[Redditolavoro] : Lecce: report manif antifa 20/1

procomta ro.red at libero.it
Mon Jan 23 16:00:06 CET 2012










REPORT MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA LECCE 20-1-12



Venerdì 20 gennaio si  è svolta a Lecce una manifestazione antifascista  al 
seguito di una serie di episodi di violenza squadrista neofascista 
riconducibili ad elementi gravitanti nell’area di Casapound che in questa 
città gode di attenzioni e favori speciali dalla giunta di centro-destra. L’ultimo 
episodio particolarmente grave nel suo svolgimento e per le conseguenze che 
avrebbe potuto malauguratamente causare è stato quello di un’aggressione 
preordinata contro un giovane attivista di un collettivo antifascista 
formato da giovanissimi studenti medi e universitari CAOS che  è tra i 
collettivi attivi nel contestare le attività di Casapound e denunciare le 
collusioni della amministrazione leccese.

Il giovane antifascista nella notte tra il 2 e il 3 gennaio  è stato seguito 
e poi circondato da quattro-cinque aderenti di Casapound  Lecce ed ha subito 
la frattura del naso e della mandibola  e nonostante fosse caduto a terra è 
stato ripetutamente preso a calci. A seguito delle ferite riportate è stato 
costretto ad un intervento chirurgico della ricostruzione della mascella.

Questo fatto ha scosso le coscienze di molti in una città dove  i fascisti, 
ormai insediati stabilmente nei posti di potere ritengono di essere al 
disopra della legge  e ha portato alla costituzione di un comitato unitario 
antifascista  riannodando legami  e solidarietà che sembravano ormai 
disperse. Sotto la parola d’ordine “-Chiudere Casapound !”- ci si è 
ritrovati insieme l’ANPI di Lecce e Brindisi, le associazioni della rete 
Antirazzista Salentina,  diversi circoli culturali,i Cobas , , ecc con il 
risultato di questa prima manifestazione antifascista  per le strade del 
centro che ha raggiunto il quartiere dove, sotto false spoglie, attraverso 
attività sportive , Casapound grazie ai finanziamenti  e agli appoggi dei 
politici  e amministratori leccesi conduce le sue attività di  propagandata 
i cittadini e i giovani.

Un corteo di alcune centinaia di persone che ha rotto il silenzio complice 
di una città che si ammanta di perbenismo e grandezza culturale ma che non 
ha mai abbandonato il retaggio di essere

 stata prima , centro della reazione agraria e squadrista ai tempi del 
ventennio nel Salento, poi base elettorale di quel MSI di Almirante eRauti 
degli anni dello stragismo fascista ed infine dei nuovi fascisti in 
doppiopetto rampanti,  Alemanno, Poli Bortone, ecc

Una manifestazione che è terminata in un luogo simbolo delle lotte sociali e 
democratiche degli ultimi anni nella città di Lecce , condotta 
disperatamente soli contro tutti :quella del salvataggio del Parco Corvaglia 
, un luogo che i sindaci di destra volevano tramutare in una colata di 
cemento per costruirvi il solito  parcheggio e che invece i cittadini del 
luogo ritenevano essere un luogo , un bene comune da salvare, luogo di 
socialità ed incontro tra le diverse anime del quartiere.

Una lotta condotta con l’occupazione e la presenza di intere famiglie , con 
bambini al seguito e che riuscì a vincere grazie all’unità popolare.

Da questo luogo abbiamo voluto lanciare come  ANPI , Cobas, e le altre 
associazioni del comitato antifascista  l’appello a riprenderci, attraverso 
la lotta sui problemi reali dei cittadini, dei lavoratori degli abitanti dei 
quartieri,  il diritto di vedere le nostre strade libere dalla presenza dei 
vecchi e nuovi fascisti, che si chiamino Casapound, o Forza Nuova , ma tutti 
insieme sorretti e finanziati dai fascisti in doppiopetto annidati nelle 
loro scrivanie e posti di comando.



Brindisi 21 gennaio 2012


Una sintetica analisi delle attività neofasciste in Puglia.





