sat Jul 21 09:49:00 CEST 2012



Subject: a proposito dell'emerito prof. Giorgio Diana


Viaggio a vuoto, ieri, per il prof. Diana. Sceso a Bologna è immediatamente
risalito senza l'incarico di consulente per la procura sull'incidente
ferroviario di Bologna, dopo aver dichiarato, ovviamente, che lui non è
schierato da alcuna parte. Ma i fatti hanno la testa dura e parlano chiaro:
a Crevalcore pur di salvare le ferrovie (Moretti & company) ha fatto di
tutto, fino ad accanirsi, per addossare la responsabilità di quel disastro
ai macchinisti deceduti nell'incidente.
A Viareggio fa parte del pool di avvocati e consulenti che sono schierati
(e ben retribuiti) dalla parte di Moretti & company. Alla faccia
dell'imparzialità! Conflitto d'interessi? Non solo, anche coincidenza
d'interessi! Oramai si "gioca" a carte scoperte ed anche il tempo ha la
testa dura ...
Senza dover MAI dimenticare che la denuncia, la solidarietà, l'unità e la
lotta possono fare la differenza per il fatto di essere schierati da una
parte, quella giusta: *per la sicurezza, la verità, la giustizia*!


Diana, contestato perché è perito di parte nell'inchiesta sulla strage di
Viareggio: "Io sono sereno. E qui è andata bene, poteva essere una tragedia
di LUIGI SPEZIA
 (Gianluca Perticoni/Eikon studio)
"Poteva essere una tragedia. È andata bene, anzi di più". Il professor
Giorgio Diana, il superesperto di ferrovie del Politecnico di Milano, non
sarà (almeno per ora) il consulente del pm nell'inchiesta sul deragliamento
di Lavino, ma nei corridoi della Procura offre la sua analisi ai cronisti su
quello che è successo sabato mattina sulla linea Bologna- Milano. "Il treno
avrebbe potuto ribaltarsi e magari andare a sbattere contro dei piloni,
poteva essere un disastro", considera. Diana è venuto ieri a Bologna,
chiamato dal pm Francesco Caleca per assegnargli il compito di perito
dell'accusa, in un "accertamento irripetibile" sullo sviamento. Ma è stato
licenziato con un nulla di fatto. L'avvocato Andrea Fornasari, difensore dei
tre operai indagati, proprio ieri mattina ha presentato infatti al pm una
richiesta diversa: non fare più una "prova" sottoposta al pm, ma un
"incidente probatorio" guidato da un giudice. "Così mi sento più sereno come
penso anche i periti ", dice l'avvocato Fornasari.

Il leader dei macchinisti Ezio Gallori e il comitato dei parenti delle
vittime della strage ferroviaria di Viareggio avevano rivolto al pm Caleca
un appello affinché non incaricasse Diana, già consulente per Fs
nell'inchiesta della Procura di Lucca sul disastro di Viareggio. Diana però
si dice tranquillo: "Io ho la coscienza pulita e comunque l'avevo detto
subito al pm che ero consulente di Fs per Viareggio. Ho la coscienza a
postissimo in tutto ciò che ho fatto. Sono professore emerito al
Politecnico, mi chiamano in giro per il mondo, sono progettista del ponte
sullo Stretto, di sicuro non mi vado a compromettere per una perizia ",
risponde ai cronisti che gli chiedono della presunta incompatibilità.

"In Italia, trovare un vero esperto di treni che non abbia mai avuto a che
fare con le ferrovie è un nonsense. A meno che non si vada a cercare qualche
brocco". Diana rivendica la sua equidistanza scientifica: "Mi so togliere la
giacca e mettermela al momento giusto, fa parte del mio lavoro. Alle
ferrovie, quando mi hanno chiamato per Viareggio, ho detto chiaro e tondo
che accettavo solo allo scopo di scoprire la verità. Io non sono di parte,
cerco la verità".
(20 luglio 2012)



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