[Redditolavoro] Dalla EFfer: la lotta paga

cobasta cobasta at libero.it
Wed Jul 4 16:08:49 CEST 2012


Gli operai di Taranto della Ditta metalmeccanica Effer tenuti in maniera 
discriminatoria in cassa integrazione da gennaio, la maggiorparte dello Slai 
cobas per il sindacato di classe, da lunedì 2 luglio sono tutti rientrati al 
lavoro. Questo è stato il frutto della lotta che ha visto presidi alla 
fabbrica e alla confindustria e soprattutto la riuscitissima fermata di 
tutti gli operai del 29 maggio, tenuto conto che neanche poche settimane fa 
azienda e confindustria avevano dichiarato che nessuna rotazione vi sarebbe 
stata fino a gennaio 2013 e pertanto che gli operai dovevano continuare a 
stare fuori per almeno altri 6 mesi.
Oggi invece gli operai del cobas rientrano a testa alta, portando un 
messaggio positivo a tutti operai, mentre i sindacalisti, in particolare Fim 
e Fiom che hanno fatto di tutto, spargendo falsità, per impedire l'entrata 
del cobas, devono abbassare la testa.

Anche sul fronte del gravissimo provvedimento disciplinare che aveva colpito 
i due operai più attivi dello Slai cobas per il sindacato di classe, la 
lotta e la immediata risposta del cobas Effer ha pagato; l'azienda è stata 
costretta a trasformare la "sospensione cautelare" che nel CCNL 
metalmeccanico è il primo passo del licenziamento senza preavviso, in 3 
giorni di sospensione, ancora però da indicare. Fermo restando che 
impugneremo anche questi 3 gg. perchè comunque illegittimi, è stato evidente 
che l'azienda ha dovuto fare un significativo passo indietro, sia sul fronte 
concreto del provvedimento, sia nel suo piano di portare, con l'aiuto dei 
"suoi" sindacati, un pesante messaggio di intimidazione verso tutti gli 
operai.

Certo, questa fase della lotta non è stata facile, il connubio antioperario 
azienda/sindacati confederali con l'aperta azione di pressione (tutto lo 
staff dirigenziale della Effer era sceso apposta da Bologna) direttamente 
verso ogni operaio, sia verso chi si era cancellato da fiom, fiom e uilm 
perchè rientrasse nei ranghi, sia soprattutto verso gli iscritti al cobas, 
poteva creare un clima di effettivo ricatto anti cobas, anti lotta, e voleva 
fare terra bruciata intorno agli operai d'avanguardia del cobas.

Questo non è accaduto! Grazie alla determinazione, alla chiarezza e al 
corretto rapporto verso tutti gli operai da parte del cobas Effer.
Nello stesso tempo, proprio nella fase più complicata, si è dovuto fare 
pulizia interna contro il personalismo, atteggiamenti e concezioni 
stupidamente estremiste e chiacchiere da facebook che sono fuori da metodi 
proletari, portate nella lotta Effer da un compagno dello Slai cobas per il 
sindacato di classe, ex operaio Ilva, a cui era stata data la responsabilità 
di seguire le fabbriche metalmeccaniche. Ma anche questa "lotta" è servita 
per una linea chiara che oggi ha portato a questi risultati.

Ora, si apre una nuova fase:
occorre vigilare affinchè l'azienda in autunno non ricominci a parlare di 
esuberi e a mettere in atto una procedura di mobilità;
affrontare con gli operai il problema delle condizioni di livello, 
salariali, all'interno di una piattaforma per il contratto metalmeccanico, 
alternativa a quella presentata da fim uilm;
andare a nuove elezioni delle Rsu, per una presenza a tutti gli effetti del 
cobas Effer.

Operai EFFER di Slai cobas per il sindacato di classe
TA. 4.7.12 



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