Negli ultimi mesi abbiamo assistititi ad un rinascente attivismo della 
galassia neofascista presente nella nostra regione che ha visto 
moltiplicarsi sedi e sigle fittizie ma tutte riconducibili al sogno della 
ricostruzione del Partito Fascista come soggetto follemente  da proporre 
come elemento di soluzione della crisi che sta scuotendo il nostro paese.

In Puglia ( ma anche in tutta Italia) la galassia neofascista è teoricamente 
divisa in tre aree ma che riteniamo avere un'unica matrice comune a quegli 
eredi del vecchi MSI  che sono riusciti a riconvertirsi raggiungendo i più 
alti posti di potere nell’era berlusconiana.

1)      L’Area della destra che  enuncia il sogno della ricostruzione  del 
partito  Fascista repubblicano ispirandosi al regime di Salò è composta da 
Forza Nuova, Movimento nazional popolare, Movimento patria nostra, Nuovo 
ordine Nazionale alleati attraverso il patto d’azione stretto il 28 maggio 
2010 a Roma al congresso dell’MPN. Questi gruppi sono presenti in forma 
coalizzata in particolar modo nelle province di Foggia, Taranto e Bari . Le 
loro parole d’ordini vanno dalla agitazione sui temi della crisi economica , 
indicando nel signoreggio monetario, alla massoneria e alla presenza ebraica 
nelle  banche quali cause della crisi stessa. Tra i giovani sono condotte 
parole d’ordini quali quelle contro il carolibri, il mutuo sociale e tra i 
commercianti e i cittadini l’attacco ad Equitalia con azioni dimostrative 
alle sue sedi.Dobbiamo purtroppo rilevare che ad una caduta di capacità  da 
parte dei compagni di condurre in maniera organizzata  lotte anticapitaliste 
coniugate alla denuncia del fascismo come espressione populista e violenta 
del potere capitalista, negli ultimi mesi la capacità organizzativa, e il 
numero di aderenti alle formazioni neofasciste tra i giovani è andata 
aumentando, mentre non è stato possibile riuscire a costruire 
contemporaneamente a livello regionale un organismo di coordinamento di 
tutte le forze antifasciste capace di replicare con la controinformazione e 
la denuncia politica il diffondersi dei tentacoli multiformi di questa 
piovra nera.

Quando questo è stato invece possibile , come in occasione della tendopoli 
di Manduria, dove le ronde antimmigrati sostenute da Forza Nuova di Taranto, 
Bari e Lecce furono spazzate via dalla presenza militante dei compagni e 
delle associazioni antirazziste che costruirono fuori dalla tendopoli un 
presidio permanente antirazzista.

2)      quest’Area ha contiguità con gli altri Clan neofascisti che abbiamo 
visto sostenere nelle diverse tornate elettorali le coalizioni di Centro 
destra o comunque esserne funzionali: parliamo di Fiamma tricolore, il MIS e 
gli ex di Alessandra Mussolini che tra attività culturlnostalgiche accordi 
sottobanco preelettorali non mostrano però un particolare attivismo né 
sociale di stampo squadristico

3)      L’area di Casapound che godendo di grossi finanziamenti e appoggi 
locali in particolare dove sono presenti nelle giunte locali uomini vicini 
alla corrente di Alemanno( vedi Lecce o addirittura la piccola Ceglie 
messapica di Brindisi, un tempo “capitale” del Circolo Lenin di Puglia e 
paese natale di Pietro Alò)  risulta attiva attraverso le sue propaggini tra 
gli studenti con  Blocco Studentesco e facendosi finanziare attività 
sportive associazioni pro-disabili, addirittura pro-immigrati e palestre 
sportive che nascondono centri di addestramento all’aggressione. Casapound 
risulta essere presente a Lecce, Francavilla fontana (BR), Ceglie Messapica 
(BR), ostuni ( BR). Bari, Foggia e nella provincia di taranto.



Stato di pericolosità neofascista



4)       In questo momento particolarmente pericolosa sotto il punto dell’aggressività 
montante e protezione istituzionale è Casapound di Lecce alla quale 
appartengono gli aggressori del compagno del collettivo CAOS poiché 
provengono da questo mondo sommerso di palestre di Boxe e arti marziali 
comune anche ad elementi di Forza Nuova.

L’addestramento all’aggressione e alla guerriglia di strada con capacità di 
infiltrazione è stato affinato negli ultimi mesi in quello che è stato 
chiamato il 1 campo formativo di Casapound Puglia in un campo paramilitare 
tenutosi nell’alta Murgia  a fine estate ed è stato contemporaneo al Campo 
delle Legioni altro campo paramilitare semiclandestino tenutosi nelle Marche 
tra il 7 e l’8 di ottobre con la partecipazione di ex  Fronte Nazionale di 
Franco Freda contigui all’area di Ordine Nazional Popolare e di Rutilio 
Sermonti

Casapound di Bari è riuscita in un primo momento a mimetizzarsi ed ottenere 
patrocini dal comune di Bari per attività paraculturali ma in seguito ai 
fatti di Firenze e le prese di posizione di Emiliano si trova in difficoltà 
di immaginesupportata anche da una crescente controinformazione antifascista 
da parte delle  associazioni partigiane dell’ANPI

Forza Nuova barese che nei primi anni del 2000 fu autrice di episodi 
squadristici e aggressioni omofobe come nel caso dell’organizzatore del 
Gaypride di Bari, picchiato, e di assalti al centro sociale Coppola Rossa , 
che portò poi  ad una inchiesta e all’arresto di 14 aderenti a Forza Nuova 
tra cui un poliziotto,  sta ora mantenendo un profilo basso ma in cambio ha 
una “linea” di pub, negozi e piccoli centri culturali in città e i suoi 
aderenti sono spessi autori di piccole scazzottate e miniaggressioni nei 
confronti di compagni e antirazzisti

A Monopoli ( Ba) come a Taranto sono state riconducibili a suoi aderenti 
aggressioni o assalti a sedi di partiti di sinistra negli scorsi anni a 
volte culminati con l’arresto dei fascisti.

A Fancavilla Fontana (BR) invece la sede di Rifondazione è stata colpita ben 
tredici volte negli ultimi anni con sospetti non solo su Casapound ma anche 
alla galassia e ai clan dei fascisti locali che nella loro competizione 
inseriscono anche quella della ricorsa a chi è più bravo nello sport del 
danneggiare le sedi comuniste. Anche in questo caso dopo l’arresto di due 
fascisti le cose si sono un po’ calmate.

Taranto ha visto negli anni a cavallo del 2000 la presenza dei giovani 
compagni gravitanti nell’area dei COBAS che hanno condotto un’azione 
antifascista incessante e dissuasiva nei confronti di Forza Nuova e degli 
squadristi di Cito , ricacciando spesso le loro iniziative ma subendo una 
catene di attacchi repressivi con denunce e processi.

Attualmente i duri di Forza Nuova di Taranto avvicinatisi a Militia hanno 
avuto le ali “bruciate” dopo l’inchiesta che ha colpito questa 
organizzazione e stanno mantenendo un profilo basso , ma la prossima entrata 
in campo elettorale di Cito attraverso al candidatura del figlio come 
sindaco di Taranto sta portando alla coalizione intorno a lui dei peggiori 
soggetti della destra tarantina

In questo contesto si intravedono i tentativi di infiltrazione nei movimenti 
di parecchi soggetti gravitanti in quest’area che fanno  pensare a tentativi 
di replicare situazioni come quelle stiamo vedendo in Sicilia.

Non a caso su Brindisi sta incominciando ad operare il segretario del 
circolo Benito Mussolini di Locorotondo , interno alla cosiddetta Area che, 
rastrellando giovani  ultras simpatizzati di Forza nuova,  ha inventato un 
movimento indignati brindisi, subito denunciato pubblicamente dagli 
antifascisti brindisini, e in queste ore sta affiggendo manifesti 
inneggianti al popolo dei forconi e vagheggianti l’inizio di rivolte 
popolari come quella  siciliana anche nella città di Brindisi.



Brindisi 21 gennaio 2012














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